Eventi A settembre la terza edizione dell'evento house che propone pool party, boat party in tour per le isole Egadi con i migliori dj internazionali, aperitivi al tramonto in riva al mare, live, feste e albe da assaporare in contesti naturali mozzafiato
Un momento di incontro tra la musica soulful house e un pubblico internazionale, in una cornice naturale mozzafiato al termine della stagione estiva. Tutto questo è “The Djoon Experience Favignana”, il festival soulful house nato dalla partnership tra la società trapanese “Making Partners” e il “Djoon Club” di Parigi, etichetta discografica e club tra i più importanti della scena dance globale, che dal 7 all’11 settembre 2017 torna a Favignana per la sua terza edizione
Il format, già sperimentato nelle prime due edizioni, interesserà l’intero arco delle giornate: pool party e boat party in tour per le isole Egadi, aperitivi al tramonto in riva al mare e nei locali tipici del centro storico dell’isola, concerti live e feste che accenderanno le notti. Ma ci sarà spazio anche per assaporare l’alba in un contesto naturale mozzafiato attraverso un unico filo conduttore che è lo spirito di armonia con la natura e i meravigliosi paesaggi delle isole Egadi con lo scopo di abbattere le barriere culturali e di unire i popoli attraverso la musica.
Quest’anno, in più, ci sarà una nuova location nella mappa sull’isola. Si tratta del Villaggio “Approdo di Ulisse”, che si affaccia su uno dei due fari di Favignana e guarda l’isola di Marettimo. All’interno si respirerà la club culture nata tra i garage di Chicago e New York nella prima metà degli anni Ottanta. Cultura house a 360° gradi tra incontri, showcase e workshop, pittura, conditi da momenti di relax e sport. Tra gli appuntamenti principali dell’evento i tipici Boat Party, feste a tema in barca in tour per le tre isole al ritmo di musica house che si svolgono durante le ore diurne. A bordo dalla consolle si alterneranno i migliori dj che spazieranno dalla musica house americana “Chicago-Detroit” alle sonorità afro-tribali dei party “Ancestral” fino alla dance culture che celebra il funky e la streetdance, tipo di danza nata tra le strade e i club negli anni ottanta.
La scosa edizione sono stati 2.000 i partecipanti residenziali all’edizione dello scorso anno, con un numero di visitatori complessivo stimato in 10.000 persone. Musica e territorio, con l’obiettivo di «destagionalizzare». È il leit motive del festival, il cui promoter in Italia è Francesco Culcasi. «Alle Egadi abbiamo studiato una formula che abbina la buona musica alle bellezze dell’isola – spiega – per far conoscere Cala Rossa o lo stesso ex stabilimento Florio con una formula nuova e attraente a tutti coloro che arriveranno da ogni parte del mondo. Abbiamo pensato a un festival di musica che sia sostenibile con le realtà dell’isola: dall’Area marina protetta, al rispetto dei beni culturali, al decoro urbano. L’obiettivo è quello di allungare la stagione estiva e fare arrivare a settembre flussi turistici soprattutto da Paesi oltre le Alpi». «Come Amministrazione siamo aperti alle collaborazioni di chi alle Egadi vuole promuovere iniziative sostenibili col nostro ambiente» ha detto l’assessore Giusy Montoleone. «La formula del festival attrae moltissimi ragazzi provenienti da tutto il mondo – ha detto il direttore generale di Federturismo, Antonio Barreca – noi sappiamo che questo tipo di offerta in altre parti d’Europa, come Ibiza, attrae moltissimi giovani, porta ricchezza e occupazione. Il mio plauso agli organizzatori e all’Amministrazione comunale che ci ha creduto».