Eventi Dal 2 al 7 febbraio a Catania Pietro Dattola rilegge Jodorowski in versione circense
Un susseguirsi di numeri circensi: questa la chiave scelta da Pietro Dattola per raccontare i quadri surreali dell’ “Opera Panica”, drammaturgia del poliedrico Alejandro Jodorowski che sarà messa in scena dal 2 al 7 febbraio al Teatro Musco di Catania. Una sfida impegnativa: la scrittura di Jodorowski gioca con gli strumenti del teatro dell’assurdo senza mai rinunciare alla fruibilità e all’ironia, per scavare nelle complessità del nostro tempo.
Il lavoro,che vede in scena Flavia Germana de Lipsis, Marcello Paesano, Andrea Onori, Letizia Barone Ricciardelli, si presenta al lettore come un testo nudo, ridotto all’essenziale: nessun contesto, nessuna didascalia – solo le battute, con i personaggi indicati con lettere dell’alfabeto.
Eppure, nonostante l’ostentata frammentarietà, Jodorowski ha creato molto più di un mero insieme di scene. Sebbene i ventisei mini-quadri, pur orbitando tutti nella sfera dell’assurdo, vadano dal comico al poetico, dall’ironico al malinconico, dal logico-matematico al “melò-tragico”; e sebbene il loro argumentum sia sempre diverso, tutti condividono lo stesso tema: l’impossibilità, per l’uomo, di vivere senza ritrovarsi, alla fine, in qualche modo insoddisfatto – così nell’intimo come nella società, passando per le relazioni amorose.
Ma tanto Jodorowski è abile nel sondare questa “inettitudine alla felicità” dell’uomo – sia questi raffinato o rozzo, distaccato o carnale, forte o debole -, quanto lo è nell’incantare lo spettatore con situazioni comiche, paradossali o poetiche che, recuperando le origini storiche del testo, noi abbiamo scelto di rendere in un contesto unitario di stampo circense: scene alle quali è impossibile assistere nella vita reale… per quanto sono vere.