Musica Un successo a Paternò la quarta edizione del memorial dedicato a Nino, fratello di Ciccio, della storica famiglia di cantastorie Busacca. Cettina, figlia di Nino: «Abbiamo voluto far rivivere la memoria dei cantastorie puntando sul loro valore umano e culturale, artistico ed esistenziale». Tra gli ospiti il regista Pasquale Scimeca, premiato l'attore David Coco
Un successo di qualità culturale e di ampia partecipazione ha caratterizzato la IV edizione del Memorial “Nino Busacca”, che si è svolto al Piccolo Teatro di Paternò. L’evento organizzato dalla presidente dell’Associazione culturale Cettina Busacca figlia d’arte in collaborazione con la Pro-Loco ed il Comune di Paternò, è stato coordinato culturalmente e condotto dal giornalista Salvo Fallica. Si è trattato di un viaggio originale nel suggestivo mondo dei “cantastorie”, che si è snodato in due serate. La presidente Cettina Busacca (figlia di Nino Busacca e nipote di Ciccio Busacca), non nasconde la sua soddisfazione intellettuale ed emotiva: «Un viaggio culturale di notevole spessore che ha unito l’approfondimento storico, filosofico, antropologico, alla musica dei cantastorie, al cinema. Vi sono stati diversi momenti di ricordo di tanti cantastorie che hanno emozionato il pubblico. Abbiamo voluto far rivivere la memoria dei cantastorie puntando sul loro valore umano e culturale, artistico ed esistenziale. Abbiamo puntato sulla qualità culturale, perché la storia dei cantastorie non è folklore ma vera dimensione artistica».
L’intero evento è stato caratterizzato da un metodo culturale multidisciplinare: musica, poesia, riflessioni ed analisi storiche, filosofiche, antropologiche, arte e tradizioni.
Sabato 27 aprile il dibattito moderato da Salvo Fallica ha valorizzato la storia dei cantastorie partendo da una visione culturale ampia, e mostrando i nessi profondi fra questa tradizione al contesto nel quale si è sviluppata, e come è mutata e si è palesata in forme diverse nel tempo. I saluti istituzionali sono stati affidati all’assessore alla cultura Francesca Chirieleison ed all’assessore al Turismo Angelo Calenduccia. E’ stata Cettina Busacca ad introdurre il dibattito che ha avuto fra i suoi autorevoli protagonisti il regista Pasquale Scimeca, che con il suo cinema ha raccontato e racconta a livello nazionale ed internazionale l’anima culturale ed antropologica della Sicilia. Molto affascinante sul piano intellettuale il modo in cui Pasquale Scimeca ha collegato la storia dei cantastorie alla letteratura, alla poesia ed al cinema. E stimolato dalle domande di Fallica ha spiegato la genesi ed il senso profondo di uno dei suoi capolavori, il film dedicato a Placido Rizzotto, strutturato come il racconto di un cantastorie senza tempo. Molto apprezzati anche gli interventi degli altri relatori. L’artista-artigiano Barbaro Messina, noto nel mondo per i suoi dipinti sulla pietra lavica ceramicata, ha legato la sua arte al mondo dei ‘cantastorie’ e dei ‘cuntastorie’. Il sindaco di Paternò Nino Naso, ha sottolineato l’importanza dell’evento che culturalmente mette in connessione Paternò, patria dei cantastorie, alla Palermo del poeta Ignazio Buttitta ed alla Milano del premio Nobel Dario Fo. La presidente della Pro-Loco, Salvina Sambataro, ha sottolineato come questo evento faccia parte dell’identità storica della città. Il poeta Turi Marchese ha dedicato un componimento ai cantastorie, creato appositamente per il Memorial. Il dibattito ha preso spunto anche dalle letture della docente Brigitte Tornambè, che ha incentrato la sua tesi di laurea sulla “storia dei cantastorie” tra filosofia, critica letteraria e dimensione socio-antropologica. La Tornambè oltre alle letture ha partecipato alla discussione.
Al dibattito è intervenuto l’autorevole editore Giuseppe Maimone con una lucida analisi su cantastorie, letteratura e memoria collettiva.
Un momento molto emozionante del Memorial è stata la riproposizione da parte di Cettina Busacca del capolavoro del poeta Ignazio Buttitta “Lu trenu di lu suli”, incentrato sulla tragedia della miniera di Marcinelle in Belgio, dove morirono anche molti italiani. Vi è stato un momento dedicato al ricordo del premio Nobel Dario Fo.
Durante la serata sono state molto applaudite anche le esibizioni di cantastorie affermati, artisti quali Alfio Patti, l’Aedo dell’Etna, Carlo Barbera, e della stessa Cettina Busacca. Artisti che hanno condotto il pubblico nel viaggio musicale nel mondo dei cantastorie, accompagnati dai loro strumenti. E’ stato consegnato il Premio alla Carriera “Nino Busacca” al regista Pasquale Scimeca.
Domenica, 28 aprile, sempre nella location del Piccolo Teatro, vi è stata una serata dedicata alla memoria di Nino Busacca. Dal titolo: “Nino Busacca Memorie di un cantastorie”. Il relatore è stato Sergio Bonanzinga, etnomusicologo e docente universitario nell’ateneo di Palermo che ha proposto e commentato un suo video con una intervista a Nino Busacca, un documento storico. Ed anche l’esibizione del cantastorie Nino che proponeva un componimento creato da Ciccio Busacca. Ricordi di intensa emotività. Il viaggio nel mondo dei cantastorie è proseguito con l’esibizione degli artisti Cettina Busacca (che ha recitato un cuntu suggestivo sui cantastorie) e Turi Scandura che ha viaggiato musicalmente nel Medioevo proponendo musiche di giullari e trovatori. E’ seguito un talk-show condotto da Salvo Fallica che ha intervistato David Coco, attore di successo nella fiction televisiva, nel cinema e nel teatro, sulla sua prestigiosa carriera e sulla sua filosofia artistica durante la quale ha interpretato (solo per citarne alcuni) coraggiosi uomini delle istituzioni quali Ninnì Cassarà, Pio La Torre e Pier Santi Mattarella (film in lavorazione che si vedrà nelle sale cinematografiche). Al dibattito hanno partecipato anche il sindaco Nino Naso, l’assessore alla cultura Francesca Chirieleison ed il presidente del Consiglio comunale Filippo Sambataro.
E poi il momento conclusivo, con la consegna del premio Speciale all’attore David Coco.