Ad Aci Bonaccorsi il “miracolo economico” de “Gli industriali del ficodindia” con Musumeci e Tringali

L'8 agosto ad Aci Bonaccorsi per Teatro in scena, la commedia brillante di Massimo Simili, produzione Teatro della città, protagonisti Tuccio Musumeci nei panni del ragioniere Scillichenti e Sebastiano Tringali in quelli dell'abile imprenditore truffatore don Ferdinando Nuscarà

Ad Aci Bonaccorsi il “miracolo economico” de “Gli industriali del ficodindia” con Musumeci e Tringali

Vizi e virtù dell’Italia (e della Sicilia) del boom economico sono al centro della commedia brillante Gli industriali del ficodindia, interpretata da un grande beniamino del pubblico Tuccio Musumeci. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, andrà in scena sabato 8 agosto ad Aci Bonaccorsi (Corte Palazzo Cutore Recupero) nell’ambito di Teatro in corte (organizzato da Associazione Città Teatro) e nella totale osservanza – sia sul palcoscenico sia in platea – di tutte le norme di sicurezza e distanziamento interpersonale previste per il contrasto al Covid-19.
Al fianco di Tuccio Musumeci, che torna a interpretare il ragioniere Scillichenti, ci sono Sebastiano Tringali nei panni di Don Ferdinando Nuscarà, Margherita Mignemi in quelli della governante Antonia e tutta l’affiatata compagnia del Teatro della Città con Luca Fiorino (Ferdinando II), Lorenza Denaro (Sisina), Claudio Musumeci (Shannon, l’americano), Enrico Manna (Il turco), Santo Santonocito (L’avvocato). La regia è di Giuseppe Romani, scene e costumi di Giuseppe Andolfo, le musiche di Matteo Musumeci.
«La commedia di Massimo Simili – dice Tuccio Musumeci – fu scritta in pieno boom economico ma, per molti versi, rimane attualissima, perché purtroppo quell’imbroglio tessuto ai danni della Regione Siciliana potrebbe avvenire oggi, proprio nello stesso modo. La prima volta che tentammo di portarla in scena in Sicilia, negli anni ’60, non fu possibile perché risultava oltremodo oltraggioso. Oggi invece, purtroppo o per fortuna, degli imbrogli si ride». La storia alla base della commedia si sviluppa da quella che il catanese Massimo Simili raccontò, all’inizio, nell’articolo “Il miracolo economico del cavaliere Nuscarà”. Era la vicenda vera, ma inverosimile, di un abile truffatore, un tizio che riusciva a farsi finanziare il progetto di spremere la buccia del pistacchio fresco per ottenere la “pistacchiola”, potente collante siciliano. Un’industria che, naturalmente, rimaneva sulla carta ma arricchiva l’industriale. L’articolo prospettava un caso limite talmente paradossale che in tanti proposero all’estensore di sviluppare l’argomento in un libro. «Con l’aggiunta di altri episodi –  diceva Simili – , e cambiando il pistacchio con qualcosa di più tipicamente isolano, scrissi Gli industriali del ficodindia… Nel fenomeno degli industriali del ficodindia, c’è un particolare importante: un imbroglio del genere presuppone degli approfittatori d’altissima classe che – chiamateli filibustieri, chiamateli figli di cane, chiamateli come volete – sono anche degli artisti, se è vero che l’arte è una cosa a sé, al di là del lecito e dell’illecito. Gente dalla quale bisogna tenersi alla larga, d’accordo, rifacendole tanto di cappello: la ricchezza d’immaginazione è un grandioso spettacolo».

Tuccio Musumeci e Sebastiano Tringali in “Gli industriali del ficodindia”

Data

08 Ago 2020
Expired!

Ora

21:00 - 23:30

Costo

€ 15

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Luogo

Corte Palazzo Cutore Recupero
Aci Bonaccorsi Via Etnea, 33
Categoria

Organizzatore

Teatro della città - Centro di produzione teatrale
Telefono
095530153
Sito web
http://www.teatrodellacitta.it/

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