A Catania il magico incontro lunare di Micio Tempio e Cirano
«Questo spettacolo presentato in prima assoluta è dedicato agli amanti del teatro, della poesia, della commedia e del dramma: si ride, ci si commuove, si scoprono cose nuove su un genius loci come Domenico Tempio ma anche su Hercule Savinien de Cyrano de Bergerac». Così Angelo D’Agosta, regista e interprete con Andrea Balsamo di “Miciu e Cirano sulla luna” di Giuseppe Lazzaro Danzuso, ha descritto il lavoro che andrà in scena il 27 e 28 giugno, alle 21, nell’auditorium Vito Papotto, all’interno del Centro Polifunzionale di via Zurria nell’ambito della rassegna “Corra la voce” prodotta da Buongiorno Sicilia e finanziata nell’ambito di Palcoscenico Catania 2024 dal Comune e dal Ministero della Cultura.
L’autore del testo Giuseppe Lazzaro Danzuso: «Chi ha scritto opere che hanno lasciato il segno ha la disgrazia di non poter morire. Così finisce per trascorrere l’eternità in luoghi distanti e vicinissimi, come la luna. Miciu Tempio è una delle anime immortali di Catania non tanto per le poesie erotiche, quanto per poemi di grande valenza sociale come “La carestia”. Per parlare di Tempio in uno spettacolo teatrale bisognava però trovargli un interlocutore che fosse diversissimo eppure uguale: giovane quanto lui era anziano, battagliero quanto lui era pacifico, spocchioso quanto lui era ironico. Lo trovai in Cirano: il primo scrittore di fantascienza. Era, come Miciu, considerato un libertino, entrambi avevano la poesia nel sangue e … avevano studiato da preti. Così Miciu e Cirano, nel loro lunatico esilio, rubando ausili tecnologici, osservano il nostro mondo, a cominciare dalle eruzioni dell’Etna e dei fuochi della guerra. E… litigano. Ma si ritrovano subito sul piano di un’umanità che non riescono a perdere neanche tanti anni dopo la loro morte carnale».
«Studiando questo testo – ha aggiunto Andrea Balsamo, che interpreta in scena Miciu – ho scoperto un Tempio diverso da quel che conoscevo. Possedevo una preziosissima copia delle sue poesie erotiche ma adesso sono rimasto ammirato dalle sue denunce in versi, quelle del poema “La Carestia”. Per me, dunque, la sfida è trovare una sintesi tra queste due anime». Costumi e attrezzi di scena di “Miciu e Cirano sulla luna” – comprese le maschere e le marionette – sono di Menonèmo e regista assistente è Agnese Failla.
La rassegna “Corra la voce” – nata con l’intento di promuovere una drammaturgia contemporanea di forte impegno e legata alle tradizioni – sarà chiusa il 5 luglio alle 21 nelle Terme della Rotonda, da “Al di là del mare”, una storia di migranti diretta da Giovanni Anfuso e interpretata da Liliana Randi, con elementi scenici di Alessandro Chiti, musiche di Nello Toscano e consulenza per i costumi di Riccardo Cappello.
Tutti gli spettacoli della rassegna sono gratuiti a eccezione di “Miciu e Cirano sulla luna”, offerto al prezzo simbolico di dieci euro nel botteghino di via Zurria. Si consiglia la prenotazione chiamando il numero di Buongiorno Sicilia (3476380512) attivo tutti i giorni dalle nove alle ventuno per telefonate o messaggi Whatsapp. Altre notizie e curiosità sugli spettacoli della rassegna, sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/AssociazioneBuongiornoSicilia.
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