Musica Il 5 agosto a Noto il concerto del fisarmonicista francese con il flautista Massimo Mercelli e il Quintetto de I Solisti aquilani
Dopo l’inaugurazione con Bollani e de Holanda e dopo il duo formato da Uto Ughi e Francesco Nicolosi, la 44esima edizione di Notomusica presenta ancora un concerto in esclusiva: l’unica data in Sicilia del concerto “Richard Galliano …rencontres”, che rappresenta una perfetta “fusion” tra musica colta e jazz in una raffinata e mai scontata rielaborazione. Un appuntamento da non perdere, fissato per lunedì 5 agosto alle ore 21.15 nel Cortile del Collegio dei Gesuiti.
L’evento nasce dalla collaborazione artistica tra due grandi interpreti del panorama musicale internazionale: Richard Galliano, considerato il più grande fisarmonicista del mondo nonché raffinato compositore, e Massimo Mercelli, sensibile, attento interprete della più rinomata tradizione flautistica francese, che vanta collaborazioni con i maggiori compositori mondiali, da Penderecki alla Gubaidulina, da Philip Glass a Michael Nyman, da Bacalov a Morricone. Ai due artisti si aggiungono I Solisti Aquilani, nella formazione di Quintetto, con le prime parti dell’orchestra: Daniele Orlando e Federico Cardilli, violini; Gianluca Saggini, viola: Giulio Ferretti, violoncello e Alessandro Schillaci, contrabbasso.
Richard Galliano, unico fisarmonicista al mondo a registrare per la prestigiosa etichetta classica “Deusche Grammophon”, trascinerà il pubblico attraverso epoche lontane, affascinandolo con la musica senza tempo di Vivaldi e Bach in dialogo con la musica del presente. Tra i brani in programma “Contrafactus” per flauto e archi del musicista siciliano Giovanni Sollima, che da diversi anni collabora con I Solisti Aquilani. Il titolo si riferisce alla prassi medioevale della contraffazione e il brano, basato su un frammento della venticinquesima variazione delle Goldberg di Bach, ci conduce, a detta dello stesso Sollima, in un autentico “delirio pseudobarocco”.
Ascolteremo ancora due brani di Galliano, “Opale Concerto” per fisarmonica e orchestra d’archi e “Jade Concerto” per flauto, fisarmonica e archi, dedicato a Massimo Mercelli. Al repertorio più classico appartengono il Concerto in la min minore per violino, archi e basso continuo (versione per fisarmonica e archi) di Johann Sebastian Bach. e il vivaldiano Concerto in sol minore “L’Estate” per violino, archi e basso continuo. Infine, immancabile, una delle creazioni più amate e note di Astor Piazzolla, “Oblivion” per fisarmonica e orchestra d’archi.
Richard Galliano… rencontres
RICHARD GALLIANO fisarmonica
MASSIMO MERCELLI flauto
QUINTETTO de I SOLISTI AQUILANI
Daniele Orlando violino
Federico Cardilli violino
Gianluca Saggini viola
Giulio Ferretti violoncello
Alessandro Schillaci contrabbasso
Giovanni Sollima
Contrafactus per flauto e archi
Richard Galliano
Jade Concerto, per flauto, fisarmonica e archi (dedicato a Massimo Mercelli)
Johann Sebastian Bach
Concerto in la min minore per violino, archi e b. c. BWV 1041 versione per fisarmonica
Richard Galliano
Opale Concerto per fisarmonica e orchestra d’archi
Antonio Vivaldi
Concerto in sol minore «L’Estate», per violino, archi e b. c. RV 315
Astor Piazzolla
Oblivion per fisarmonica e orchestra d’archi
Quante forme può prendere un concerto? Trascinati dall’entusiasmante fisarmonica di Richard Galliano, qui in veste di compositore e solista, ci lasciamo guidare attraverso epoche lontane, affascinati dalla musica senza tempo di Vivaldi e Bach in dialogo con la musica del presente. È Contrafactus (2000) per flauto e archi di Giovanni Sollima ad aprire la serata, coi suoi due movimenti: lento, ritmico. Il titolo si riferisce alla prassi medioevale della contraffazione e il brano, basato su un frammento della venticinquesima variazione delle Goldberg di Bach e ci conduce, a detta dello stesso Sollima, in un autentico ‘delirio pseudobarocco’.
Il nuovissimo Jade, per flauto e archi, scritto dal visionario Richard Galliano è dedicato – come Contrafactus – a Massimo Mercelli. Scritto pensando alla volubilità del flauto, il concerto è modellato sul virtuosismo e sul suono affascinante del suo primo interprete e dedicatario. Lasciando la parola a Galliano: «Il primo movimento è un valzer ‘New Musette’, tinto di jazz e di swing. Il secondo, una pavana – metamorfosi di un’antica danza di corte -, esplora il suono soave del flauto basso e l’evocazione poetica di una malinconica melodia parigina. Immaginiamo sullo sfondo le più suggestive vedute di Parigi: Montmartre, le rive della Senna. Il terzo è un movimento perpetuo alla maniera del chorinho (un genere della musica strumentale tradizionale brasiliana) che sfrutta appieno sia il virtuosismo sia il ritmo, e mette in luce tutti i possibili dialoghi tra il flauto e gli archi. Jade è un’ode alla gioia di vivere, all’allegria, alla felicità.»
Sferzata dal ritmo che domina il primo e il terzo movimento, si riflette una malinconica lontananza anche nella parte centrale del suggestivo, traslucente Opale per fisarmonica e orchestra d’archi. Come in un gioco di specchi siamo riflessi prima nello splendore estivo del celebre concerto di Vivaldi e poi nel virtuosismo scattante del Tango pour Claude per fisarmonica e orchestra d’archi.
Chiude la serata un grande classico: l’Oblivion di Astor Piazzolla – vincitore di un Grammy Award nel 1993 – nella sua declinazione per fisarmonica e archi.