Eventi Da un'idea del pianista Alessandro Lucchetti, venerdì 17 luglio a Portorosa
Couperin, Chopin, Porter! Ho sempre condiviso l’opinione di Antonio Ballista che questi autori, così lontani fra loro per epoche e campi d’azione, siano accomunati dalla medesima estrema raffinatezza della conduzione armonica. Tanto finemente elaborata da apparire semplice, quasi “naturale”, eppure capace di creare atmosfere di un fascino impareggiabile. Di più: si può dire che ognuno di loro incarni la quintessenza rispettivamente del clavicembalo, del pianoforte e della canzone. Inoltre, come capita solo ai grandi compositori, da Bach ai Beatles, anche in Porter troviamo qualcosa di più: il crogiolo di stili e generi che testimonia di una cultura raffinata e di una grande attenzione e sensibilità alle espressioni musicali del loro tempo. Non solo blues, jazz e musical; country, cajun e café chantant; ma anche Chopin, Brahms, Bizet e perfino Ives trovano spazio e si armonizzano nella sua vastissima (si parla di circa novecento brani) produzione. Il desiderio che da moltissimo tempo custodivo, era di porre in risalto questa incredibile ricchezza di influssi che caratterizza l’opera di Porter. Tale intento ha determinato tanto la selezione dei brani quanto l’orchestrazione che evoca, di volta in volta, il quartetto jazz o il gruppo cameristico, l’orchestrina da music hall o la big band alla Glenn Miller o il complessino folkloristico.
Il programma è frutto di una scelta che ha comportato rinunce dolorose per contenerne la durata: il ritmo frenetico della vita moderna sembra imporre una sorta di divieto al tentativo di intrattenere, pur piacevolmente, un pubblico per più di novanta minuti! Venticinque splendide canzoni raggruppate in sei fantasie che ricordano un po’ le parafrasi operistiche di Liszt e un po’ i medley di canzoni, ancheggiando doverosamente fra i due generi (per usare una felice espressione di Francesco Iuliano) in quanto a movenze formali, tre delle quali sono dedicate ad altrettanti celebri musical: Can Can, Anything Goes e Kiss Me Kate.
Alessandro Lucchetti
Con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Antonio Ballista direttore, Alessandro Lucchetti pianoforte, ideazione e orchestrazione