Teatro e opera Parte domenica 11 ottobre da Frattamaggiore la nuova tournée dello spettacolo pluripremiato dell'autore e attore nisseno che ha coinvolto l'attore e cuntista trapanese nel ruolo del fratello prete Salvo
Torna in tournée nazionale Mutu, lo spettacolo dell’autore ed attore nisseno Aldo Rapè che ne è anche interprete con l’attore trapanese Gaspare Balsamo, la regia è Lauro Versari. . Mutu ha riscosso già un notevole successo nei teatri italiani ed internazionali, raggiungendo le 300 repliche, oltre trentamila persone e conquistando riconoscimenti prestigiosi. Nel 2012 al Festival Internazionale del Teatro di Avignone ha conquistato il premio come miglior spettacolo straniero, che gli ha aperto la strada dei palcoscenici francesi, svizzeri e persino di New York, dove il lavoro è stato selezionato per il Theatre Italian Festival.Le nuove repliche: 11 ottobre al Teatro Aninazioni Visioni di Frattamaggiore (Napoli); 17 e 18 ottobre al Teatro Libero di Milano; 23 ottobre a Lucca; 24 ottobre a Imperia; 25 attobre a Ventimiglia.
La ragione di un tale successo va ricercata in una sapiente combinazione di elementi che propongono il felice esempio di un teatro impegnato ma non noioso, che racconta la realtà studiando, nel contempo, l’animo umano e le ragioni che determinano comportamenti e relazioni. L’autore, con Mutu non intende proporre una visione propria dei fatti e delle persone, ma raccontare le loro storie con lo spirito curioso e lucido di chi conosce la realtà e vuole capire e testimoniare. Nient’altro.
Su un teatro volutamente scarno, in cui l’attenzione deve essere rivolta ai personaggi ed alle parole e non all’ambientazione, Mutu racconta la storia di due fratelli, un prete Salvo (Balsamo) ed un mafioso Saro (Rapè), che hanno scelto strade diverse e rivendicano con apparente convinzione la legittimità del proprio percorso.
Mutu, una storia che è una bomba ad orologeria. Saro e Salvuccio, il prete e il mafioso. Due fratelli, due uomini del nostro tempo, ingabbiati nelle loro vesti e nei loro ruoli ma desiderosi di scappare. La mafia e la chiesa, come pretesto per parlare del vero male che colpisce i due protagonisti: la solitudine ed il vuoto esistenziale che esiste nella nostra civiltà. Due vocazioni a confronto, due uomini sotto lo sguardo dello stesso Dio. Insieme dopo tanti anni. Muti, tutti muti per anni, muti per fame e per necessità. Ma un giorno la coscienza ed il sangue cominciano ad urlare…
Dopo anni di silenzio (“Mutu” in siciliano vuol dire muto), la vita li porta ad un inevitabile confronto in cui esplode inevitabilmente la forza del legame fraterno e che mette tutto in discussione. Si intuisce che, forse, seppur su strade diverse, hanno tentato di raggiungere lo stesso traguardo o almeno quello che ritenevano fosse giusto.
Aldo Rapè si forma attraverso studi accademici e laboratoriali con maestri quali Paolo Nani, Peter Echo, Emmanuel Gallot La Vallèe, Carlo Colombaioni. Approfondisce la struttura recitativa e di improvvisazione, attraverso studi specifici sulla Commedia dell’arte e la metodologia di scuola russa. Si forma inoltre con docenti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Lavora sia al teatro che al cinema. Ottiene numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, sia come autore che attore.
Gaspare Balsamo è nato a Erice nel 1975. Si è laureato in Lettere (Arti e Scienze dello spettacolo), all’Università La Sapienza di Roma. Qui, presso il Centro Teatro Ateneo, partecipa a diversi laboratori teatrali e teorici. Dopo aver frequentato l’Accademia teatrale dell’Orologio, si specializza all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, incontrando il Maestro Mimmo Cuticchio. Da qui inizia un nuovo percorso di ricerca, continuando a studiare e lavorare con il Maestro Mimmio Cuticchio, Marco Baliani, Danio manfredini, Danide Enia… Nel 2006 porta in scena il suo primo testo teatrale prodotto dall’ass. cult. produzionepovera, ne cura la regia e vi recita come attore. Ha lavorato inoltre come attore e autore con Andrea Cosentino, è stato attore nela teatro-novela Bizarra di R. Spregelburd con la traduzione e regia di Manuela Cherubuni – premio Ubu 2010 come miglior novità straniera. Collabora con musicisti tra cui Rocco de Rosa, Unavantaluna, Antonio Smiriglia e i Cantori dei Nebrodi, Smitch Bros, Piccola Orchestra La Viola e Alessandro D’Alessandro. Nel cinema e in tv ha lavorato con Tony Trupia, Alberto Negrin e Marcello Mazzarella.