Teatro e opera La nomina da parte del commissario straordinario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli. Andò curerà con Pinelli il progetto artistico e supervisionerà l’attività dell’Accademia d’arte del Dramma Antico
Roberto Andò è stato nominato direttore artistico della stagione 2017 della Fondazione Inda e del 53° ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa. Lo annuncia il commissario straordinario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli. «Sono lieto ed orgoglioso che Roberto Andò abbia accettato questo incarico – ha dichiarato Pinelli -. Roberto curerà insieme a me la definizione del progetto artistico ed il coordinamento delle sue componenti proseguendo un’intensa collaborazione avviata dal maggio 2016 quando entrò a far parte della commissione di esperti da me nominata».
Andò effettuerà anche la supervisione dell’attività dell’Accademia d’arte del Dramma Antico verificandone i programmi di studio, la proposta didattica e le attività artistiche della scuola. L’incarico del regista palermitano avrà termine allo scadere della nomina del Commissario Straordinario della Fondazione Inda. «La qualità, la tradizione, le potenzialità dell’Inda – ha aggiunto Pinelli – meritano e richiedono una competenza artistica e di spettacolo di altissimo livello: la figura di Roberto Andò segna la cifra ed il livello che questa Fondazione che ho l’onore di dirigere intende ottenere e mantenere».
Roberto Andò è nato a Palermo l’11 gennaio del 1959. Dopo aver seguito studi filosofici, giovanissimo, collabora come assistente alla regia con Francesco Rosi e Federico Fellini, e, in seguito, con Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Decisivo è l’incontro con Leonardo Sciascia, con cui stringerà legami di profonda amicizia, e da cui sarà avviato alla scrittura. Le sue regie, per il teatro, l’opera e il cinema, lo hanno reso noto al pubblico italiano e internazionale. Importante il suo sodalizio con Harold Pinter di cui metterà in scena Anniversario, La stanza, e Vecchi tempi, prima versione italiana autorizzata dal grande drammaturgo dopo la contestata regia del 1972 di Luchino Visconti. Al grande commediografo inglese dedicherà anche un importante film-ritratto, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, un documentario che chiude un trittico di film incentrati su alcuni grandi maestri: Memory Loss, sul regista Robert Wilson, Il cineasta e il labirinto, una conversazione con l’amico e mentore Francesco Rosi, Vivere è difendere la forma, sul grande compositore viennese Anton Webern.
Tra i suoi spettacoli di prosa sono da ricordare quelli creati in sodalizio con Moni Ovadia, Diario ironico dall’esilio, Il caso Kafka, Le storie di Keuner da Bertoldt Brecht, Shylock, ovvero il Mercante di Venezia in prova, da William Shakespeare, e le installazioni-spettacolo Natura morta per i diritti umani, da testi di Umberto Eco, Paul Auster, Jean Baudrillard, con Isabelle Huppert; Proprio come se nulla fosse avvenuto, da Anna Maria Ortese, con Anna Bonaiuto, Vincenzo Pirrotta, Maria Nazionale. Tra le varie regie d’opera, sono da ricordare Norma di Vincenzo Bellini, Le Martyre de Saint Sebastien di Debussy, Il sopravvissuto di Varsavia di Arnold Schoenberg (Harvey Keitel voce recitante), La madre invita a comer di Luis De Pablo (Biennale di Venezia), Il Flauto Magico di Mozart, L’olandese volante di Richard Wagner.
Tra i suoi film: Diario senza date, con Bruno Ganz, Lorenza Indovina, Franco Scaldati, Moni Ovadia; Il manoscritto del principe con Michel Bouquet, Laurent Terzieff, Jeanne Moreau, Paolo Briguglia, Leopoldo Trieste; Sotto falso nome, con Daniel Auteuil, Anna Mouglalis, Michel Lonsdale, Greta Scacchi; Viaggio segreto, con Alessio Boni, Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro, Claudia Gerini, Emir Kusturica; Viva la libertà con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto; Le Confessioni con Toni Servillo, Connie Nielsen, Daniel Auteuil, Pierfrancesco Favino, Marie Josèe Croze, Moritz Bleibtreu. Film presentati nei maggiori festival del mondo, e premiati con importanti riconoscimenti internazionali e nazionali. Il suo primo romanzo, Il trono vuoto, edito da Bompiani ha vinto il premio Campiello Opera Prima.