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A Catania con Pino Ninfa e Umberto Petrin vita e opere di Cesare Pavese diventano un racconto multimediale
Un viaggio musicale e fotografico per incontrare, oltre all’opera dello scrittore, l’uomo con le vicissitudini e le avventure che la vita gli ha offerto. E’ questo “Vivere: un mestiere secondo Cesare Pavese”, la performance multimediale ideata da Pino Ninfa e accompagnata da Umberto Petrin al pianoforte, in cui la vita artistica di un fotografo e di un pianista incrociano quella del grande scrittore piemontese. Lo spettacolo sarà in scena venerdì 21, alle 21.30 (data già sold out) e sabato 22 febbraio, alle 19 e alle 21.30, al Monk Jazz Club di Catania.
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Cesare Pavese
Lo spettacolo è chiaramente ispirato da “Il mestiere di vivere. Diario 1935-1950”, diario nel quale Pavese annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato mentre era stato confinato dal regime fascista in Calabria, e continuato fino alla sua morte, ne costituisce la sua autobiografia. Pubblicato per la prima volta nel 1952 da Einaudi – a cura di Massimo Mila, Italo Calvino e Natalia Ginzburg -, è tra le più importanti opere postume dello scrittore.
«In questa performance – raccontano Ninfa e Petrin – abbiamo voluto incontrare Pavese come se fosse un vecchio amico, talmente forte risulta il titolo “Il mestiere di vivere”. Si perché vivere è proprio un mestiere e quando come noi lo si vuole fare attraverso l’arte, ci si ritrova direttamente fra le braccia di Pavese e di tutti quegli artisti che nella vita non hanno avuto quella forza per sostenere il proprio percorso come sarebbe stato necessario lasciando al destino un ruolo di primattore nel decidere come e quando uscire di scena. Nasce così questo percorso dove un casuale ritrovamento in una casa abbandonata di un telefono, ha aperto la strada a un incontro più personale con l’opera e il personaggio di Cesare Pavese».
“Vivere: un mestiere secondo Cesare Pavese” di Ninfa e Petrin vive di suoni e visioni in un percorso introspettivo alla ricerca di elementi come quelli paesaggistici e musicali, che hanno contribuito a creare il personaggio e l’uomo intellettuale, pieno di attenzioni verso le nuove scoperte culturali. La musica e la fotografia in un viaggio che parte dalle terre del blues tanto care a Pavese per arrivare poi in Italia dove luoghi e suggestioni si mescolano in un percorso immaginario che il musicista e il fotografo costruiscono sulle tracce di qualcosa che ruota intorno ai racconti e alle poesie dello scrittore/poeta.
Pino Ninfa è nato a Catania da dove è partito all’età di 17 anni alla volta di Milano. Sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L’interesse per la musica e per il sociale, hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. È stato il fotografo ufficiale del Blue Note italiano a Milano dalla sua apertura fino al 2004. È presidente dell’associazione P.I.M. (Poesia-immagine-musica) che si occupa della diffusione e organizzazione di mostre e seminari di fotografi musicali. Da molti anni tiene workshop in Italia e all’estero su temi legati a vari aspetti della fotografia e dell’essere fotografo.
Il pianista pavese Umberto Petrin spazia tra il jazz e la musica contemporanea. Si interessa anche di poesia contemporanea, collaborando a riviste letterarie e pubblicando due raccolte. Sia come leader che come ospite di importanti formazioni affronta ogni stile jazzistico fino al free jazz. Intraprende vari progetti di sincretismo tra musica d’improvvisazione ed altre arti, poesia, videoarte, performance, collaborando con alcuni tra i maggiori poeti italiani. Ha inciso oltre 80 dischi e collaborato sia in studio che dal vivo con numerose personalità di spicco del jazz internazionale.
Biglietti: € 22, prenotazioni on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/pino-ninfa-e-umberto-petrin. Info e prenotazioni alla mail centroculturalemonk@gmail.com, telefono 3755249597. Sul web www.monkjazzclub.it.
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