Musica Dal 20 al 24 luglio torna lo Zafferana Jazz Festival, nato quasi per caso nel 2020, per poter svolgere l’attività concertistica di Catania Jazz sospesa per il Covid. A partire da questa edizione, il festival viene interamente dedicato al jazz del Mediterraneo. Tra gli artisti in cartellone Sophie Alour, Daniela Spalletta, Rosalba Bentivoglio, Cettina Donato e Ninni Bruschetta, il trio di Tania Giannouli
Giunge alla seconda edizione lo Zafferana Jazz Festival, nato quasi per caso nel 2020, per poter svolgere l’attività concertistica di Catania Jazz sospesa per il Covid. Il grande successo di pubblico della prima edizione, ha determinato la decisione di continuare dando al festival una precisa connotazione. Così a partire da questa edizione, Catania Jazz dà vita ad un festival originale, unico in Italia e con pochi simili in Europa: un festival interamente dedicato al jazz del Mediterraneo, questo sarà il Respiro del Vulcano dal 2021 e per gli anni a seguire.
E così troviamo in apertura, il 20 luglio, il fisarmonicista pugliese Vince Abbracciante con Javier Girotto al sax seguiti dalla sassofonista francese Sophie Alour che proprio nel Mediterraneo colloca le sue composizioni avvalendosi dell’oud straordinario dell’egiziano Mohamed Abozekry. Il suo settimo e ultimo album “Enjoy “ha vinto nel 2020 il premio come miglior album in Francia. Viene presentato per la prima volta, in esclusiva italiana. A seguire due altre esclusive il 21 luglio: il pianista palestinese Faraj Suleiman e il trio greco-cipriota della pianista Tania Giannouli.
Il 22 luglio l’incredibile solo dell’israeliano Amir Gwirtzman con i suoi 25 strumenti a fiato, cornamusa orientale inclusa e a seguire, in prima nazionale assoluta, l’ultimo lavoro della cantante e compositrice siciliana Daniela Spalletta col suo ultimo lavoro “Per Aspera Ad Aspra” realizzato con quintetto e quartetto d’archi.
Nei giorni successivi il festival offre il palcoscenico alle produzioni di altre due musiciste tra le più importanti del panorama siciliano, ma non solo. Il 23 luglio la cantante catanese Rosalba Bentivoglio per Zafferana Jazz Festival presenta la sua produzione originale “Suoni di pietra lavica” con il suo quintetto e la danzatrice butoh Valeria Geremia; il 24 luglio va in scena la prima nazionale assoluta de “I Siciliani” , album scritto a quattro mani dalla pianista messinese Cettina Donato e dell’attore Ninni Bruschetta. Infine nelle sere del 22, 23 e 24 luglio, le strade e le piazze di Zafferana vedranno l’esibizione della Size 46 Street Band.
E’ previsto un abbonamento alle 5 serate del festival a € 50,00 (ridotto per gli abbonati di Catania Jazz e residenti a Zafferana a € 40,00) . Ingresso alle singole serate € 15,00 (ridotto a € 12,00 per residenti e abbonati Catania Jazz).
Il programma
20 luglio
Vince Abbracciante fisarmonica; Javier Girotto sassofoni.
Giovane talento della fisarmonica, Vince Abbracciante propone insieme a Javier Girotto, argentino di nascita ma italiano ormai da decenni, una musica originale, nuovi ponti tra jazz e folklore. Improvvisazione libera e scrittura neoclassica. Il duo si è formato nel 2015 ed è in uscita il loro primo disco edito da Dodicilune di Lecce.
Sophie Alour sassofoni, flauto; Damian Argentieri piano; Philippe Aerts contrabbasso; Mohamed Abozekry oud; Gautier Garrigue batteria.
Sophie Alour ha pubblicato sette album come leader, tutti acclamati dalla critica. Ha ricevuto il Django d’or nel 2007 per il disco “Uncaged”. Ha firmato tre album con Nocturne records e due con la Naïve records prima di creare la sua etichetta Music From Source registrando l’album “Time For Love”, nominato ai Victoires du Jazz awards nel 2018. Il suo ultimo disco dal titolo “Joy” uscito a febbraio 2020 contiene ospiti come Mohamed Abozekry all’oud e Wassim Halal alla derbouka.Ha fatto parte per quindici anni del quartetto della leggendaria organista Rhoda Scott, suona regolarmente con il batterista Leon Parker, con la big band di Christophe Dal Sasso ed e stata al fianco di nomi come; Glenn Ferris, Wynton Marsalis, Bireli Lagrène, Jeff Ballard, Ambrose Akimusire, i fratelli Belmondo, André Ceccarelli, Eric Le Lann, Alain Jean Marie e tanti altri.
21 luglio
Faraj Suleiman piano.
La musica del 37enne compositore e pianista palestinese è fortemente influenzata da melodie e ritmi arabo/orientali. Spesso incorpora queste scale e modalità nelle sue composizioni. Oltre ad essere ispirato dalla sua cultura araba, è anche influenzato dalle tradizioni Jazz. Come musicista/pianista arabo formatosi nella musica classica, è costantemente alla ricerca di nuove forme di espressione per attirare allo stesso modo i suoi ascoltatori “orientali” e “occidentali”. Ad oggi Suleiman ha composto diversi album che hanno posto il pianoforte “orientale” al centro della composizione, spaziando da composizioni per pianoforte solo a quartetti, quintetti, arrangiamenti per coro e orchestre complete. Ha pubblicato numerosi album e progetti musicali come: “Login”, “Three Steps”, “Mud”, “Opening of the Palestine Museum”, “Al-Bashiq”, “Love in the Cloud”, “Once Upon a City”, “Love Without a Story”, “Toy Box” e ultimamente il suo album di prime canzoni “Second Verse”. Compose anche musica per il teatro e il cinema.
Tania Giannouli piano; Andreas Polyzogopoulos. tromba; Kyriakos Tapakis Oud.
Pianista, compositrice e bandleader, Tania Giannouli è una delle “voci” attive più dinamiche e vitali della musica contemporanea europea di oggi. Musicista di formazione classica che utilizza spesso l’improvvisazione nella sua musica. Alla fine del 2020 i tre hanno fatto uscire l’album “In fading light” (Rattle records). Giannouli: «Oud e tromba sono due dei miei strumenti preferiti. Un trio con pianoforte con questi strumenti è insolito, ma ho voluto esplorare le bellissime trame, tonalità e risonanze emotive che questa combinazione di strumenti offre. E, naturalmente, Andreas Polyzogopoulos (tromba) e Kyriakos Tapakis (oud) sono musicisti favolosi ed è una gioia lavorare con loro. Nonostante ciò che sta accadendo al nostro mondo in questo momento, le persone hanno bisogno della musica. Hanno bisogno dell’arte. Non è un lusso. È essenziale per la nostra psicologia, per mantenere la salute e l’equilibrio – mentalità, fisicamente, emotivamente, spiritualmente e persino politicamente. La musica di questo album è un’espressione di amore, speranza e compassione, una richiesta di comprensione, gentilezza e la necessità di rispettare e abbracciare la nostra comune connessione».
22 luglio
Amir Gwirtzman
Amir Gwirtman, rinomato artista di origini israeliane, che vive da molti anni a Zagabria, è conosciuto come uno dei più grandi virtuosi di strumenti a fiato al mondo. In concerto ne suona ben 25 provenienti da tutti i continenti: sax soprano, alto, tenore e baritono; clarinetti in Bb e basso; flauto classico, quena, irish whistles, mid eastern ney, kaval, chinese, bamboo flute, native american flute, ed ancora, l’armeno duduk, il coreano piri, l’arghoul, la zurna, l’Highland bagpipes, lo shofar, la vuvuzela, oltre ad una moltitudine di altri strumenti tra kalimba, arpe, piccole percussioni ed alcuni, immancabili, strumenti elettronici.
Daniela Spalletta voce e arrangiamenti; Jani Moder chitarra; Donatello D’attoma piano; Alberto Fidone contrabbasso e basso elettrico; Peppe Tringali batteria; Giovanni Cucuccio e Alexandra Dimitrova violini; Rosaria Milici viola; Teresa Raffaella Suriano violoncello.
Anticipato dall’uscita del singolo The Gift, Per Aspera ad Astra è la nuova opera discografica della cantante, compositrice e arrangiatrice Daniela Spalletta. Su questo suo nuovo lavoro, la musicista siciliana si esprime così: «Per Aspera ad Astra è un concept album formato da brani che ho composto nel corso degli ultimi tre anni, mescolando diversi stili ed estetiche: jazz, world music, rock, fusion, pop, contemporary jazz, musica colta e musica mediterranea. Per me, uno degli aspetti più interessanti della scrittura di questo progetto, è stato quello compositivo e, di conseguenza, l’arrangiamento (in particolare) dell’orchestra d’archi. È stato stimolante bilanciare e integrare il suo suono nella grammatica delle partiture. In questo intreccio la mia voce è stata la guida, che mi ha condotto durante la composizione: ora quale strumento lirico ed estremamente melodico, ora in linee più nervose e ostiche, più propriamente strumentali».
23 luglio
Rosalba Bentivoglio voce, zanza; Bruno Salicone piano; Marco Bardoscia contrabbasso; Samyr Guarrera sassofono; Carmelo Graceffa batteria; Valeria Geremia danza Butoh.
Compositrice e cantante vive e lavora a Catania e Milo. A Parigi, dove ha vissuto, ha svolto oltre a svariati concerti e seminari sul canto jazz. Dal 2006 è presidente dell’Associazione Siciliana Musicisti Jazz per la Sicilia orientale. In trio ha inciso: Transparences, accompagnata da Alberto Alibrandi al pianoforte e Fabio Rizzo al sax soprano, e ancora A perfect line con Alberto Alibrandi al piano e Paul Mc Candless (sassofonista degli Oregon) ai fiati, quindi Taja, sempre con Paul Mc Candless ai fiati e Art Lande al pianoforte. Nel 2006 in duo, con Carlo Cattano presenta Soffio d’incanto e con Giovanni Mazzarino presenta Circle nel 2006 e nello stesso anno ancora in trio con Claudio Cusmano alla chitarra e Nello Toscano al contrabbasso realizza il cd Three Moments. Ha inciso Anaglifo, un cd con Paolo Fresu. Nel 2010 esce con un cd dal titolo Round me. Dal 2006 al 2010 è stata cantante solista dell’Orchestra jazz del Mediterraneo, con Francesco Cafiso
al sax. Dal 2009 al 2013 è stata docente di canto jazz all’Istituto di Alta Formazione Musicale V. Bellini di Catania e partecipa in qualità di voce solista nell’Orchestra Jazz dello stesso Istituto.
Dal 2010 al 2017 ha avviato e tenuto i corsi come docente di Canto Jazz al Conservatorio Bellini di Palermo. Dal 2013 al 2015, ha avviato e tenuto i corsi come docente di canto jazz al Conservatorio Corelli di Messina ed è stata voce solista dell’Orchestra jazz dello stesso Istituto. Presenta per Zafferana Jazz Festival 2021 il progetto originale “Suoni di pietra lavica”.
24 luglio
I Siciliani
Cettina Donato piano e arrangiamenti; Ninni Bruschetta voce; Celeste Gugliandolo voce; Dario Rosciglione contrabbasso; Dario Cecchini sassofono; Mimmo Campanale batteria; Marcello Sirignano e Mario Gentili violino, Andrea Domini viola, Giuseppe Tortora violoncello.
Reduci dai successi e dai sold out teatrali de “Il mio nome è Caino” di Claudio Fava, torna in un nuovo sodalizio artistico la vulcanica coppia Ninni Bruschetta-Cettina Donato. Una sinergia unica, entusiasmante. Dopo aver interpretato un testo di teatro civile come una jam session per pianoforte e voce commuovendo il pubblico dei teatri di tutta Italia, il duo propone adesso un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria. A fare da sfondo all’ispirazione artistica stavolta è lo stretto di Messina, patria comune, passaggio che ha condotto i due artisti sui palcoscenici di tutta Italia e all'estero. Lo stesso varco è stato attraversato molte volte dallo scrittore Antonio Caldarella, originario di Avola e cresciuto tra Napoli, Messina e il resto del mondo. È la sua poesia che nell’album “I Siciliani”, uscito a maggio – torna a vivere nella travolgente interpretazione di Ninni Bruschetta, in equilibrio tra recitazione e canto, e le suggestive composizioni originali firmate da Cettina Donato accompagnata da un quartetto jazz e gli archi della BIM Orchestra. Il disco è una suite di 8 brani e 3 preludi per pianoforte, tutti composti e arrangiati da Cettina Donato, impegnata in questo disco al piano e – nel brano che dà il titolo al disco “I siciliani” – alle percussioni.
22-23-24 luglio
Size 46 Street Band
Marcello Leanza sax contralto, Alfio Di Bella sax baritono, Nino Sortino sax tenore, Cristiano Giardini sax tenore, Sofia Ferraro sax soprano, Ivan Cammarata tromba, Mario Basile trombone, Ruggero Rotolo percussioni.
L’allegra Size 46 Street Band è una banda musicale che fonde gli stili musicali di New Orleans e del Sud Italia. Dixieland, swing e…. tarantelle!
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