Da Frank Zappa a Giovanni Sollima, a Catania la classica fa suo il rock

Il 4 e 5 maggio per la stagione di concerti del Teatro Massimo Bellini e in collaborazione con Catania Contemporanea/Fic Festival di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, l'omaggio di Giovanni Sollima, direttore e violoncello solista con l’orchestra dell'ente lirico catanese, all'eclettico musicista e compositore italo-americano scomparso nel 1993

Da Frank Zappa a Giovanni Sollima, a Catania la classica fa suo il rock

«Frank Zappa l’ho seguito fin da quando ero adolescente, ero anche a un suo concerto – l’unico, credo – allo stadio di Palermo, finito dopo mezz’ora o giù di lì a colpi di manganellate, lacrimogeni, polizia che caricava ecc. Esperienza assurda i cui effetti – forse la stessa sommossa mixata a sonorità fortissime, o non so esattamente cosa – mi sono rimasti attaccati fisicamente e mentalmente per anni assieme agli effetti causati da una città – oggi positivamente irriconoscibile seppur tremendamente fragile – dalla quale, all’epoca, ti salvavi se reagivi o fuggivi a gambe levate o tentavi entrambe le cose. Più tardi avrei sentito qualche altro concerto live negli Stati Uniti e più tardi ancora, dopo la sua morte, avrei conosciuto due dei suoi figli». 

Frank Zappa

È  un fiume in piena Giovanni Sollima quando racconta le emozioni e le motivazioni più  profonde che lo hanno portato al precoce e mai dismesso amore per la musica di Frank Zappa, al quale dedica un sentito tributo che il Teatro Massimo Bellini programma nell’ambito della stagione di concerti, la più  ricca e variegata di sempre, secondo le linee guida fissate dal sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano insieme al direttore artistico Fabrizio Maria Carminati. Il doppio appuntamento è  per sabato 4 maggio alle ore 20.30 (turno A) e domenica 5 maggio alle 17.30 (turno B). L’evento, programmato nell’ambito della Stagione di concerti dell’ente lirico etneo, viene al tempo stesso condiviso nel calendario del Catania contemporanea/Fic Festival, che è promosso da Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza (riconosciuto dal Ministero della Cultura come Centro di  rilevante interesse per la danza), in collaborazione con altre importanti realtà  istituzionali e artistiche del territorio, tra le quali appunto il Bellini. Durante l’intervallo, nel foyer del teatro, sono perciò previste le incursioni performative dei danzatori della Compagnia Zappalà Danza 2

Giovanni Sollima

Giovanni Sollima, virtuoso del violoncello, compositore e bacchetta di prestigio internazionale,  sarà  protagonista non solo come solista ma anche come direttore, alla guida  dell’Orchestra dell’ente lirico catanese. Come lo stesso musicista e compositore palermitano analizza nelle note di sala: «Fusion, jazz, progressive rock avanguardia, ’900 storico quindi Webern, Varèse, Stravinskij, ironia graffiante, curiosità e passione per le parolacce italiane, teatro dell’assurdo, danza, sessualità, pornografia, radici, incursioni settecentesche e tanto altro ancora affollano il suo vastissimo mondo sonoro. La straordinaria capacità di Frank Zappa è di fare stare tutto in perfetto equilibrio, o in pericoloso equilibrio. O in perfetto e apollineo squilibrio. Nei brani sinfonici – buona parte dei titoli provengono da “The Yellow Shark” del 1993 – il senso ferreo della forma riesce a trovare visionarie vie di fuga. Mi colpì tantissimo in effetti l’attenzione di Pierre Boulez con l’Ensemble InterContemporain e dell’Ensemble Modern di Francoforte, arrivata a ridosso degli ultimi sei anni di vita di Zappa. Ma l’estetica di Zappa viene da lontano, alcuni dei suoi lavori degli anni ‘80 e primissimi ‘90 in realtà hanno una gestazione più antica; messi da parte o “congelati” fino a trovare nuovi sviluppi 20 anni dopo. Ho messo in sequenza alcuni brani per orchestra (o large Ensemble) dagli organici variabili e densissimi. “G-spot Tornado”, brano dalla vitalità ritmica contagiosa e a tratti complessa, sarebbe più o meno il “tornado del punto G”, che Zappa stesso definisce mitologica zona erogena femminile. “Envelopes”, in realtà del 1968, è forse il brano più “spaziale” e metafisico. “Questi cazzi di Piccione” sarebbe dedicato a Venezia e trovo fantastico che per Zappa fosse probabilmente l’unico modo di esorcizzare qualcosa che non riusciva a comprendere o giustificare. Lui stesso dice: ‘sta a significare These Fucking Pigeons‘. Se siete mai stati a Venezia, beh, al posto degli alberi hanno i piccioni, e i prodotti dei piccioni. Il che probabilmente è una delle ragioni per cui la città sta affondando». 

La sequenza continua con altri lavori come “Be-Bop Tango” tra avanguardia e paradosso, “Get Whitey” e il potentissimo “The dog Breath Variations/Uncle meat”.

All’interno del programma figura un autore del ‘700 italiano; Francesco Zappa  (Milano, 1717 – L’Aia, 1803) violoncellista è compositore a cui Frank Zappa dedica un album nel 1984, nel quale esegue al Synclavier movimenti sparsi da Sinfonie o da brani cameristici. La cosa divertente è che presenta Francesco come suo antenato, mentendo dato che le origini di Frank sono siciliane, per la precisione di Partinico. Francesco Zappa tuttavia gli deve tanto dato che grazie a quell’album è uscito dall’oblio, e anche “noi” violoncellisti perché abbiamo così arricchito ulteriormente il repertorio settecentesco e perché il virtuoso Milanese ha quel tipico linguaggio di transizione dal barocco ad Haydn; la Sinfonia n.5 in re maggiore è assai speciale, praticamente due movimenti veloci – e quasi identici tra loro – incorniciano un lungo cantabile del violoncello solista, quasi un “mantra”.  Infine… la tentazione era fortissima… non so se per ragioni drammaturgiche, per spezzare o m altro ancora ho inserito  un paio di lavori miei del periodo newyorkese (dal 1998 al 2003) due movimenti da Aquilarco e Intersong II (tratto da I Canti) in cui, in effetti, è presente sia il violoncello inteso come voce, anzi “voci” che le radici, le lingue “fossili” degli italoamericani di seconda e terza generazione, figure che mi hanno guidato in quel periodo come Philip Glass e tanto altro ancora. 

Rifletto sul fatto che di musicisti come Frank Zappa –  capaci di comunicare al pubblico di uno stadio e, al tempo, stesso abilissimi compositori perfettamente a proprio agio con forme sinfoniche o di teatro musicale – se ne contano davvero pochissimi. Me ne vengono solo due in mente, la cui poetica è agli antipodi ma, in entrambi i casi, il pensiero è potente e gli occhi e la mente spalancati sul mondo. Uno è Frank Zappa, l’altro è Franco Battiato».

Schedula per Ore

I concerti

h 20.30 - h 22.15
Sabato 4/5/2024
h 17.30 - h 19.15
Domenica 5/5/2024

Data

05 Mag 2024
Expired!

Ora

20:30 - 22:15

Maggiori informazioni

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Luogo

Teatro Massimo Vincenzo Bellini Catania
Catania, piazza Vincenzo Bellini
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