Eventi A Catania il 26 e il 27 giugno due giorni seminari, incontri, mostre, proiezioni e musica offriranno l'occasione di immergersi nella comprensione di fenomeni attuali e ripercorrere l’esperienza dell’umanità migrante
Una ninna nanna mandingo e un brano contro la guerra eseguiti dalla Piccola Orchestra del Liceo Musicale Turrisi Colonna, diretta per l’occasione dal musicista senegalese Jali Diabate. Sarà questo uno dei momenti clou del concerto Inside Africa che martedì 27 giugno, al Cortile Platamone di Catania, chiuderà la due giorni del festival di cultura africana Out of Africa.
Jali Diabate, virtuoso della kora, è il direttore artistico della manifestazione che, organizzata e coordinata dalle associazioni Darshan e AreaSud
«Ho sempre cercato – spiega Diabate – di raccontare la mia Africa attraverso la mia musica e avere la possibilità di farlo all’interno di un evento come questo che mette insieme all’arte, il dibattito sulle migrazioni è davvero una grande occasione. Non nascondo che sento la responsabilità della scelta degli artisti che saranno sul palco del concerto finale e del racconto che ne verrà fuori».
Sul palco di Inside Africa (ingresso a pagamento), insieme con Diabate – che eseguirà anche brani dal suo ultimo album Introspection scaricabil
«Mi emoziona molto– confessa Diabate – vedere gli studenti eseguire, con uno spartito davanti, i miei brani. È davvero interessante l’incontro tra la musica africana dove l’improvvisazione è qualcosa di naturale con la tecnica che si studia». La formazione eseguirà la ninna nanna Yayo e il brano Aduna la cui partitura è stata composta dal maestro Dario Siclari (Teatro Cilea di Reggio Calabria).
Out of Africa rientra nella rassegna “Estate in città 2017” del Comune di Catania ed è organizzato da Darshan e AreaSud in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica del Senegal in Italia, il Consolato della Repubblica del Senegal in Sicilia, l’Associazione Onlus “Balouo Salo-Un ponte per la vita”, la cooperativa Sociale Promidea e PopCult e Associazione Onlus “Balouo Salo-Un ponte per la vita” (cui sarà devoluto parte dell’incasso del concerto finale).
La due-giorni di Out of Africa si aprirà lunedì 26, alle ore 18 al Palazzo della Cultura, auditorium Concetto Marchesi, con la presentazione del progetto, alla presenza dell’ambasciatore della Repubblica del Senegal Mamadou Diouf, del console onorario Franco Ruggeri, del professore Sebastiano D’Urso (Università di Catania), dell’artista senegalese Baye Gaye e degli architetti Ignazio Lutri (presidente IN/Arch Sicilia) e Raoul Vecchio (presidente Associazione Balouo Salo).
Saranno inaugurate la mostra di fotografie “Negli occhi dei bambini” del fotografo calabrese Angelo Maggio e quella di pittura “Memory Dindinya” realizzata come laboratorio dai migranti ospiti del Centro di accoglienza di Mineo e diretto da Baye Gaye e Raoul Vecchio.
Alle 21, sarà proiettato, alla presenza dell’autore, il docufilm “A seafish from Africa – Il mio amico Banda” del regista bolognese Giulio Filippo Giunti (Italia, 2016, 62′) che racconta l’incontro e l’amicizia tra un europeo e un immigrato ghanese.
Martedì 27 giugno, alle ore 10 al Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania (Palazzo Pedagaggi), si terrà la Tavola rotonda, moderata Maurizio Cuzzocrea, con gli interventi della ricercatrice Daniela Lucia Rapisarda e dell’antropologo Fabio Fichera.
Nel pomeriggio, alle 18, il festival tornerà a Palazzo della Cultura per il seminario “Invasione? Testimonianze e progetti per l’integrazione”, con gli interventi di rappresentanti delle associazioni del Terzo Settore.
La sera, alle 21, nella Corte di Palazzo Platamone ci sarà la grande festa finale con Inside Africa, concerto di musica africana e contaminazioni che vedrà sul palco, Jali Diabate, Faisal Taher, Johnny’s Family Project e la Piccola Orchestra del Liceo Musicale Turrisi Colonna (Senegal/Italia).