Teatro e opera Il doppio cartellone 2015-2016, serale e per ragazzi, firmato da Gianni Salvo
Il Piccolo Teatro della Città di Catania ha inaugurato la nuova stagione teatrale 2015-2016 lo scorso 14 novembre con Alla fine del tempo dell’ulivo, opera liberamente ispirata a Cechov di Piero Sammataro e diretta da Saro Minardi.
Piero Sammataro, attore e regista che con Strehler percorse un significativo tratto di strada dei suoi magnifici, prolifici 50 anni di teatro . Egli stesso era stato, tra le altre cose, l’intenso, intrigante Trofimov a fianco di Valentina Cortese e Gianni Santuccio nella versione epocale del
Giardino dei ciliegi che Strehler consegnava alla storia nel 1974. Da tutto questo è segnato Alla fine del tempo dell’ulivo, che Sammataro scrisse sulle tracce del Giardino, ma in realtà prendeva le mosse innanzi tutto da una sua produzione nata assai prima, Il racconto dell’ulivo, ambientandolo nella Sicilia del primo dopoguerra. Con Maria Grazia Cavallaro, Saro Pizzuto, Giuseppe Balsamo, Silvia Corsaro Boccadifuoco, Carmela Silvia Sanfilippo, Amelia Martelli, Gabriele Arena, Enrico Manna, Nanni Battista, Daniele Sapio, Aldo Toscano, Giovanni Calabretta.
La programmazione al Piccolo Teatro della Città continua con i seguenti spettacoli.
Dal 18 dicembre sarà la volta de
La nave delle spose, un viaggio dentro l’anima della donna, con Lucia Sardo, la Compagnia Città Teatro Danza e le coreografie di Silvana Lo Giudice.
Il 29 gennaio
, La vita che mi diedi, spettacolo tratto dalla novella di Pirandello e che rappresenta un percorso unico all’interno della produzione novellistica dell’autore agrigentino. Il regista Turi Giordano dirige un cast tutto siciliano, tanto nella parte più propriamente drammaturgica, quanto in quella musicale; composto da artisti affermati in campo nazionale, quali sono Francesco Foti ed Emanuela Muni, affiancati da Davide Sbrogiò, Raffaella Bella, Eleonora Sicurella.
A febbraio spazio allo spettacolo ideato e diretto da
Nicola Alberto Orofino, per raccontare la famiglia italiana in 7 puntate. Il primo appuntamento sarà Family day: Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò. Con Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Egle Doria, Alice Ferlito e Rita Salonia. Scene e costumi di Vincenzo La Mendola.
Con !Cucì…Cucì! opera del drammaturgo, regista e attore Nino Romeo che ha ottenuto il premio Fava 1993, la Compagnia Gruppo Iarba andrà in scena al Piccolo Teatro della Città a partire dal 4 marzo.
Un universo sommerso e sconosciuto ai più, col buio prende vita in una piazza di Messina. Le vicende notturne di un travestito e di una giovane prostituta tra sogni infranti, ripicche e solidarietà costituiscono la trama principale di
Lei e Lei di, con e regia Giampiero Cicciò e con Federica Cola, scene e costumi di Francesca Cannavò. Produzione Teatro di Messina, dal 15 aprile.
Concluderà la stagione teatrale, a maggio,
Così è se vi pare, commedia pirandelliana messa in scena con interventi innovativi, grazie in particolare alla presenza di un corpo di ballo. Con la regia di Gianni Salvo, lo spettacolo avrà in scena Alessandra Cacialli, Agostino Zumbo e la Compagnia Città Teatro Danza, diretta da Gianni Salvo, con le coreografie di Silvana Lo Giudice.
Le novità al Piccolo Teatro della Città non finiscono qui. Infatti è prevista anche una stagione teatrale riservata interamente ai ragazzi.
Ad aprire la stagione, il 29 novembre, la favola musicale
Hansel e Gretel di Domenico Carboni dai fratelli Grimm. Il tema principale della favola è quello della fame e della disperazione di essere digiuni:infatti in essa si racconta di genitori ridotti appunto alla fame, che pensano di liberarsi dei due figlioli, due voraci bocche da sfamare, con cui avrebbero dovuto dividere le ultime briciole del loro pane. I due genitori abbandonano dunque i due poveri figlioli nel bosco, dove vengono irretiti da una strega che li fa prigionieri. Regia di Gianni Salvo, con Federica Bisegna, Nicola Alberto Orofino, Carmen Panarello, Anna Passanisi.
Il 13 dicembre, La bella addormentata, di Domenico Carboni da Charles Perrault. Come molte fiabe tradizionali, La bella addormentata esiste in numerose varianti; gli elementi essenziali della trama sono talmente diffusi da potersi considerare un tema ricorrente del mondo favolistico. Regia di Gianni Salvo.
A gennaio sarà la volta di
Pippi Calzelunghe, una bambina che vive in una grande villa, Villa Villacolle, conl’unica compagnia di un cavallo chiamato Zietto e una scimmietta di nome Signor Nilsson. Fanno amicizia con lei due fratelli, Tommy e Annika, con i quali Pippi condivide molte avventure. Di Astrid Lindgren, drammaturgia di Domenico Carboni, dal 24 Gennaio.
A febbraio spazio allo spettacolo tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm,
Il principe ranocchio. L’incantesimo potrà svanire se il ranocchio riuscirà a farsi baciare da una fanciulla e solo allora potrà tornare ad essere come prima. Di Domenico Carboni, dal 28 febbraio.
In
Regina in Berlina, l’attore e scrittore Sergio Tofano immagina che Cenerentola, diventata regina, trascuri i suoi doveri regali per continuare a stare in cucina a preparare torte e manicaretti, con grande disperazione del Re, suo marito, vorrebbe che Cenerentola si comportasse in maniera più regale, e grande gioia delle sorellastre che sempre invidiose di lei, riescono a farla allontanare dal palazzo. L’arrivo di un ambasciatore innesca poi tutta una serie di situazioni divertenti, con la cacciata di Cenerentola dalla corte, il suo incontro con un Orco… vegetariano e una conclusione lieta, come in tutte le favole. Dal 20 Marzo per la regia di Massimo Leggio.
Ultimo spettacolo previsto per questa rassegna teatrale dedicata ai ragazzi è:
C’era due volte il Barone Lamberto di Gianni Rodari. In mezzo alle montagne c’è il lago d’Orta. In mezzo al lago c’è l’isola di San Giulio. Sull’isola c’è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro, e solo il fedele maggiordomo Anselmo è in grado di ricordarsele tutte… Ma ecco che intanto piombano sull’isola il perfido nipote Ottavio, che mira ad impadronirsi dell’eredità, e una gang di banditi decisi a rapire il barone e a chiedere un riscatto enorme. Regia di Davide Migliorisi, dal 10 aprile.