Eventi Dall'1 al 6 settembre a Linosa l’edizione zero del festival di arti di scena sensibili al tema dell’immigrazione
LinosArt è un festival di teatro e arti performative della più piccola delle isole Pelagie, Linosa. Un laboratorio per gli artisti d’Italia e d’Europa a partire da un tema conduttore – l’immigrazione – e da un evento preciso – la strage del 3 ottobre 2013. Cominciato martedì, questo progetto fino a domenica non è solo un festival ma un’idea per creare un laboratorio interattivo di incontro, di lavoro, di formazione e di “pratiche concrete” di cittadinanza, rifessione, incontro tra culture e solidarietà. Gli spettacoli – teatro, musica, danza, proiezioni cinematografiche – si svolgono tutte le sere, alle ore 22, all’anfiteatro dell’isola di Linosa presso lo Scalo Vecchio.
Il festival è nato con l’ambiziosa volontà di creare a Linosa un laboratorio per gli artisti d’Italia e d’Europa a partire da un tema conduttore, l’immigrazione. Linosa, isola crocevia di viaggiatori, patrimonio ambientale e subacqueo, è deputata ad accogliere l’arte e le culture. Questa edizione zero si svolge in una versione “ridotta” rispetto all’idea iniziale, per la ormai consueta scarsità in Italia di finanziamenti alla cultura. L’idea è di una cadenza annuale che lo faccia diventare un’importante riferimento artistico nel panorama europeo. L’Associazione Pelagos è capofila del progetto nelle persone di Salvatore Tuccio e Fabio Tuccio che hanno voluto al loro fianco, per l’ideazione e organizzazione del festival la coreografa Federicapaola Capecchi, da sempre impegnata, anche in alcuni suoi spettacoli, su tematiche sociali, e il giornalista Rai Fabio Sanfilippo che da 15 anni segue le tematiche dell’immigrazione ed è autore, con Alie Scialoja del libro “A Lampedusa – Affari, malaffari, rivolta e sconfitta dell’isola che voleva diventare porta d’Europa”.
Martedì 1 settembre si comincia con il benvenuto dei bambini di Linosa e la presentazione di LinosArt. Segue lo spettacolo “Lo Strappo. Viaggio di un clandestino” di Modou Gueye con Modou Gueye e Khadim
Mbengu. Lo spettacolo parla di una migrazione, di un viaggio, episodio concreto, ma anche simbolo di tutti i popoli che
partono per un futuro sconosciuto, che sperano sia meglio del presente. Un monologo toccante ma allo
stesso tempo leggero e senza retorica in cui si affrontano i temi dei flussi migratori, dell’incontro fra popoli e
dell’arrivo in una nuova terra.
Mercoledì 2 settembre si prosegue con la proiezione di “Mare Magnum” (Francia, 2014, 73’), film-documentario di Letizia Gullo ed Ester Sparatore che racconta la campagna elettorale del 2012 per le amministrative di Lampedusa e Linosa, comunità al centro del
complesso fenomeno migratorio. La candidata ambientalista Giusi Nicolini sfida gli altri tre aspiranti sindaci,
conducendo una battaglia seria e consapevole. È la prima volta che il documentario viene proiettato nelle
isole Pelagie. Ospite della serata Letizia Gullo. A fine serata sarà proiettato il backstage di Antonio Tibaldi del film “Terraferma” di Emanuele Crialese girato a
Linosa.
Giovedì 3 settembre LinosArt, propone Dedicato alla Sicilia concerto di Alice Ferlito, voce e percussioni, e Nicoletta Fiorina, voce, chitarra, clarinetto, fisarmonica e percussioni, un progetto musicale e culturale che ruota attorno alla tradizione musicale siciliana e non solo.
Venerdì 4 settembre sarà proiettato Io sto con la sposa (Italia, 2014, 98’), film di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry. Ospite della serata sarà la protagonista del film Tasneem Fared. Suo il ruolo della sposa, palestinese-siriana, attivista per i diritti umani, viene dal campo profughi di Yarmouk (a sud di Damasco), e anche dopo essere riuscita ad arrivare in Europa ha deciso di fare ritorno in Siria, per stare accanto al suo popolo. Ora vive in Sicilia, tra Palermo e Trapani. Sabato 5 settembre Fabio Sanfilippo e Giacomo Sferlazzo presentano AsKavusa, incontro su ambiente e immigrazione, con diretta Skype con la Tunisia con Imed Soltani. Segue un live di Edy Quaggio, caanzoni per chitarra e voce. Dopo sarà proiettato il docu-film EU 013 L’ultima frontiera (Italia, 2013, 62’) di Raffaella Cosentino e Alessio Genovese, il primo film documentario girato all’interno dei Centri di identificazione e di espulsione italiani (Cie). Domenica 6 settembre si chiude col saluto dei bambini di Linosa con due canti africani realizzati ed eseguiti con la cantautrice Edy Quaggio. Segue lo spettacolo di danza BodyGame di e con Federicapaola Capecchi e con Simone Belli. In chiusura il concerto di Giacomo Sferlazzo, artista, cantautore e attivista politico di Lampedusa.
Maggiori info su https://linosart.wordpress.com/