Eventi Da giovedì 24 a sabato 26 novembre a Palermo, Stefano Cordella rilegge Anton Cechov
“Vania” tratto dal romanzo di Anton Cechov, idea e regia di Stefano Cordella, andrà in scena al Teatro Libero di Palermo giovedì 24 novembre alle ore 21.15 (in replica sino a sabato 26 novembre), una drammaturgia collettiva con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Fabio Zulli; luci di Marcello Falco, costumi e realizzazione scene di Stefania Corretti e Maria Barbara De Marco; una produzione Compagnia Oyes – Milano.
La rilettura che Stefano Cordella fa del testo russo “Zio Vanja” di Anton Cechov riflette, come uno specchio, la nostra società ferma e immobile nelle sue frustrazioni. Una società dove, spesso, una sorta di limbo raccoglie e accoglie chi è troppo vecchio per rifiorire e troppo giovane per morire, dove la maggior parte dei trentenni vagano senza meta, si aggrappano al passato e guardano al futuro con occhi disillusi.
«Il mio proposito – specifica Cordella – è quello di raccontare, attraverso i personaggi del dramma russo, le paure, il senso di vuoto, la difficoltà di sognare che contraddistinguono i nostri tempi».
La vicenda si svolge in un paesino di provincia, il professore vive attaccato ad un respiratore artificiale con conseguenze tragicomiche sul resto della famiglia. Anche qui come nello “Zio Vanja” i personaggi sono insoddisfatti della loro vita, e davanti alla possibilità di cambiamento e rinnovamento si trovano a fare i conti con i freni che essi stessi operano.
«I nostri personaggi – precisa il regista – sentono di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta al cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all’altezza. Il rischio è sopravvivere senza vivere».