Una guida dettagliata agli itinerari storici di Palermo e dintorni, il modo migliore per conoscere la città e scoprirne la sua vera bellezza. Sabato 3
Una guida dettagliata agli itinerari storici di Palermo e dintorni, il modo migliore per conoscere la città e scoprirne la sua vera bellezza. Sabato 31 ottobre alle ore 18.00, nella sala Onu del Teatro Massimo di Palermo, sarà presentato il libro “Palermo guida per itinerari storici” di Adriana Chirco (Dario Flaccovio Editore, 2015). Un volume che è più di una semplice guida perché impostato per itinerari storici, e consente al visitatore una minuziosa e dettagliata scoperta della città e dei suoi dintorni, comprendendo tra questi ultimi le numerose borgate, le ville, i complessi religiosi fuori porta e le cittadine di Monreale e Bagheria. Nella guida si trovano indicazioni sui quartieri, su musei e palazzi, oltre ad altri spunti di interesse per visitare una delle città italiane più caratteristiche, senza lasciarsi sfuggire le tappe obbligatorie, quelle che restano indimenticabili.
Palermo vanta una storia plurimillenaria che affonda le sue radici nell’VIII secolo a.C., epoca della prima colonizzazione punica. Per la felice posizione geografica e per la fertilità del suo territorio è stata oggetto di continue conquiste ed ha subito, nei secoli, numerose dominazioni: dai Musulmani, ai Normanni, agli Aragonesi, agli Spagnoli. Un così ricco fenomeno costruttivo ha lasciato alla città un’immagine straordinaria e composita di cui rimangono innumerevoli testimonianze nei palazzi, nelle chiese, nelle strade e negli ambienti urbani. Adriana Chirco, architetto palermitano e insegnante di Storia dell’arte, ha condotto approfonditi studi sulla storia edilizia e urbanistica della città e sulle problematiche del recupero del patrimonio artistico urbano. Collabora con associazioni culturali cittadine per l’organizzazione di convegni e manifestazioni volte alla valorizzazione del centro storico.
Alla presentazione, con l’autrice, interverranno Francesco Giambrone, soprintendente del Teatro Massimo, e i professori Ferdinando Maurici e Piero Longo.