Libri e Fumetti Dal 9 al 12 giugno l'Orto Botanico di Palermo ospita il festival dell'editoria indipendente. In programma incontri con gli autori (tra cui Francesco De Gregori, Michele Mari, Pietrangelo Buttafuoco, Simonetta Agnello Hornby, Emma Dante e per la prima volta lo scrittore siriano Shady Hamadi), reading, laboratori e musica
Unire i luoghi più belli di Palermo attraverso i libri, riscoprire il gusto delle passeggiate e della lentezza: così è nata Una Marina di Libri, e così cresce, come le piante, senza invecchiare. Dopo Palazzo Steri, Il Museo della Storia Patria, la Galleria Nazionale di Arte Moderna, la settima edizione si svolgerà all’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo. Per quattro giorni il Ginnasio, il Tepidario, la Sala Conferenze, il Calidario, il Tineo e vari spazi all’aperto ospiteranno – con ingresso gratuito – più di 100 eventi e tanti ospiti. Il festival dell’editoria indipendente, promosso dal CCN Piazza Marina & Dintorni in collaborazione con le case editrici Navarra e Sellerio, si svolgerà dal 9 al 12 giugno con laboratori e incontri dalla mattina fino a sera che vedranno coinvolte le realtà più interessanti dell’ultimo anno e molti tra i nomi più significativi.
Da Francesco De Gregori a Giuseppe Culicchia, da Marco Malvaldi a Chiara Valerio, da Franco Cordelli a Michele Mari, da Francesco Recami a Francesco Abate, da Pietrangelo Buttafuoco a Bruno Arpaia da Simonetta Agnello Hornby ad Emma Dante, solo per citarne alcuni. Il tutto affrontando tre macro temi legati alla poesia, alle mutazioni e alle contaminazioni dei linguaggi, ai diritti umani. Spazio anche ai bambini con i laboratori curati dalla libreria Dudi.
«La settima edizione di Una Marina Di Libri trasforma gli alberi nei protagonisti della manifestazione. Il complesso monumentale dell’Orto botanico accoglie questa nuova edizione trasformando le presentazioni e gli incontri in un grande giardino letterario all’aperto. Un ambiente acustico completamente diverso, un paesaggio sonoro che è difficile da rappresentare ma che, nel momento in cui si vive, diventa subito indimenticabile – spiega Michelangelo Pavia, presidente del CCN – L’Orto Botanico di Palermo è un’oasi di pace nel tessuto urbano, un paradiso in cui immergersi per imparare e riflettere. Leggere circondati da un paesaggio naturale è un momento di evasione raro ed emozionante e allora quale luogo migliore di un Orto botanico per parlare di libri e di cultura? La natura è una compagna fedele della cultura, della riflessione, della creatività. E chi l’ha detto che con la cultura non si mangia? La natura è cultura e con la natura l’uomo si sfama. Non c’è Ministro che possa metterlo in discussione. Fare crescere la cultura significa coltivare l’ambiente che ci circonda».
Per ciascuna giornata, in parallelo agli incontri sempre più variegati e originali organizzati dagli editori. Una Marina Di Libri propone cinque appuntamenti fissi. Si apre con l’edicola, una rassegna stampa ragionata delle pagine culturali curata dagli ospiti del festival. Dalle 10 alle 13.30 un seminario al giorno dedicato a studenti universitari e operatori culturali sulle questioni editoriali (valido 3 cfu), un sodalizio importante con l’Università di Palermo che quest’anno si arricchisce ancora di più. Alle 19 un dibattito tematico, alle 20 il festival ricorda gli “Scrittori che ci mancano” con un omaggio a uno scrittore scomparso, e infine alle 21 un’intervista serale a un grande ospite per poi dare spazio alla musica: ogni sera, per chiudere in bellezza tra le piante secolari e a due passi dal mare, un concerto nello spirito di Una marina di libri. Dal violoncellista e navigatore Roberto Soldatini a Emidio Clementi dei Massimo Volume, passando per l’omaggio a Chavela Vargas di Dimartino e Fabrizio Cammarata.
«L’Ateneo palermitano è orgoglioso, nell’anno in cui si celebra il 210° anniversario dalla sua fondazione, di potere aprire le porte dell’Orto botanico, il maggiore dei suoi musei ad una manifestazione culturale così importante – commenta il Rettore dell’Università di Palermo, prof. Fabrizio Micari – l’Ateneo suggella questo sodalizio con la cultura anche coinvolgendo attivamente gli studenti. UniPa si conferma in questo modo come centro di diffusione della cultura e di integrazione territoriale e sociale, offrendo un giardino letterario a una Palermo sempre più città universitaria»
«Da sette anni abbiamo scommesso su Palermo e su Una marina di libri. Una scommessa che all’inizio è sembrata folle, ma che anno dopo anno si è dimostrata vincente, con un coinvolgimento di pubblico, autori e editori sempre crescente. – racconta Ottavio Navarra – Una scommessa che ha dimostrato che anche a Palermo è possibile realizzare un evento di altassimo profilo culturale che non ha nulla da invidiare ai principali appuntamenti letterari nazionali. Una scommessa che hanno condiviso con noi sin da subito gli editori indipendenti che da tutta Italia hanno deciso di partecipare a Una marina di libri. L’editoria indipendente con le voci originali che essa propone è infatti il cuore pulsante del festival: ogni anno con noi ci sono i migliori e principali marchi indipendenti italiani insieme alle realtà più giovani e spesso più innovative. Una marina di libri è un festival che ancora oggi si realizza senza grandi budget, ma con la grande passione dello staff, degli editori, della rete di partner culturali che ci supporta e della città tutta»
«Palermo, grazie a Una marina di libri, ospita la fiera di editoria indipendente più importante del sud Italia – dice Antonio Sellerio – In questi quattro giorni di festa arrivano in città alcuni tra i più importanti autori del panorama letterario italiano. Un nuovo spazio, l’Orto botanico, testimonia la capacità di pensare nuove modalità senza sedersi sugli allori del successo degli anni precedenti».
Una marina di libri vuole essere cultura, ma anche sostenibilità e partecipazione, e per questo motivo il festival ha lanciato una campagna di crowdfunding con un video realizzato da Angelo Bruno dello studio Ideestorte. #faicrescerelacultura anche tu. Una marina di libri sarà ancora più social grazie alla collaborazione con la comunità degli Instagramers Palermo e Sicilia. Nel corso del festival, infatti, sarà organizzata una Instawalk per i viali dell’Orto Botanico per raccontare le specie vegetali più particolari e gli scorci meno conosciuti. I redattori di Lavoroculturale – uno dei principali blog letterari nazionali – cureranno invece per Una marina di libri Il TweetGlossario, originale modalità già sperimentata al Festival di Letteratura di Mantova che al LiveTweet degli eventi principali affianca l’approfondimento per parole chiave-, una formula che rispetta i criteri della lettura sul web e ne sfrutti la capacità di connettere più soggetti e diversi punti di vista, riorganizzandoli in un oggetto intermediale innovativo, ricco di contenuti e, al contempo, fruibile e ricondivisibile.
La Libreria di Dudi curerà le attività e i laboratori per bambini mentre l’Accademia di Belle Arti di Palermo nello spazio del Tineo allestirà la mostra “Utopia” a cura di Francesca Genna, Giovanni D’Alessandro e Riccardo Mazzarino. La mostra sarà presentata dal Direttore Mario Zito.
Giovedì 9 giugno alle 18 la cerimonia di apertura, e a seguire alle 19 il reading di Paolo Nori tratto da “Manuale pratico di giornalismo disinformato” (Marcos y Marcos), in contemporanea Simonetta Agnello Hornby presenta Caffè amaro (Feltrinelli). Alle 20 il divertente Guido Catalano presenta “D’amore si muore ma io no” (Rizzoli) il romanzo con cui il poeta si approccia per la prima volta alla prosa dopo i sei libri in versi pubblicati negli ultimi anni. Alle 21 Giuseppe Culicchia leggerà “Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità” (Einaudi) un pamphlet ironico e divertente sul nostro modo di parlare per stereotipi e frasi fatte.
Venerdì 10 giugno il filo conduttore della giornata è Interno Poesia. Forma letteraria antichissima, risente, nell’età contemporanea, degli alti e bassi dello stato di salute dell’editoria. Nonostante ciò, la poesia continua a stimolare sia i creativi che i semplici appassionati. Entrambi troveranno spazio nei vari appuntamenti della giornata. Si inizia con il seminario “In versi: le voci dei poeti italiani attraverso le generazioni e il loro sguardo sull’editoria del settore” Intervengono Maria Borio (poetessa, saggista) Antonino Contiliano (poeta, saggista) Margherita Rimi (poetessa). Alle 19 il dibattito “Le voci nuove, la poesia cambia” con Elisabetta Bucciarelli, Noemi De Lisi, Antonio Veneziani. Alle 20 il primo ricordo è dedicato ad Umberto Eco, con brani a cura di Gianfranco Marrone e letture di Gigi Borruso. In contemporanea Emma Dante presenta “Le sorelle Macaluso. Liturgia familiare” (Glifo Edizioni) Alle 21 il cantautore Francesco De Gregori si racconta per la prima volta attraverso una serie di conversazioni condotte da Antonio Gnoli e raccolte in “Passo d’uomo” (Laterza). Sullo sfondo la poesia e la dolcezza, l’ironia e l’intelligenza delle sue canzoni. Protagonisti di questa riflessione, l’arte e la bellezza, Dio e più in generale la religione, il tempo che scorre e il futuro. I lettori scopriranno i libri letti e amati del cantautore, l’America e i suoi miti, la politica e il suo essere di sinistra, la musica che ha scritto e amato. Il modo migliore per vivere? Affrontare la vita, a passo d’uomo.
Sabato 11 giugno si parla di Linguaggio Plurale. Come un organismo vero e proprio, che vive e cambia a seconda dei rapporti che ha con l’esterno, anche le lingue e i linguaggi mutano, si adattano, cambiano pelle in relazioni agli stimoli e alle necessità degli “utenti”. Una giornata di riflessioni attraverso le vive voci di linguisti, semiologi, traduttori. Alle 10 il seminario “Scrivere e leggere online: orientamenti e focus delle riviste culturali sul web” Intervengono: Lorenzo Alunni (lavoro culturale), Marco Belpoliti (doppiozero), Clotilde Bertoni (le parole e le cose) Modera: Matteo Di Gesù.
Alle 19 “Che lingua fa?” dibattitto tematico a partire dall’ultimo numero della rivista Nuovi Argomenti. Con Chiara Valerio, Marco Cubeddu, Giorgio Vasta, Matteo Trevisani mentre alle 19 omaggio a Salvo Licata con “La parola è un rasoio” (Il palindromo), performance di Costanza Licata e Salvo Piparo e gli interventi di Giuseppe Sottile, Roberto Alajmo. Ancora, si parla di teatro e di tv con Ninni Bruschetta e il suo “Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista” (Fazi Editore) mentre Roberto Lipari racconta “Cara Accademia della Crusca ti scrivo” (Navarra Editore) con un intervento de “I soldi spicci”. Michele Mari, alle 20 per l’appuntamento “Gli scrittori che ci mancano” racconterà Emilio Salgari, mentre Marco Malvaldi presenterà “La battaglia navale”.
Domenica 12 giugno la giornata è incentrata sul tema Ne Ho Diritto. La parola “diritto” si sgretola, subisce attacchi, si rialza, in un tempo come il nostro più che mai, e su diversi fronti. Diritto di emigrare, di amare, di lavorare. È a favore di un diritto a vivere, in sintesi, che è dedicata la terza giornata del festival, come essere umani, quali siamo.
Alle 10 il seminario “Vestire le parole: “intorno” ai libri, dalle cover ai siti web, l’arte del graphic design”. Intervengono: Stefano Salis (Il 24 Ore), Paola Lenarduzzi (Studio Paola) Gianluigi Ricuperati (Domus Academy). Il Tineo alle 17 ospita il progetto “Modus Legendi” con Angelo Di Liberto e Lorenzo Flabbi. Alle 18:00 “Il sessismo e la discriminazone nella lingua italina e nei media”, dibattito curato da Palermo Pride; mentre sul palco alle 19 Francesco Abate presenterà il divertentissimo “Mia madre e altre catastrofi” (Einaudi), a seguire intervista con Francesco Recami (Sellerio). Per il ciclo “Gli scrittori che ci mancano”, Una marina di libri omaggia Virginia Woolf a settant’anni dalla prima traduzione di Mrs Dalloway, con gli interventi di Anna Nadotti, Chiara Valerio, Sara Scarafia e le letture di Paolo Briguglia. Prima di lasciare spazio alla musica di Cammarata e Dimartino, Una marina di libri chiude con uno sguardo alla Siria: per non essere indifferenti. Per la prima volta a Palermo, lo scrittore siriano Shady Hamadi presenta “Esilio dalla Siria. Una lotta contro l’indifferenza” (Add editore), con Davide Camarrone e Paola Caridi.