A Licodia Eubea la rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica
E’ tutto pronto per la decima Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica di Licodia Eubea che si svolgerà dal 15 al 18 ottobre. Il piccolo borgo ibleo si trasformerà, ancora una volta, nella capitale internazionale del cinema archeologico, grazie alla presentazione di ben 32 opere. Saranno proiettati cortometraggi, documentari, docu-fiction e film d’animazione provenienti da tutto il mondo.
Si comincia nel pomeriggio di giovedì 15 ottobre, con la cerimonia di apertura alla presenza del sindaco di Licodia Eubea, Giovanni Verga, della Soprintendente ai BB.CC.AA. di Catania Rosalba Panvini e dell’assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina. Poi si entrerà subito nel vivo con la sezione Cinema e Archeologia, a cui appartengono due prime nazionali, In their hands – Reshaping pottery of the European Bronze Age, girato tra Spagna, Germania, Serbia e Ungheria, e dedicato alla ceramica preistorica, e Dig Life prodotto tra Serbia e Australia, dedicato agli scavi nell’antica Sirmium (Serbia). A completare la sessione pomeridiana sarà Mare Nostrum. Storie dal mare di Roma, di Guido Fuganti. Dalle 21 avrà inizio la sessione serale con la sezione Cinema e Antropologia, che includerà la proiezione di Lu recito di Dario Lo Vullo, dedicato ai festeggiamenti del Venerdì Santo a Santo Stefano Quisquinia, e di Prima che arrivi l’estate di Francesco Di Martino, prodotto dal collettivo FrameOff e dedicato a un insolito legame tra la Valcamonica e gli indiani d’America.
Venerdì 16 tornerà anche lo spazio dedicato a Ragazzi e Archeologia, condotto dall’archeologa Concetta Caruso. All’interno di questo spazio saranno proiettate due opere rivolte a un pubblico di giovani e giovanissimi, il documentario La memoria di un filo di Gian Maria Pontiroli dedicato a un percorso sperimentale di vita primitiva, finalizzato alla comprensione della cultura di un popolo, e il corto di animazione The Sound of that Beat, prodotto tra Italia e Iraq da Mirko Furlanetto e ispirato dal fumetto “La ragazza di Baghdad”. Ci sarà spazio anche per il progetto ArcheoMovies. L’Archeologia al Cinema che ha coinvolto gli studenti del IV I.C. “Domenico Costa” di Augusta (SR) nella realizzazione di cinque cortometraggi (fuori concorso). Nel pomeriggio, sempre all’interno della sezione Cinema e archeologia ci saranno altre due prime nazionali. Si tratta del documentario greco Πήγα, είδα, άκουσα. Go, Look, Listen dedicato al tema dell’accessibilità nei luoghi della cultura, e di Sicilia questa sconosciuta, di Pina Mandolfo e Maria Grazia Lo Cicero. A completare il programma pomeridiano sarà S.T.U.R.A. Storia del Territorio e dell’Uomo lungo le Rive e sull’Acqua, girato nei luoghi dei ritrovamenti avvenuti ai piedi del Monviso e che sarà presentato nel pomeriggio. I film in programma nelle ore serali, per la sezione Cinema e Antropologia, sono L’uomo delle chiavi, sulla vecchiaia di Matteo Sandrini e Manufatti in pietra di Michele Trentini, dedicato all’arte della pietra a secco, riconosciuta patrimonio immateriale UNESCO dal 2018.
La giornata di sabato 17, interamente dedicata a Cinema e Archeologia si aprirà nel pomeriggio con la proiezione dei documentari Pompei, dopo il disastro di Sabine Bier e Egypte: les temples sauves du Nil, dedicato alle operazioni di salvataggio dei templi ritrovati nella regione egiziana della Nubia, cui seguirà, in prima nazionale la produzione francese Thus speaks Tarām-Kūbi, Assyrian Correspondence, dedicato alla corrispondenza tra una donna assira e il fratello nell’antica Mesopotamia. La sessione serale sarà aperta dal documentario Fabrizio Mori, un ricordo che il regista Lucio Rosa ha dedicato al Paletnologo di fama internazionale ormai scomparso, cui seguirà un’altra opera in prima visione nazionale, ΚΙΝΥΡΑΣ, Ιερεύς Κτίλος Αφροδίτας (Cinira, l’amato sacerdote di Afrodite), tributo a un personaggio mitico nella storia antica di Cipro, oggi dimenticato dai suoi stessi conterranei.
Domenica 18, giornata conclusiva del festival, vedrà la proiezione degli ultimi due documentari in concorso, La Scuola di Atene. L’archeologia italiana nell’Egeo, prodotto da Rai Cultura, e del documentario iraniano Alone among the rocks, presentato anch’esso per la prima volta in Italia. Fuori concorso, all’interno della consueta Finestra sul Documentario Siciliano, inaugurata nel 2015 da Sebastiano Gesù, sarà proiettato il documentario Vasa Vasa di Alessia Scarso, dedicato ai festeggiamenti della Pasqua nella città di Modica (RG). La regista modicana, che oggi vive a Bologna, sarà presente a Licodia per una conversazione con il pubblico. A conclusione, la cerimonia di premiazione, nel corso della quale saranno assegnati il premio “Archeoclub d’Italia” al film più votato dal pubblico, il premio “ArcheoVisiva” al miglior film secondo la giuria internazionale di qualità, e il premio “Antonino Di Vita”, assegnato a una personalità che si è distinta nella promozione del patrimonio storico-artistico e archeologico.
Non mancheranno, anche quest’anno, gli eventi collaterali, come la mostra Le pietre raccontano, a cura di Augusta Photo Freelance, che sarà inaugurata giovedì 15 con la partecipazione di Romolo Maddaleni e gli Incontri di Archeologia, con la partecipazione del professore statunitense Brian E. McConnell.
L’emergenza sanitaria imporrà il contingentamento dei posti a sedere e il rispetto delle norme di distanziamento previste delle linee guida in materia. La partecipazione, come ogni anno, sarà gratuita, ma sarà possibile solo su prenotazione, attraverso la piattaforma Eventbrite, selezionando la fascia oraria, pomeridiana o serale. Inoltre, per la prima volta, il festival si aprirà al web, sperimentando la trasmissione in streaming dell’intera manifestazione all’interno della piattaforma www.streamcult.it.
Ulteriori informazioni su www.rassegnalicodia.it
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