A Palermo l’anteprima nazionale di “Hotello con l’H”
In questi giorni di apprensione per la diffusione del Covid-19 lo Spazio Franco di Palermo non si è fermato continuando ad ospitare le attività di formazione del Progetto Amuni e l’allestimento di “Hotello con l’H”, che debutterà il prossimo 6 marzo alle h 21.00 (con replica il 7 marzo sempre alle h 21.00) in Anteprima Nazionale. “Hotello con l’H” è una produzione nata all’interno del percorso di residenza artistica che lo Spazio Franco dedica alla creazione contemporanea e alle nuove eccellenze del territorio, che vede il debutto alla regia dell’attore, cantante e performer Salvatore Nocera, già noto al grande pubblico per l’eccellente e affermata interpretazione di Letizia Forever e L’Ammazzatore di Rosario Palazzolo.
L’immortale dramma della gelosia viene riscritto in forma monologante mostrando la cruda e lampante contemporaneità dei temi del testo shakesperiano: Nocera si cimenta in una riscrittura e in un’interpretazione sanguigna e visionaria, in una coraggiosa trasposizione impreziosita dalle scene e dai costumi di Dora Argento e dalle musiche originalidi Aldo Giordano ( Pupi di Surfaro) e le luci di Gabriele Gugliara.
Nella drammaturgia di Nocera protagonista assoluta è la parola: nulla accade, se non attraverso la parola, a prescindere dai diversi temi trattati. Temi universali, che appartengono all’umanità tutta in ogni tempo: l’amore e la gelosia, il potere, l’inganno e la follia. Questo Hotello ci dona l’immagine di un uomo che, seppur appartenente a un’altra epoca, è un moderno eroe tragico che subisce una rovinosa caduta proprio per il suo essere imprescindibilmente umano, incapace di leggere il mondo. Non solo strumento. Non più rappresentazione, semplice o complessa. La parola è essa stessa realtà. Vera o presunta. Corrotta. Ingannata e distorta. Rendendo la conoscenza impossibile. E portando alla catastrofe. A distanza di quattrocento anni è difficile trovare un’opera più attuale di questa, in un mondo in cui la rappresentazione della realtà e l’apparenza sono diventate più importanti della realtà stessa.
«L’idea di ridurre a monologo il testo capolavoro di Shakespeare mi assilla da circa un decennio – scrive Nocera – . Non uno spettacolo di narrazione. Hotello, quello con l’H, è unico personaggio. Artefice e carnefice. Vittima di se stesso. Contemporaneamente Iago e Otello. Affabulatore scaltro. Macchinatore bugiardo. Tesse una ragnatela, talmente sofisticata e perfetta. Da non poterne più sfuggire. Intrappolato e sconfitto. L’amore. La paura. La rabbia. E la fragilità. Hotello grida e piange. E riempie di parole. Il vuoto assordante. Un silenzio insopportabile.
Hotello è un uomo. È un soldato. È un campo di battaglia.
Hotello è un sogno. La verità e l’inganno.
Hotello è pazzo.
Tante e troppe le fonti che mi hanno ispirato. I percorsi e i livelli di analisi di un testo così grande. Lineare e tortuoso. E il tentativo, folle. Eliminando tutte le esemplificazioni, i giochi di ruolo, appigli. Per restituire un quadro sublime. Nella sua profonda complessità. E sincera contraddittorietà. Un ritmo frenetico. Una musica. Un urlo. Un ultimo bacio. Un amplesso. E una pugnalata al cuore. Un pugno allo stomaco. E rimane sospeso. Hotello. A mezz’aria. Che non sa più vivere. E nemmeno morire».
HOTELLO – con l’H
diretto e interpretato da Salvatore Nocera
costumi e scenografia di Dora Argento
luci di Gabriele Gugliara
musiche di Aldo Giordano
assistenti alla regia Irene Nocera e Giada Morreale
con la collaborazione artistica di Simona Miraglia
Produzione Teatro22 e InArte
Segni di residenza – Spazio Franco
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