Il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato, mercoledì 11 gennaio, all'audizione delle dieci città finaliste per il titolo di "Capitale italiana della C
Il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato, mercoledì 11 gennaio, all’audizione delle dieci città finaliste per il titolo di “Capitale italiana della Cultura 2018” che si è tenuta a Roma al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Oltre a Palermo, sono in finale Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese, Trento e l’Unione dei Comuni Elimo Ericini. Le dieci città su 21 partecipanti sono state scelte all’unanimità dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni. La città vincitrice sarà scelta il prossimo 31 gennaio e avrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.
Il 2018 è l’anno in cui Palermo ospiterà “Manifesta12”, una fra le principale biennali di arte contemporanea su scala mondiale.
«Quell’anno – afferma Orlando – la nostra città sarà di fatto una capitale dell’arte contemporanea e la possibilità di abbinare le attività con quelle di Capitale italiana della Cultura rappresenta una grande opportunità non solo per Palermo ma per tutto il nostro paese. La Capitale italiana potrà diventare un palcoscenico facendo di quello che sarebbe un evento nazionale, un grande evento internazionale. La visibilità internazionale data da Manifesta sarà uno straordinario strumento per venire incontro alla volontà del Governo nazionale di diffondere il valore della cultura come volano per la coesione sociale, l’integrazione e lo sviluppo. Questa candidatura – ha continuato il Sindaco – si inserisce in una programmazione già ampia e che ha visto la partecipazione di una grande rete istituzionale che coinvolge l’università, i teatri cittadini, tanti enti culturali ed anche altri comuni dell’area metropolitana e che si è aperta alla collaborazione di tante realtà private. L’eventuale nomina a Capitale Italiana della cultura potrà rafforzare le iniziative comunque già programmate e finanziate con interventi quali il Patto per Palermo ed il Pon Metro, oltre alla sempre più efficace sinergia con le principali istituzioni culturali della città, e potrà servire da corollario ad una programmazione culturale che presti attenzione alle realtà locali ed ai giovani, ampliando gli orizzonti partecipativi».