“Geppetto 201”, a Catania la favola al contrario del sognatore, ultimo fra gli ultimi
Penultimo titolo di stagione per AltreScene, la rassegna di teatro contemporaneo di Zo Centro culture contemporanee di Catania: sabato 6 aprile, alle 21, va in scena “Geppetto 201” spettacolo diretto da Elisa Canessa tratto dal romanzo di Fabio Stassi “Mastro Geppetto”, edito da Sellerio, una produzione Compagnia Dimitri/Canessa. Attori in scena Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda. Il disegno luci è di Marco Oliani, le musiche originali sono di Morten Qvenild.
Geppetto, il babbo di Pinocchio… Ma se Pinocchio non esistesse? Se fosse solo un sogno? Pinocchio è solo un pezzo di legno! Geppetto è un pazzo?! Può darsi. Ma il suo inseguire incessantemente un figlio che non esiste ci parla della luminosa resistenza di chi ha votato la propria vita ad un sogno. A prescindere da tutto. Ci parla di chi ha immaginato un’altra possibilità, un’altra vita, nella quale la poesia può sopravvivere ad un mondo insensato e violento. L’uomo Geppetto esce dalla fiaba, si sposta su un palcoscenico contemporaneo dove la povertà, la crudeltà, ma soprattutto l’amore sono motore concreto dell’azione. E allora tutta la storia precedente, quella che conosciamo da bambini, cambia di colpo di significato, produce la metamorfosi che cambia la finzione della fiaba in una verità più luminosa e commovente. Più umana.
Geppetto è l’ultimo tra gli ultimi. E’ un San Giuseppe ancora più derelitto e umile, lo zimbello del paese. Eppure non si ferma davanti a niente: è portatore di quella incredibile capacità di sognare e di amare che lo fa andare avanti nonostante tutto e tutti. Il figlio, se lo partorisce da solo! E’ scintilla vitale.
Geppetto disubbidisce a tutto: alla solitudine, alla miseria, all’afasia, all’oblio e persino alla morte, entrando a far parte a pieno titolo alla stirpe dei personaggi irriducibili, quali Ulisse o Don Chisciotte. E se questa è una favola rovesciata, il rovesciamento è fare di Geppetto Pinocchio. Queste sono “Le avventure di Geppetto”, un povero diavolo come i tanti poveri diavoli, che solo nell’arte possono trovare casa.
In scena, il profilo di un grande cubo metallico, “palcoscenico nel palcoscenico”, quasi a rappresentare quel mondo che costantemente tenta di rinchiudere. Come fatto di carta velina, Geppetto muove i propri passi storti e sbilenchi, disegna itinerari impensabili. Gli occhi spalancati, sempre proiettati verso il suo sogno. Una voce lo accompagna, ripercorre i contorni sfumati della storia, dà corpo a tutti quei personaggi di collodiana memoria che qui vediamo depurati di ogni magia, ridotti a umani tra gli umani, con la loro miseria, la loro violenza, la loro incapacità. Il gioco degli attori è manifesto, svela diversi livelli di gioco e apre a inaspettati punti di riflessione.
Una messinscena minimale, fatta di sola luce, corpo e voce. Un linguaggio poetico ed evocativo che lascia spazio anche alla leggerezza, al gioco e all’ironia. Un viaggio candido e visionario in quel che rimane di Pinocchio. Grazie al romanzo di Fabio Stassi e agli ottimi attori Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda che danno vita ad un mosaico di immagini antiche dalle forme nuove. Il resto lo fa tutto l’intelligenza scenica e la visione artistica multidisciplinare del duo livornese Federico Dimitri e Elisa Canessa.
La stagione 2023-2024 di AltreScene si chiude domenica 5 maggio con “Felicia” di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti liberamente ispirato all’albo illustrato di Lisa Biggi e Monica Barengo, con Stefania Ventura, trainer Quinzio Quiescenti, marionetta ibrida Giorgia Goldoni, una produzione Quintoequilibrio e Teatro Evento con il sostegno di Spazio Franco Palermo.
Biglietti per “Geppetto 201”: € 18 intero al botteghino, € 15 ridotto studenti al botteghino, prevendite oline su https://dice.fm/partner/dice/event/978v9-geppetto-201-compagnia-dimitricanessa-6th-apr-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Info: 095.8168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13).
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