Bellissima di Alessandro Capitani è il Miglior Cortometraggio Mediterraneo del XVIII VideoLab Film Festival. È quanto ha decretato la giuria presiedut
Bellissima di Alessandro Capitani è il Miglior Cortometraggio Mediterraneo del XVIII VideoLab Film Festival. È quanto ha decretato la giuria presieduta dallo storico del cinema Sebastiano Gesù e composta anche dalla produttrice Chiara Ottaviano e dalla giornalista Federica Molè.
Capitani è stato premiato anche per la miglior regia. Nelle motivazioni della giuria si legge che il corto vincitore è stato scelto perché, «in dodici minuti, racconta una storia magistralmente costruita e recitata. Un muro e una porta chiusa consentono alla protagonista di illudere e di illudersi. Prevale il coraggio nel mostrarsi e nell’accettarsi così come si è. E i sorrisi dei due ragazzi che riempiono lo schermo nelle immagini finali dissolvono le asprezze e la cupezza che sembravano parte immutabile dell’ambiente».
Il Premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato al corto Hostal Eden dello spagnolo Gonzaga Manso. «Grazie ad un originalissimo punto di vista, che è anche voce narrante, un’icona di gesso, dipinta con i colori pastello, racconta una storia pervasa da un costante umorismo. Uno sguardo affettuoso su un’umanità tanto varia quanto dolente, segnata dalla solitudine. Si tratta di un inedito, ma non irriverente, nuovo contributo al culto mariano?».
Il Premio speciale della giuria è stato attribuito al corto Oripeaux di Sonia Gerbeaud e Mathias De Panafieu. «Un film d’animazione che va premiato per l’originalità e la raffinatezza del disegno e per la delicata storia, a lieto fine».
Il Premio per il miglior documentario è andato a Centro Barca Okkupato di Adam Selo. «È un falso documentario, un mockumentary, che, in modo assai divertente, mette in scena una situazione di conflitto, indicando nella pratica del confronto la miglior soluzione possibile. Al di là dell’intento pedagogico, l’arguta regia, l’ottima recitazione, la fotografia fintamente elementare restituiscono in modo convincente verità agli ambienti e ai contesti».
Secondo la giuria, il miglior attore protagonista è stato Paolo Sassanelli, per l’interpretazione espressa nel corto Il potere dell’oro rosso di Davide Minnella. «Ironico e divertente, Sassanelli interpreta lo stereotipo del contadino meridionale pieno di pregiudizi nei confronti del migrante sbarcato sulle nostre coste. Espressioni dialettali e mimica facciale, per un attore che è già conosciuto al pubblico del piccolo e grande schermo e che conferma la propria versatilità».
La miglior attrice protagonista è stata giudicata Eman Moustafa, per l’interpretazione rappresentata in Rabie Chetwy dell’egiziano Mohamed Kamel.
«Nei panni di un’adolescente tormentata e sconvolta dai cambiamenti che il proprio corpo le impone per via della pubertà, l’attrice è bravissima anche nei silenzi. Riesce a dare vita al personaggio di una ragazzina che sta diventando una donna che vive una relazione conflittuale con il padre».
La giuria ha assegnato anche una menzione speciale. Che è andata al corto 2002: Odissea dall’Afghanistan di Diego Monfredini. «Un film breve costruito intorno ad una testimonianza che pone lo spettatore di fronte ad una realtà difficile, lasciando l’amaro in bocca per il finale non risolto. Così come accade spesso anche nella vita».
La serata conclusiva del XVIII VideoLab Film Festival, condotta dalla giornalista Daniela Citino, ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico. Gli spettatori-cinefili hanno affollato, ancora una volta, il Museo archeologico di Kamarina, anche nella quarta serata del festival.
Per la sezione OltreCinema, è stato presentato ieri sera Collezione Virgadavola ovvero L’arte del carretto siciliano, un documentario che racconta la storia di un uomo e del suo sogno. Giovanni Virgadavola: cantastorie, affabulatore, pittore. Nel suo museo, passione e ossessione di una vita, sono presenti trenta carretti siciliani, due calessi, una carrozza e centinaia di attrezzi della civiltà contadina acquistati a partire dal 1965. Virgadavola ha anche recitato un suo “cunto”: Chista eni a mo’ Sicilia.
Secondo il direttore artistico e fondatore Andrea Di Falco, «il VideoLab Film Festival, nonostante le note difficoltà economiche, si conferma una kermesse cinematografica pienamente matura e tra le più seguite del panorama siciliano. Per l’edizione 2017, s’impone una sfida: affermarsi, a livello internazionale, tra i più importanti festival di corti dell’area mediterranea».