Ricerca e innovazione, difesa e valorizzazione dell’agrobiodiversità siciliana. Ruota intorno a queste parole chiave il contributo scientifico che l’U
Ricerca e innovazione, difesa e valorizzazione dell’agrobiodiversità siciliana. Ruota intorno a queste parole chiave il contributo scientifico che l’Università di Catania presenterà all’Expo 2015, nelle giornate in cui avrà un ruolo da ‘protagonista’ nel Padiglione Italia.
Il primo luglio prossimo l’Ateneo parteciperà infatti ad una serie di iniziative, insieme con le altre università siciliane, coordinate dalla Conferenza dei rettori (Crui). Inoltre interverrà fattivamente con i propri ricercatori anche nelle tre settimane riservate alla Regione Siciliana, dal 29 giugno al 12 luglio e dal 19 al 25 ottobre, coordinate dall’Assessorato regionale alle Attività produttive.
I catanesi potranno scoprire in anteprima quanto l’Ateneo andrà a presentare a Milano sui temi dell’agricoltura sostenibile e dell’alimentazione nel corso di una grande kermesse dal titolo “Unict per Expo” che si terrà venerdì 22 maggio dalle 17 nelle sedi storiche dell’Ateneo: il Palazzo centrale e il Palazzo Sangiuliano.
L’evento – aperto a tutta la città – sarà ispirato al tema “Nutrirsi di ricerca. Biodiversità, filiere produttive, sostenibilità”. Il rettore Giacomo Pignataro e la presidente del Comitato scientifico di Expo 2015, Claudia Sorlini, illustreranno il ruolo della ricerca scientifica finalizzata all’innovazione e sostenibilità delle filiere alimentari.
Tutti gli aspetti legati alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agroalimentari siciliani verranno poi declinati nel corso della tavola rotonda dal titolo “Gli ori di Sicilia: agrumi, cereali, olivo”, moderata dal giornalista Andrea Lodato.
Esporranno le esigenze dei produttori – soprattutto in materia di qualità e riduzione degli impatti – Fabio Moschella, presidente del Consorzio di tutela del limone di Siracusa Igp; Federica Argentati, presidente del Distretto agrumi di Sicilia; Biagio Pecorino, coordinatore Distretto unico cerali di Sicilia; Giosuè Catania, presidente Dop Monte Etna; Giuseppe Cicero, Dop Monti Iblei.
Racconteranno quindi le loro esperienze Bonetta Dell’Oglio, chef della biodiversità; Salvo Laudani, responsabile marketing “Oranfrizer”; Carmelo Chiaramonte, cuciniere errante; Filippo Drago, Molini del Ponte; Vilfredo Raymo, direttore generale “Simone Gatto”; Sebastiano Salafia, responsabile marketing “Frantoi Cutrera”; Adriana Santonocito, co-founder “Orange Fiber”), facendo emergere esempi di possibile innovazione nell’ambito della gastronomia e delle produzioni agro-alimentari dell’Isola.
I catanesi avranno inoltre la possibilità di conoscere in maniera sinottica tutte le ricerche più innovative condotte dagli studiosi dell’Ateneo sui temi dell’Expo, visitando la rassegna di poster sui “Prodotti della ricerca e trasferibilità” al primo piano Palazzo centrale. Nel loggiato saranno invece esposti oltre 100 campioni vegetali (semi, frutti, piante) rappresentativi dell’agrobiodiversità siciliana. E nell’Archivio storico, al piano terra, sarà visitabile un’esposizione di libri e documenti storici intitolata “L’insegnamento delle scienze agrarie nell’Ateneo catanese”.
La tradizione siciliana sarà ben presente anche nella suggestiva mostra sugli addobbi degli agrumi dagli anni ‘20 ad oggi intitolata, “Pizzi, frinze, cromi e scacchetti” (Collezioni Catara-Scicali-Spina) nei locali del Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano, dove si terranno anche letture a tema su “Nutrimenti di-versi”, a cura dell’associazione Ingresso Libero. Nel maxischermo di piazza Università verranno inoltre proiettati un carosello di documentari storici sull’agricoltura siciliana denominato “Sole a spicchi”, assemblato da Alessandro De Filippo, e il video “Il limite, l’innovazione, la potenza: la bellezza dell’agricoltura siciliana” realizzato dal regista Marco Pirrello.