Eventi Lo spettacolo-concerto firmato da Emma Dante al Teatro Biondo di Palermo dall'11 al 20 dicembre
«Medea compie un viaggio che è un’opera d’amore: la sua natura si plasma e si nutre della sua sofferenza. Sceglie la colpa! La sua storia, la sua indole, lo esigono. Medea è una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto, per questo si attacca disperatamente al concetto di libertà. Per lei è rassicurante pensare di essere libera, di poter scegliere il proprio destino, di poterlo fare e disfare con le proprie mani. La sua appartenenza a un gruppo familiare o di classe o di nazione o di religione limita la sua presunta libertà, perché Medea si sente straniera ovunque. La sua vera tragedia consiste proprio nella difficoltà di mantenere coscienti le sue pulsioni primitive, lottando disperatamente perché non si trasformino mai in regole da rispettare. La diversità di Medea da cui comincerò per avviare l’indagine sui suoi pluriomicidi, ha a che fare col travaglio del parto, con la sua fertilità devastante e rigogliosa, con la sua innata capacità di generare e di perpetuare la specie in un paese abitato soltanto da un popolo maschile inadatto a contenere e a sviluppare il seme. Immagino dei vicoli in cui alcuni uomini camminano di notte mezzo addormentati e sognano pance gravide, vagiti di neonati, corredi di figli annunciati. Si sente un urlo e poi il silenzio. Il travaglio è in atto: Medea sgrava la sua tragedia». Emma Dante
Spettacolo-concerto da Euripide
testo e regia Emma Dante
con Elena Borgogni, Carmine Maringola, Salvatore D’Onofrio, Sandro Maria Campagna, Roberto Galbo, Davide Celona
musiche e canti Fratelli Mancuso
luci Marcello D’Agostino
organizzazione Aldo Miguel Grompone
produzione Compagnia Sud Costa Occidentale