Eventi L'8 agosto all'anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana Etnea, per la rassegna Etna in scena, con Edoardo Siravo
Commedia dalla comicità sfrenata, il Miles Gloriosus è considerata l’antecedente di tutti i “Capitan Spaventa” “Fracassa”, etc., che animeranno la Commedia dell’Arte e il teatro del Rinascimento.
Con Edoardo Siravo in una produzione Teatro dei due Mari, andrà in scena lunedì 8 agosto sul palco dell’anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana, tra gli appuntamenti di spettacolo della rassegna Etna in Scena, che propone per l’intera estate un ricco calendario di eventi, dalla musica dal vivo all’intrattenimento, alla danza, al teatro.
La trama. Il giovane Pleusicle ama la bella Filocomasia. Durante un’assenza del giovane, la ragazza viene rapita dal “miles” Pirgopolinice, un soldato smargiasso e fanfarone, a cui il parassita Artotrogo fa credere di essere irresistibile con le donne. Palestrione, servo di Pleusicle, parte per avvertire il padrone di ciò che è accaduto, ma viene rapito dai pirati e finisce per essere donato proprio al miles. Pleusicle, avvertito di nascosto da Palestrione, si fa ospitare da Periplectomeno, un amico del padre, in una casa contigua a quella del miles. Palestrione pratica una breccia nel muro di confine tra le due case, consentendo agli amanti di incontrarsi. Ma Sceledro, servo del miles, li scorge mentre si baciano e costringe Palestrione a escogitare una serie di inganni per salvare i due amanti, fingendo che esista una gemella di Filocomasia. Poi Palestrione organizza una feroce beffa ai danni di Pirgopolinice: gli fa credere che la moglie di Periplectomeno sia pazzamente innamorata di lui; il miles, così, licenzia in un sol colpo Filocomasia e Palestrione, dando loro la libertà, ma, entrato nella casa di Periplectomeno per un appuntamento galante, trova un marito furibondo e i servi pronti a fustigarlo ignominiosamente come adultero.
Note di regia. Plauto scriveva per un pubblico popolare, cercava di assecondare il gusto del pubblico e di ottenere l’applauso della platea. Al pubblico teatrale piacciono i vari espedienti farseschi: le sorprese e le battute comiche, gli equivoci e gli scambi di persona, le beffe e i raggiri, la caricatura e la parodia, i giochi di parole, i doppi sensi grossolani, l’esaltazione dei piaceri materiali, la ricerca del guadagno e del denaro con ogni mezzo. Plauto è il padre del teatro comico popolare moderno. Le sue commedie hanno ricevuto pesanti critiche in epoche dominate dal gusto classico o classicistico perchè non rappresentavano un’arte raffinata, morigerata e decorosa. Il classicismo francese del Seicento, per esempio, anche se il grande Molière trasse spunti ed argomenti da Plauto, mostra un profondo disprezzo nei confronti delle commedie plautine, in particolare per il loro linguaggio ruvido e triviale. Tuttavia, a partire dai primi decenni del Novecento, il comico farsesco torna di moda e riacquista un valore artistico. La fortuna del teatro di Plauto segue l’onda dei film comici di Charlie Chaplin. Nel mondo di Plauto non esistono né moralità, né umanità: i rapporti tra gli uomini si basano sull’inganno e sulla frode, oppure mirano a ricavare guadagno o piacere. I sentimenti e gli affetti sinceri, quando ci sono, si rivelano comici e non commoventi. Plauto ci regala il principio di quella commedia tipica della penisola italica, che nel tempo si è trasformata ed è stata chiamata in vari modi, dalla Commedia degli Zanni, alla Commedia dell’Arte, fino alla nostra Commedia all’Italiana.
Miles Gloriosus di Plauto, traduzione Filippo Amoroso, regia Alvaro Piccardi. Scene Lorenzo Ghiglia, costumi Daniela Cernigliaro, musiche Stefano Marcucci, assistente alla regia Valentina Enea. Con Edoardo Siravo, Antonio Silvia, Marco Simeoli, Renato Campese, Francesco Silella, Lara Balbo, Ruggero Cecchi, Giulia Di Quilio, Leidys Candy Rojas Martinez.