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La vite ad alberello di Pantelleria patrimonio dell’Umanità

I♥green Unanimità a Parigi tra i 161 Paesi membri della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. La prima volta di una pratica agricola iscritta nella Lista Unesco

Vite ad alberello di Pantelleria proprietà dell'Unesco

Vite ad alberello di Pantelleria proprietà dell’Unesco

La vite ad alberello di uve Zibibbo che caratterizza l’isola di Pantelleria, entra nella prestigiosa Lista dei Patrimoni Culturali dell’Umanità. Voto all’unanimità. «Nessun Paese, prima dell’Italia, è mai riuscito ad iscrivere nella Lista una pratica agricola» commenta con soddisfazione da Parigi il comitato proponente la candidatura. «Dopo quattro anni di lavoro ce l’abbiamo fatta! E che grande emozione! » ha invece detto Pier Luigi Petrillo, autore del dossier di candidatura. «Fino a stamani – ha raccontato da Parigi – i giochi erano ancora aperti ma dopo un ulteriore negoziato, al momento del voto, tutti i 161 Stati sono stati d’accordo nel riconoscere la pratica di Pantelleria come patrimonio dell’umanità. All’unanimità: un grande successo dell’Italia che all’Unesco si conferma una vera e propria potenza culturale».

La decisione è stata approvata all’unanimità da parte dei 161 Paesi membri della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, riuniti a Parigi dal 24 novembre scorso.

“È la prima volta che una pratica agricola – ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – consegue questo autorevole riconoscimento. La notizia, arrivata dalla nostra delegazione presente a Parigi, mi riempie di orgoglio e di soddisfazione. Questa iscrizione rappresenta una svolta a livello internazionale, poiché finalmente anche i valori connessi all’agricoltura e al patrimonio rurale sono riconosciuti come parte integrante del più vasto patrimonio culturale dei popoli. L’Unesco, infatti, nell’iscrivere la pratica della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, ha riconosciuto come questo elemento, oltre a svolgere una significativa funzione economica, essendo le uve ricavate da questi vigneti materia prima per la vinificazione del pregiato Zibibbo di Pantelleria, assolva ad una importante funzione sociale, essendo un elemento identitario che rappresenta la cultura e la storia degli isolani”.
Il dossier di candidatura è stato coordinato dal prof. Pier Luigi Petrillo – che aveva già seguito per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali l’iscrizione della Dieta Mediterranea e dei Paesaggi vitivicoli delle Laghe Roero e Monferrato – con il supporto del Comune di Pantelleria e degli agricoltori panteschi.

“Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato. – ha concluso il Ministro Martina – L’iscrizione della pratica agricola di Pantelleria, dopo quella della Dieta Mediterranea e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato nelle liste dell’Unesco, conferma l’impegno strategico del Ministero delle politiche agricole e del Governo italiano per valorizzare a livello mondiale le nostri produzioni tipiche e i nostri paesaggi rurali tradizionali che saranno valorizzati anche durante l’Esposizione Universale di Milano del 2015”.

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