Il successo che sta registrando il Museo della Follia, ospitato al Castello Ursino di Catania, ha spinto gli organizzatori a prorogare la chiusura del
Il successo che sta registrando il Museo della Follia, ospitato al Castello Ursino di Catania, ha spinto gli organizzatori a prorogare la chiusura della mostra al 12 febbraio 2017. Dal 22 aprile, giorno del “taglio del nastro” sono stati registrati 40.000 ingressi e le richieste pervenute nelle ultime settimane fanno ipotizzare numeri record.
L’esposizione mette insieme oli, sculture e disegni di Antonio Ligabue; dipinti del pittore Pietro Ghizzardi; sculture di Cesare Inzerillo e centinaia di opere sulla pazzia create dal 1600 a oggi. In mostra anche documenti: la storia della Legge 180, una sorta di Wunderkammer dell’alienazione che espone camicie di forza, apparecchi per l’elettroshock, apribocca, medicine, ritratti di pazienti psichiatrici, l’inchiesta del Senato sugli ospedali psichiatrici giudiziari e documentari Rai.
Il Museo, nato da un’idea di Vittorio Sgarbi, è realizzato da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e Cesare Inzerillo. L’esposizione è una coproduzione Comune di Catania, Centro Studi & Archivio Ligabue di Parma presieduto da Augusto Agosta Tota, Fenice – Company Ideas e vede il patrocinio del Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).