Elena Mearini e Diara/Digiacomo 4et, botti eccellenti per la seconda del Battiati Jazz Festival
Il 13 luglio, a partire dalle 20.30, nella bella cornica del parco naturale di Sant’Agata li Battiati (Catania), che da nove anni ospita la rassegna musical-letteraria, si terrà la seconda serata del Battiati Jazz Festival 2023 con il quartetto del chitarrista Maurizio Diara e del sassofonista Giovanni Di Giacomo e con la scrittrice, tre volte candidata al Premio Strega, Elena Mearini che porta in tour l’ultimo enigmatico romanzo “Corpo a corpo” pubblicato nella collana “Sidekar“di Arkadia Editore.
Elena Mearini vive a Milano ed è autrice e docente di scrittura creativa e poesia. Ha pubblicato una raccolta di poesia per Liberaria editore, Strategie dell’addio, e due per Marco Saya Editore, Per silenzio e voce e Separazioni. Nella narrativa ha esordito con 360 gradi di rabbia per Excelsior 1881, e poi ha pubblicato A testa in giù, Morellini Editore, Bianca da morire, per Cairo Editore, selezionato al Premio Campiello, ed È stato breve il nostro lungo viaggio, Cairo Editore, selezionato per lo Strega nel 2018 e finalista al Premio Scerbanenco. Nel 2019 ha pubblicato per Perrone Editore, Felice all’infinito. Nel 2020 ha curato l’antologia Tra Uomini e Dei per Morellini, ed è presente in diverse antologie di narrativa, tra cui Lettere alla madre (2018) e Lettere al padre (2019), sempre per Morellini, a cura di Anna di Cagno.
“Corpo a corpo” è stato presentato da Ilaria Catastini nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2023. Il romanzo racconta un intreccio di vite complesse che si contrastano come in un ring. Amori distorti che diventano autentiche armi distruttive, il valore impagabile dei legami che nascono all’ombra della comune passione sportiva – in questo caso la boxe –, emblema simbolico dell’incontro-scontro della vita.
Scrive Sandro Bonvissuto su “la Repubblica”: «”Corpo a corpo” di Elena Mearini parla dell’essere e del non essere. È un romanzo che tiene insieme gli estremi, scritto per frasi finite, definitive, che formano mondi e ritagliano personaggi isolati come monadi in quel naufragio di anime che è la storia».
“Corpo a corpo” si svolge nell’arco di diciotto ore, all’interno di una palestra della periferia milanese, luogo in apparenza illeso dal tempo, rifugio di vite disfatte e rimesse assieme a colpi di pugni sopra il ring. Qui si rifugia Stefano, professore di liceo ed ex pugile promettente, dopo avere ucciso Marta, la compagna poco più che ventenne. Torna nel luogo che un tempo gli fece da casa e famiglia per raccontare la propria storia tragica a Mario, proprietario della palestra e suo ex allenatore. Durante la confessione, Stefano legge alcuni estratti del diario di Marta, perché “serve conoscere la voce di lei per arrivare alla disfatta di lui”. Marta che ha cercato di salvare la sorella Ada dalla condanna della perfezione. Ada che quasi clandestinamente si allena tirando di boxe perché sente che il suo corpo ha bisogno di esplodere, di non essere ingabbiato nei canoni della perfezione ma di essere autentico, Ada che poi si è uccisa e nessuno ha mai capito il perché. Marta che era troppo normale per essere vista, troppo brillante per non vedere l’insopportabile, troppo esigente per non impazzire.
Diara/Digiacomo 4et è il progetto del chitarrista Maurizio Diara e del sassofonista Giovanni Digiacomo affiancati da Salvo Pagnotta al contrabbasso e Antonio Petralia alla batteria.
Musicista poliedrico e versatile, Maurizio Diara inizia lo studio della chitarra all’età di 12 anni e ben presto manifesta l’interesse per il jazz, iniziando lo studio e la ricerca in questo ambito musicale. Consegue la Laurea in chitarra jazz al Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, con il massimo dei voti. Questa immersione nel mondo del jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e dal 1994 in poi inizia la collaborazione con i musicisti jazz più rappresentativi del panorama siciliano. Partecipa in diverse rassegne tra le quali il Festival International du Jazz a Beauvais in Francia, e collabora con numerosi musicisti del calibro di Francesco Cafiso, Flavio Boltro, Franco D’Andrea, Paolo Damiani ecc.. Ha suonato inoltre, con diversi artisti italiani ed internazionali della musica pop come Amii Stewart, Mario Biondi, Gen Rosso, Jenny B, Ron, Sal Da Vinci, Mario Venuti ed altri.
Classe 1991, Giovanni Digiacomo ha iniziato gli studi musicali all’età di nove anni. Nel 2009 è vincitore di una borsa di studio conferita dal Berklee College Of Music di Boston, e partecipa alle finali del prestigioso premio Massimo Urbani. Nel 2011 si esibisce a New York al 583 Park Avenue in occasione della “XI Nova Conference” organizzata dalla Columbia University dove presenta il suo progetto Sax,Solo! Nel 2014 si diploma in sassofono jazz al Conservatorio “Corelli” di Messina con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Orazio Maugeri. Nel 2015 si esibisce per due concerti all’Expo di Milano. Nel 2016 pubblica il disco “Highlights” con l’etichetta milanese Sound & Music Village che viene presentato al Vittoria Jazz Festival e successivamente alla serata inaugurale del “Jazzmi” di Milano al Grattacielo Pirelli. Il disco vede la partecipazione di uno delle figure di spicco del contrabbasso jazz italiano: Attilio Zanchi.
Nel 2016 si specializza in sassofono jazz al Conservatorio “Verdi” di Milano sotto la guidadel M° Tino Tracanna. Attualmente svolge un’intensa attività concertistica in Italia e in Europa collaborando con illustri nomi del panorama jazz e partecipando a diversi festival Nel 2023 incide con la sezione fiati il brano Let it be di Paul McCartney interpretata dal noto cantante Marco Mengoni ft. The Kingdom Choir vincitore del Festival di Sanremo 2023.
Nato a Gela, Salvo Pagnotta inizia a suonare il basso elettrico molto giovane, studiando da autodidatta, iniziando a suonare con svariati gruppi diversi generi, dal pop al rock alla fusion. Si diploma al conservatorio “Bellini” di Caltanissetta in flauto traverso. Negli anni 90 si innamora del contrabbasso e ne inizia, anche qui da autodidatta, lo studio. Nel 1998 partecipa alla rassegna per il XX anniversario del Brass Group di Catania. Nel 1999 con il Reef Quartet arriva al primo posto della Competizione Internazionale della Musica a Weimar (Germania). Nel 2002 va in tour con Jim Snidero e ssuccessivamente con Oscar Klein. Ha collaborato con diversi artisti, tra cui: Lorenzo Petrocca, Ack Van Rooyen, Bruno De Filippi, Gregory Smith, Oscar Klein, Roberto Pregadio, Jenny B e tanti altri.
Il 57enne batterista catanese Antonio Petralia ama e si diletta con la musica sin da bambino suonando il pianoforte e la chitarra. Solamente nel 1997 matura la decisione di iniziare lo studio della batteria, ed ha la fortuna di conoscere il M° Enzo Di Vita con il quale inizia il percorso dello studio classico, solfeggio ritmico, rudimenti, tecniche e stili. Successivamente studia con il M° Pucci Nicosia iniziando un percorso che lo instrada verso un mondo musicale affascinante ed accattivante che unisce jazz e bossanova, coltivato oggi più che mai attraverso costanti confronti con grandissimi musicisti, partecipando a numerosi seminari jazz sia in Italia che all’estero con docenti internazionali, tra i quali Salvatore Bonafede e Stjepko Gut. Fondatore nel 2013 assieme al pianista Gaetano Spartà del Triton Jazz Trio, formazione che ha all’attivo centinaia di concerti. Ha suonato con tantissime formazioni musicali: C.U.E.S.A.R., The Clacson, I Solarium, Electric Blue Band, Insonnia, The Bluesacci, Bossa for Giuliano, Bossa & Co., Gabriele Cavallaro Jazz Trio, Giusy Balsamo Jazz Project, Marina Monaco Jazz. 4t., Stjepko Gut Jazz 4t., Triton Jazz Trio. Insegna privatamente, e collabora come Docente di laboratorio in diversi istituti siciliani.
Il Battiati Jazz Festival prosegue fino al 18 agosto. L’ingresso è libero.
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