Visioni L'attrice australiana riceverà il Taormina Arte Award. Oliver Stone presiederà la giuria. Madrina della kermesse cinemataografica, in calendario dal 30 giugno al 6 luglio, l'attrice spagnola Rocio Muñoz Morale. Tra le proiezioni speciali sul grande schermo ci sarà la prima italiana di "Yesterday", film di Danny Boyle sui Beatles
Sarà Nicole Kidman l’ospite d’onore della 65a edizione del Taormina Film Fest che si svolgerà dal 30 giugno al 6 luglio 2019. L’attrice australiana Premio Oscar come migliore attrice per The Hours, riceverà il Taormina Arte Award nella suggestiva cornice del Teatro Antico.
Il Festival, che quest’anno avrà come madrina l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales, è prodotto e organizzato per il secondo anno consecutivo da Videobank, in collaborazione con la Fondazione Taormina Arte (sostenuta dall’Assessorato regionale al Turismo e dal Comune di Taormina), con la direzione artistica di Silvia Bizio e Gianvito Casadonte. Ad inaugurare la rassegna Ladies in Black, il nuovo film del regista australiano Bruce Beresford (A spasso con Daisy), che sarà presente a Taormina insieme a gran parte del suo cast. Tra gli altri ospiti, Kasia Smutniak con il film Dolce Fine Giornatadi Jacek Borcuch, recentemente premiato al Sundance.
Tra le proiezioni speciali sul grande schermo ci sarà la prima italiana di Yesterday di Danny Boyle sui Beatles, con Hamish Patel e Lily James, e l’attesissimo film concerto Amazing Grace, con una giovane Aretha Franklin. La Giuria composta dallo scrittore André Aciman (“Chiamami col tuo nome”), dal compositore Carlo Siliotto (“Instructions Not Included”) e dall’attrice Laura Morante è presieduta da Oliver Stone che tra l’altro presenterà al festival il documentario The Untold History of Ukraine di Igor Lopatonok, di cui è produttore esecutivo.
La locandinadel 65° Taormina Film Fest è dedicata al gioco sensuale mirabilmente personificato dalla celebre scena del ballo del film “Il conformista” di Bernardo Bertolucci, al quale viene idealmente tributato un omaggio alla memoria. Sono le sinuose, eleganti e provocatorie movenze di due impalpabili dive del grande schermo – eternate e sublimate al meglio in più d’una pellicola del grande Maestro recentemente scomparso – a guadagnare il centro della pista e della scena sotto lo sguardo attonito di Jean-Louis Trintignant e degli inconsapevoli astanti. Un inchino intorno al quale si risolve la composta eleganza della borghese Giulia di Stefania Sandrelli, promessa sposa del docente di filosofia e spia fascista di Jean Louis-Trintignant, giunto a Parigi per uccidere il professor Quadri, dissidente politico rifugiatosi in Francia e marito dell’avvenente Anna di Dominique Sanda, che tanto aveva impressionato il regista in “Così bella, così dolce” di Robert Bresson. Sospetto, provocazione, ostilità e seduzione. Ma nel rapporto di coppia che esemplifica il ballo in maschera del fascismo, ci sono soprattutto due brillanti stelle che più di una volta hanno brillato nelle estati taorminesi. Qui lo fanno sotto l’egida di un grande cineasta che già nel 1965 presentava a Taormina “Prima della rivoluzione“, sedendo nel parterre del Teatro Antico al fianco di una raggiante Adriana Asti.