Eventi Sabato 16 luglio al Qubba di Catania presentano l'album "L'amore devi seguirlo"
L’estate musicale del Qubba, arena estiva del Ma Musica Arte di Catania, sabato 16 luglio lancia il primo grande appuntamento dal vivo, con il concerto in esclusiva siciliana di Nada, accompagnata dai …A Toys Orchestra, che presenteranno l’album “L’amore devi seguirlo”. La serata, inserita nel format Discoring, sarà arricchita dalle selezioni musicali dei dj’s Fabio Ruggiero e Nino Costantino.
Nada è la musa della musica indipendente italiana, cantautrice molto amata dalla critica e da un pubblico di età ed estrazione diverse. Un’artista che ha fatto della pancia e del cuore il fulcro attorno al quale far girare l’urgenza del suo messaggio musicale che ancora oggi affascina e suggestiona il pubblico. Non è un caso quindi che abbia deciso – come già accaduto in passato con Zen Circus e Criminal Jokers di coinvolgere gli …A Toys Orchestra – Enzo Moretto voce, chitarra, tastiere, sintetizzatore; Ilaria D’Angelis voce, basso, synth, tastiere, chitarra; Raffaele Benevento basso, chitarra, voce; Andrea Perillo batteria; Julian Barrett piano, synth, chitarra, basso -, band salernitana con una storia solida e prestigiosa e che come lei ha saputo conquistare una credibilità trasversale, cavalcando l’eterogeneità di ascoltatori appartenenti a epoche e generazioni diverse. Gli …A Toys Orchestra accompagnano Nada e la sua magnifica voce in questo tour, durante il quale rimescolano le carte del suo nuovo, apprezzatissimo album “L’amore devi seguirlo”, pubblicato da Santeria/Audioglobe lo scorso 15 gennaio.
Il disco è stato registrato tra i tramonti della Maremma da Nada e Gerri Manzoli e tra le nebbie dell’autunno ferrarese da Manu Fusaroli al Baricentro di Produzioni Musicali Natural HeadQuarter di Corlo, Ferrara. Hanno suonato amici musicisti di passaggio. Tutte le canzoni sono composte per musica e parole da Nada. “La canzone dell’amore”, il singolo di lancio dell’album, è stato scritto da Nada per un gruppo di ragazzi diversamente abili, The Dreamers, che hanno partecipato alla nascita e alla registrazione della canzone facendo i cori.
Nada è un’artista capace di passare dalla musica al teatro alla scrittura – è uscita da poco con il nuovo libro “Leonida” pubblicato da Atlantide – con un’invidiabile nonchalance e credibilità. Da anni macina chilometri e cavalca palchi passando da un club rock ad un festival. Nada ha conquistato una sua credibilità trasversale: ai suoi concerti e tra il suo pubblico eterogeneo si incrociano tre generazioni. Nada canta solo quello che le muove qualcosa nello stomaco, la versione underground del cuore. Nada è puro istinto e ha 120 battiti al minuto, quando è rilassata. In questo nuovo lavoro lei ha deciso di voler rispettare la visione più naturale possibile delle canzoni che ha scritto, una visione minimale, dove anche i piccoli elementi diventano fondamentali. Il disco parte tutto da una pre/produzione casalinga registrata su Garage Band di un portatile. Questa manciata di canzoni sono dunque vestite di stracci semplici ma montati come un patchwork che li rende piccole opere d’arte, di un artigianato che ha regole classiche ma che guarda al futuro, che è capace di far convivere la distrazione e l’impegno, di scovare la leggerezza nella profondità dell’essere.
Frasette cantate all’orecchio o a squarciagola trasformate in una fisarmonica. O in un sintetizzatore. Andamenti di chitarra suonati con il pollice, voci registrate su musicassette a quattro piste. Una grande attenzione a non allontanarsi da quel mondo, capace grazie ad una nuda intimità di trasmettere sensazioni vere. Il suono generale di questo disco ha quindi il compito di essere solo una sensazione, che accompagna in punta di piedi la protagonista assoluta che in questo caso è la voce unica di Nada, e che in questo modo riesce ad andare sempre oltre le parole.