Teatro e opera Prende il via il 5 ottobre la 50esima stagione del centro di produzione teatrale siciliano riconosciuto dal Mibact. Teatro, danza, circo contemporaneo e performance tra produzioni e ospitalità, scandiscono una programmazione ricca, articolata in cinque cartelloni per i due spazi del Teatro: uno a Palermo e uno a Castelvetrano
Si inaugura il 5 ottobre, con la provocatoria creazione Collective Loss of Memory della compagnia ceca di danza contemporanea Dot504 Dance Company, la 50esima Stagione Internazionale del Teatro Libero di Palermo, unico centro di produzione teatrale in Sicilia riconosciuto dal Mibact. Teatro, danza, circo contemporaneo e performance tra produzioni e ospitalità, scandiscono una programmazione ricca, articolata in cinque cartelloni per i due spazi del Teatro Libero di Palermo e del Teatro Selinus di Castelvetrano: 32 titoli, 185 alzate di sipario e oltre venti compagnie.
#Incontromano, questo il titolo dato alla stagione 2017/2018, rimarca la forte identità e la storia del Libero che, anche quest’anno, dopo una felicissima tournée in Argentina, suggella l’importante traguardo portando sulla scena di piazza Marina una programmazione frutto di collaborazioni e sinergie con realtà artistiche tra le più interessanti del panorama internazionale, italiano e siciliano. Un progetto a tutto tondo che in questo significativo anniversario intreccia la tradizionale programmazione a progetti di residenza, giornate a porte aperte e tante altre novità. Il tema, oltre a essere il segno dell’identità, è emblematico della ricerca e indagine che il Libero ha sempre fatto sul senso profondo del fareteatro attraverso il superamento dei confini, l’abbattimento delle barriere. #Incontromano, parola giocata nella sua polisemicità, è lo sconfinare dell’identità, lo svelamento delle contraddizioni, la traccia di una precisa idea di sperimentazione, è l’attraversamento del limite linguistico, culturale, sociale. #Incontromano è un gioco di parole, è un simbolo.
Diversi tra loro i temi affrontati con toni ora ironici, ora provocatori, ora leggeri, nelle diverse sezioni e che diventano l’intreccio di un più ampio discorso sul contemporaneo e sulla società attuale: punti chiave di un’indagine che spazia dai rapporti affettivi, alla dimensione introspettiva fino alla ricerca sociale. Ad aprire la Stagione è uno dei quattro progetti internazionali: una assoluta novità la compagnia di danza proveniente dalla Repubblica Ceca che propone uno spettacolo potente che racconta, anche con ironia, dell’individuo e della condizione di branco, questo è Loss of Memory. Una coreografia su L’Étranger di Camus è quella che segna il ritorno di Jean Claude Gallotta a Palermo in occasione della 50esima Stagione del Teatro Libero. Tre le produzioni che scandiscono il cartellone serale: il dissacrante A Number di Caryl Churchill, All new people, di Zach Braff e Non una di meno, di Manlio Marinelli. Altrettante le produzioni inserite nel progetto Isola di teatro: cartellone dedicato alle famiglie. Ampio spazio è stato dato alla Scena Italiana: dal capolavoro contemporaneo Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello al flusso poetico di Theatrum Mundi Show, di Pippo Di Marca, passando per Aldrovandi e la drammaturgia giovane e irriverente di Homicide House o ancora per gli artisti siciliani Ture Magro e Flavia Gallo, che esplorano la cultura mafiosa con un singolare taglio intimo e domestico in Malanova. Il secondo spazio della Stagione è il Teatro Selinus di Castelvetrano: una missione sociale di divulgazione che Libero conduce da diversi anni. Come anche procede il progetto con le scuole articolato in momenti di formazione e fruizione tra laboratori e spettacoli e in cui è inserita una delle novità: una inedita finestra sulla musica aperta grazie all’omaggio a Rosa Balistreri La cantratrice del sud. A firmare la regia di A number ma anche di una ripresa della rilettura contemporanea di Joël Pommerat di Pinocchio – nel progetto Un’Isola di teatro – è Luca Mazzone. «Entrambi gli spettacoli rispondono all’identità di Teatro Libero che guarda con curiosità e con grande apertura e spirito di condivisione alla scena e alla drammaturgia europea e di oltreoceano – commenta – come del resto l’intera programmazione, che mette insieme artisti che hanno segnato le esperienze più interessanti della scena contemporanea a giovani compagnie e giovani drammaturghi: contaminazioni, pratiche e nuove proposte che meritano moltissima attenzione».
I direttori artistici hanno presentato alla stampa il programma sottolineando appunto la forte identità che ha segnato sin dall’inizio la loro storia. «Il nostro essere Liberi ci ha permesso di avere un approccio positivamente critico verso la città e il territorio – commenta Beno Mazzone fondatore del Teatro Libero nel 1968 – ci siamo sempre mossi in direzioni difficili, nuove, in controtendenza e, nel corso di questi lunghi anni, Teatro Libero è divenuto una vera e propria missione laica che ha avuto l’obiettivo di costruire un rapporto con il proprio pubblico creando una comunità, stimolando incontri, momenti di scambio, costruendo un rapporto di fiducia con i propri spettatori, interrogandosi sulla società contemporanea, con le sue contraddizioni e con i suoi paradossi, superando i confini, andando oltre gli steccati ideologici, artistici, culturali».
«Prima con il festival internazionale Incontroazione e poi con la programmazione delle Stagioni – prosegue Luca Mazzone – lo sguardo internazionale è stato e continua a essere uno degli obiettivi principali del nostro fare teatro, seppur mantenendo un’apertura alle esperienze che hanno consolidato Teatro Libero quale luogo privilegiato di osservazione della società e della scena, laboratorio permanente di idee, di pratiche e di pensiero teatrale. Tutto questo vissuto e ottenuto grazie alla nostra caparbietà, a un’integrità che spesso ci ha portato a dover navigare controcorrente, a ignorare mode passeggere, a ricercare il fuoco della verità teatrale. Non facile è stata l’interlocuzione con le istituzioni anche se, in alcuni felici casi, sono curiose e consapevoli della nostra importanza, forse un po’ timide nel riconoscere a Teatro Libero ciò che in altre latitudini sarebbe già stato riconosciuto: la piena funzione pubblica di un luogo di crescita culturale e sociale di fondamentale importanza per la città e il territorio».
I progetti internazionali
Quattro progetti internazionali tra danza e circo contemporaneo: provenienti dalla Repubblica Ceca – il sopracitato Collettive Loss of Memory dell’interessante compagnia di teatro danza praghese Dot504 Dance Company, che avvia una collaborazione con il Palermo Pride – alla Spagna con la promettente compagnia spagnola di derivazione argentina HurYCan Dance Company di Madrid che proporrà Asuelto, passando alla Francia con l’importante ritorno di Jean-Claude Gallotta e il suo progetto L’Étranger della C.ie Émile Dubois, ispirato a Camus, per il Festival “La Francia in Scena” promosso dall’Institut Français e dalla Fondazione Nuovi Mecenati, e poi il duo internazionale di circo contemporaneo di Milo Scotton e Oliva Ferraris con il progetto Klinke.
Le produzioni
Due creazioni di drammaturgia anglofona che indagano il tema della relazione umana: A Number, dissacrante testo di Caryl Churchill per la regia a cura di Luca Mazzone, e poi l’inedito All new people del famoso Zach Braff – sceneggiatore, regista e attore, prosaicamente noto al grande pubblico per il ruolo giocato nella serie Tv americana Scrubs – progetto e regia di Massimiliano Farau, che segna la collaborazione produttiva tra il Libero e la giovane compagnia Randevù di Genova. Non una di meno, è invece una scrittura drammaturgica originale affidata al “dramaturg” in residenza, Manlio Marinelli, ispirata a Le Troiane di Euripide, per la regia di Lia Chiappara, che si inserisce nel progetto di attraversamento e riscrittura del mito. Altre tre le produzioni tout public, inserite nel cartellone “Isola di teatro” rivolto ad adulti e ragazzi per le domeniche pomeriggio: il nuovo progetto di Salvo Dolce, Amici diversi, tra fiaba e contemporaneità, il nuovo progetto di Beno Mazzone, Il viaggio di uno, sul tema della crescita e appunto del viaggio, e il riallestimento del Pinocchio di Joël Pommerat, a cura di Luca Mazzone.
La scena italiana
Il teatro di ricerca italiano è approfondito con Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello e l’interpretazione di Imma Villa, spettacolo rivelazione della scena italiana degli ultimi dieci anni, e poi con il ritorno a Palermo di Pippo Di Marca e del suo debutto Theatrum Mundi Show, prodotto dal Florian Metateatro in collaborazione con il Teatro di Roma. Poi la forte presenza della nuova drammaturgia contemporanea italiana: Emanuele Aldrovandi di Homicide House – regia di Marco Maccieri della compagnia Mamimò di Reggio Emilia – o ancora il progetto della compagnia siciliana, con sede in Emilia-Romagna, Sciara Progetti, che propone Malanova di Ture Magro e Flavia Gallo. Corrado Accordino di Teatro Binario 7 di Monza firma l’attuale Uno che conoscevo, mentre Sorella con Fratello di Alberto Bassetti è per la regia di Alessandro Machìa. Un ritorno importante, dopo aver vinto il premio del Teatro Libero per la produzione del migliore progetto scenico nel 2003, è quello di Luca Ricci e della sua compagnia Capotrave di Sansepolcro con La lotta al terrore, drammaturgia che firma insieme a Lucia Franchi. Poi, la riscrittura contemporanea a partire dal grande classico della letteratura, Moby Dick, a firma di Michele Losi e Mariasofia Alleva, e in ultimo – ma non ultimo – l’interessante lavoro del giovane regista Silvio Peroni sulla drammaturgia inglese con The Aliens di Annie Baker, produzione Pierfrancesco Pisani e Khora Teatro di Napoli.
Isola di teatro – la domenica per le famiglie
All’interno del cartellone che unisce le generazioni, Isola di teatro, sono inseriti spettacoli domenicali pensati per ragazzi, bambini e famiglie che toccano la drammaturgia contemporanea, le riscritture delle grandi favole e dei grandi testi teatrali con un linguaggio accessibile a tutti i pubblici che vedono, oltre alle produzioni sopracitate, presenze importanti come quelle della storica compagnia del settore Fontemaggiore di Perugia con una riscrittura di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, la Fondazione Aida di Verona con Il principe felice da Oscar Wilde. Sognando Hänsel e Gretel della compagnia siciliana di Ragusa Centro Teatro Studi è la rivisitazione della famosa fiaba a cura di Franco Giorgio e Laura Tornambene, infine Pesciolino d’oro, da Puškin, nella riscrittura di Enrico Falaschi del Teatrino dei Fondi di San Miniato.
La stagione del Teatro Selinus
Una programmazione attenta alla divulgazione e alla formazione del pubblico che, tra stagione di prosa – la domenica in pomeridiana – e un fitto e ricco percorso per le scuole, porta a Castelvetrano i progetti più interessanti di teatro della Stagione del Libero, con una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea: da Non una di meno di Manlio Marinelli alla riscrittura de I promessi sposi a firma del Teatro Akròama, fino alla musica popolare di Rosa Balistreri, La cantatrice del sud, della compagnia La Strummula di Catania formata da Laura Giordani e Mimmo Aiola, fino a Les Jumeaux, un percorso teatrale e musicale tra teatro di strada e fisarmonica, e poi ancora A Number, Malanova, All new people, Uno che conoscevo e The Aliens.
I percorsi per le scuole – Progetto Scuole | cartellone mattutino
L’attenzione alla formazione del pubblico si esprime soprattutto con il progetto trasversale dei percorsi per le scuole: momenti di formazione e fruizione che si articolano in laboratori e spettacoli che spaziano dalla letture delle drammaturgia alla visione della messa in scena. Un vero e proprio cartellone che spazia dalle favole e novelle tra cui Wilde e Shakespeare, mettendo al centro soprattutto la drammaturgia contemporanea, oltreché un premio dedicato alle nuove generazioni, “Racconti di Teatro”. Novità di quest’anno: una inedita finestra sulla musica popolare e d’autore con la figura di Rosa Balistreri, protagonista di un viaggio nella tradizione orale siciliana nell’omaggio La cantatrice del Sud.
La comunità del Libero
Comunità Libero è un fitto programma di attività collaterali distribuite nel corso della Stagione che comprendono visite nel dietro le quinte, momenti di dopoteatro insieme agli artisti, prove a porte aperte, tour nel backstage e soprattutto dei gruppi di lettura dedicati alla drammaturgia contemporanea, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla nuova scrittura per il Teatro.
Aperta la campagna abbonamenti che prevede diverse formule a 6, 10 e 16 spettacoli con una tessera dedicata ai giovani, agli abbonati fedeli e alla comunità Libero: prezzi da 30 a 90 euro. Inoltre, è previsto un biglietto speciale per gli operatori teatrali. Le informazioni e le prenotazioni si richiedono al botteghino: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, infoline 091.6174040 e mobile 392.9199609.
Guarda il calendario della stagione completa
Venerdì 15 settembre, ore 20.30, la direzione del Teatro presenterà la 50ma stagione al pubblico, in occasione dell’apertura dell’esito della residenza del progetto vincitore del Festival “Presente Futuro 2017”. Lucia Guarino proporrà Retiro nella versione presentata al Be Festival di Birmingham, poi Una crepa, primo studio di un progetto che la Guarino ha sviluppato insieme a Elisa D’Amico, entrambe produzioni della compagnia Ac Nexus di Bologna.