Eventi Al teatro Biondo di Palermo, dal 27 febbraio all'8 marzo, il grande mattatore Pino Caruso interpreta uno dei testi più drammatici di Luigi Pirandello
Il conte Romeo Daddi, personaggio serio e rispettabile, è innamorato della moglie e buon amico di Giorgio Vanzi. Eppure – non si sa come – gli accade di tradire entrambi con Ginevra, amica di famiglia e moglie di Giorgio. Un gesto istintivo, come spiegherà lo stesso Romeo, non dettato da alcun sentimento e apparentemente inspiegabile. Come se non bastasse, durante la sua confessione, l’uomo racconta un altro delitto commesso per “futili motivi” quando era ragazzo.
Pino Caruso affronta in chiave psicoanalitica uno dei testi più drammatici di Pirandello, immaginando che questi possa essere stato un paziente di Freud, il quale, a sua volta, potrebbe essere un personaggio pirandelliano. «In altre parole – spiega Caruso – mentre Pirandello è freudiano, Freud è pirandelliano. Ti rendi conto che alcune sue commedie avrebbe potuto scriverle proprio Freud, come alcuni trattati di psicanalisi avrebbe potuto concepirli Pirandello. Si chiude il cerchio di una scoperta della mente sulla mente, che inventa un modo di leggere l’anima dell’uomo e i percorsi del suo cervello. Come dire che i miracoli li fa la scienza, la quale si fa letteratura, che si fa – in pensieri, parole e opere – teatro».
Di Luigi Pirandello
Regia e con Pino Caruso
Con Giusi Cataldo, Alessio Di Clemente, Emanuela Muni e Roberto Burgio
scene Enzo Venezia
costumi Dora Argento
produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo