“Bengala a Palermo”, uno spettacolo sull’integrazione
Palermo ospita una delle più vaste comunità indiane d’Italia. Le storie, i mestieri, i costumi e i saperi che la comunità esprime sono un patrimonio per la città, da sempre impegnata ad elaborare l’immaginario delle culture che accoglie.
Dal 3 all’11 luglio il Teatro Biondo mette in scena a Palazzo Belmonte Riso lo spettacolo di Daniela Morelli “Bengala a Palermo”, un progetto articolato che nasce dagli incontri dell’autrice, del regista e degli attori con i rappresentanti della comunità indiana. La drammaturgia si basa sulle loro storie, sulla loro cultura, i riti, le danze, le musiche, le tradizioni in dialogo con la città di Palermo.
Lo spettacolo, diretto da Marco Carniti con le musiche di Mario Icudine, racconta la storia di una famiglia indiana e della sua integrazione nella città di Palermo. Al centro della vicenda è la storia d’amore tra una giovane bengalese e un ragazzo palermitano, una specie di Romeo e Giulietta ai tempi del Covid. Ma è anche un atto d’amore per le tradizioni e i rituali di culture che si confrontano. L’autrice Daniela Morelli e il regista Marco Carniti hanno immaginato una storia corale con diversi personaggi: una famiglia di commercianti bengalesi (Kalua e Ara, padre e madre; la figlia Deeti di ventidue anni; il figlio Basant di venti e Shaila, quattordicenne nata a Palermo); Donna Bibì, una nobildonna centenaria dalla vita movimentata; il giovane puparo Vito; un venditore ambulante africano; un’atletica ragazza siciliana. La danza e la musica, che fin dall’ingresso in platea accolgono il pubblico, fanno da collante dei quadri e delle storie.
Con Stefania Blandeburgo, Mario Incudine, Luigi Tabita, Erika Urban e con Aurora Cimino, Priyanka Datta, Bandjougou Diawara, Alexsia Edman, Jean-Mathieu Marie, Salvatore Lupo, David Marzi, Giuseppe Provinzano
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