Lampedusa way

Maddalena Crippa e Graziano Piazza

La Trilogia del Naufragio di Lina Prosa si conclude con “Lampedusa way”, in scena al Teatro Biondo di Palermo (sala Strehler), dal 3 al 7 febbraio. La discesa negli abissi di Shauba in Lampedusa Beach e l’ascensione tragica della montagna di Mohamed in Lampedusa Snow sono state esperienze fisiche oltre la “frontiera”. È possibile andare a cercare le loro tracce? Mahama e Saif lo fanno. La ricerca del corpo nei non luoghi della fine, il suo recupero, il suo ritorno al luogo di nascita per metterne in atto il lutto, appartengono al grande viaggio della cultura mediterranea dentro il mistero dell’esistenza umana. Mahama e Saif, tanto evocati da Shauba e Mohamed durante l’impari lotta con gli elementi, l’acqua e la neve, si incontrano per la prima volta a Lampedusa, alla ricerca dei due giovani che solo noi, spettatori, sappiamo che sono arrivati ad altra destinazione. Saif e Mahama aspettano di incontrare il “Capitalista”, l’unico che conosce, secondo loro, il destino delle persone. Nell’attesa infinita, l’ansia per la sorte dei due dispersi lega a doppio filo i due “grandi” africani. Lei sogna cuori dall’odore di tonno e non sopporta di non capirne il senso; lui sogna di tornare ad essere un coccodrillo, così come credeva di essere da bambino, per combattere l’indifferenza. I ricordi della partenza di Shauba e Mohamed, lo sguardo ingenuo sui cittadini di Lampedusa e sulle vicende a cui assistono, tra cui una manifestazione di protesta per il pane, impensabile alle porte d’Europa, li portano sempre più a vivere l’attesa come un naufragio dell’esistenza. I due scrivono un’accorata lettera all’Ambasciatore. Ma non possono aspettare la risposta. Scade il loro permesso di soggiorno temporaneo. Saif e Mahama non tornano indietro. Che fine faranno?

testo e regia Lina Prosa
con Maddalena Crippa, Graziano Piazza
scene, luci e costumi Paolo Calafiore
assistente alla regia Claudia Brunetto
suono Pippo Alterno
costumi Mela Dell’Erba
produzione Teatro Biondo Palermo