Eventi Il 10 giugno al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania, l'archeologo Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare della Regione Siciliana, presenta il suo nuovo libro
Mercoledì 10 giugno al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania alle ore 17:30, Officine Culturali e la Casa Editrice Edizioni di Storia e studi Sociali in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e l’Istituto di Archeologia dell’Università degli Studi di Catania presenteranno il nuovo libro di Sebastiano Tusa, il noto archeologo oggi Soprintendente del Mare della Regione Sicilia. “Sicilia Archeologica” focalizza, da una serie di prospettive, i caratteri dell’isola dal Paleolitico all’Età del bronzo, nei contesti del Mediterraneo. L’archeologo introduce gli argomenti trattati con tre scritti: un saggio autobiografico che evidenzia le radici di una scelta professionale maturata non senza problematiche esistenziali; un testo sulla storia dell’evoluzione epistemologica del pensiero scientifico inerente l’identità italica, tanto dibattuta soprattutto nel periodo tra le due guerre, da un inquadramento storico-filosofico-archeologico sul Mediterraneo; un saggio su Paolo Orsi, doveroso tributo trattando di preistoria e protostoria siciliane.
Di particolare interesse sono i saggi dedicati allo spinoso tema della religiosità dei popoli primitivi della Sicilia che ha appassionato e diviso generazioni di studiosi non soltanto in Sicilia. Argomento talvolta evitato talvolta abusato per spiegare ciò che l’archeologia didascalica e descrittiva non riesce a comprendere con le armi della comparazione etno-antropologica. L’autore tratta inoltre dell’insorgenza agro-pastorale in Sicilia, ossia della transizione tra le società di cacciatori e raccoglitori e quelle di agricoltori e pastori. Il centro della ricerca è dedicato alla costa orientale della penisola di San Vito lo Capo, dove si trova la gigantesca Grotta dell’Uzzo. Nel saggio conclusivo l’archeologo propone delle spiegazioni sulle reali radici identitarie del popolo siciliano, pur convinto che il carattere più distintivo della Sicilia sia quello del sincretismo antropologico, data la notevole ricchezza di strati, sostrati e parastrati popolazionali che questa terra di spiccata accoglienza ha nei millenni accumulato, dimostrando di non essere soltanto un’isola, ma un arcipelago di culture, religioni, popoli e tradizioni.
Alla presentazione, introdotta dal Direttore Magnano San Lio (Dipartimento di Scienze Umanistiche) e il dott. Francesco Mannino (Presidente di Officine Culturali), saranno presenti oltre all’autore Prof. Sebastiano Tusa, (archeologo, Soprintendente del Mare, Regione Sicilia) il Prof. Edoardo Tortorici (docente di Topografia Antica) Prof. Massimo Frasca (docente Archeologia Magna Grecia, direttore scuola di specializzazione di Archeologia) Prof. Daniele Malfitana (direttore IBAM CNR) Dott. Francesco Privitera (dirigente Soprintendenza BB.CC, sezione Beni Archeologici) Prof. Massimo Cultraro (docente Archeologia Egea, Università Palermo) e Dott. Carlo Ruta (direttore di Edizioni di Storia e Studi Sociali, saggista).