Eventi Venerdì 30 dicembre a Catania il percorso teatralizzato tratto dalla novella di Federico De Roberto
Ritorna lo spettacolo itinerante tra il Monastero dei Benedettini di Catania e la sua Chiesa, che ha già commosso migliaia di spettatori. Venerdì 30 dicembre alle ore 19 e alle ore 21 verrà replicato “Mille Miglia Lontano”, un percorso teatralizzato tratto dalla novella di Federico De Roberto “Donato del Piano” e interpretato da Pamela Toscano e Angelo D’Agosta e musicato dal maestro Franco Lazzaro che suonerà l’Organo della Chiesa.
Il Monastero dei Benedettini di Catania viene “smembrato” all’indomani della confisca statale avvenuta nel 1866: la Chiesa, la Biblioteca, l’orto botanico e l’edificio monastico adibito a svariati usi (trasformatosi recentemente in sede universitaria), vengono divisi fisicamente e amministrativamente, apparentemente uniti ma separati da membrane che lo fanno ancora oggi apparire come sezionato e in parte mutilato. Officine Culturali, grazie alla collaborazione di Padre Gaetano Zito (rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena), del Comune di Catania e del DiSUm (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania), dischiuderà la porta di comunicazione tra il Monastero e la Chiesa, riproponendo un percorso che i benedettini erano soliti attraversare. Il Monastero dialoga con la Chiesa e i due ambienti si mostreranno uniti così come erano stati pensati, progettati e costruiti.
Venerdì 30 dicembre Pamela Toscano e Angelo D’Agosta, interpreti e autori dell’evento teatrale «Mille Miglia Lontano», condurranno il pubblico attraverso un percorso fatto di storia, ma soprattutto di suggestioni ed emozioni. L’itinerario si svolgerà all’interno del Monastero e della Chiesa, luoghi separati da un’unica porta che sarà aperta al pubblico e condotto sino all’altare in cui l’organo di Donato Del Piano suonerà grazie alle mani esperte di Franco Lazzaro. «Mille miglia lontano», liberamente tratto dalla novella «Donato del Piano» di Federico De Roberto, è un percorso teatrale scritto per il luogo che lo accoglie: in cui la parola, il gesto e le note sono state pensate per sposarsi con le architetture e le suggestioni del plesso monastico dei Benedettini. Lo spettacolo teatrale si muove dall’ingresso straordinario del Monastero, ricco di luce, fino alla penombra del Chiostro di Levante, della sagrestia e del sacrario; per ritornare alla luce e al candore della Chiesa di San Nicolò.