Formazione e ricerca Tre giorni per riscoprire lo strumento della tradizione agropastorale mediterranea con Carmelo Salemi, uno dei più brillanti esecutori di friscalettu. Dal 27 al 30 aprile Milo ospiterà "Workshop sul Friscaletto siciliano": non solo lezioni (gratuite) per imparare a suonare, ma anche laboratori per imparare a costruirli e una mostra dedicata agli antichi strumenti popolari
Se la Sicilia fosse un suono, sarebbe quello fresco, vivace e vibrante del friscalettu. Strumento elementare nella struttura (è ricavato dalla canna di fiume) appartiene alla tradizione agropastorale mediterranea di cui è stato per secoli la colonna sonora nelle lunghissime giornate che i pastori – già al tempo dei Greci – trascorrevano in solitudine, fra le greggi al pascolo. Proprio a questo strumento è dedicato il “Workshop sul Friscalettu Siciliano”, in programma a Milo dal 27 a al 30 aprile, di cui sarà protagonista Carmelo Salemi, clarinettista, polistrumentista ma soprattutto uno dei più brillanti esecutori di questo allegro strumento. Si tratta di un progetto multifunzionale e interattivo che momenti di studio, laboratorio, lezioni e spettacolo. Accanto alle lezioni gratuite destinate a studenti e appassionati di musica popolare che vogliono imparare a costruirsi da soli e a suonare il proprio friscalettu, figurano momenti di studio, con un seminario di approfondimento, una mostra di antichi strumenti popolari e il concerto finale con il maestro Salemi.
Si comincia lunedì pomeriggio, alle ore 17, con l’inaugurazione della mostra e con il seminario di studi. Ospiti del sindaco di Milo, Giuseppe Messina, e Carmelo Salemi, il curatore della mostra Maurizio Cuzzocrea e il costruttore di strumenti tradizionali Giuseppe Severini. Da martedì 28 aprile, invece, e per tre giorni, il nuovo Museo Virtuale del Vino e della Musica (via Etnea, accanto al Municipio di Milo) si trasformerà in un laboratorio sonoro dove costruire il friscalettu e imparare a suonarlo. «Le lezioni sono gratuite – spiega Salemi – e rivolte a un pubblico trasversale, diciamo dai 5 ai 90 anni: daremo a tutti la possibilità di conoscere da vicino la natura, la storia e le leggende legate a questo antico strumento. Ma anche di poterlo creare da soli e imparare a suonarlo».
Ogni lezione avrà la durata di due ore, si prevedono esercitazioni pratiche e prove collettive cui si potrà assistere anche come uditori. Giovedì 30, a (ore 20) il concerto “Folk Revolution” del maestro Salemi – da anni impegnato a ricostruire il repertorio strumentale siciliano tramandato per via orale – al quale potranno partecipare anche gli allievi del corso di Milo. «Abbiamo voluto realizzare questo workshop sul friscalettu – spiega il sindaco Giuseppe Messina – per riscoprire, come comunità, il senso delle tradizioni siciliane e di quella cultura che accomuna le nostre famiglie e ci avvicina tutti. Un patrimonio di saperi antichi da recuperare, condividere e trasmettere ai nostri giovani come valore per il futuro».
La manifestazione, ideata dal Comune e realizzata con il sostegno dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana tramite la Soprintendenza di Catania, sarà curata dalle associazioni culturali Darshan e da Areasud.
Per le iscrizioni contattare il Comune di Milo al numero 095-955.423