Lithos, le musiche di radice in piazza a Ferla
Giunta alla sua ventunesima edizione, la rassegna di musica popolare Lithos, quest’anno intitolata Sottosopra, torna ad animare le serate del pubblico ferlese. In programma in uno dei borghi più belli d’Italia, Ferla, paesino presepe arroccato sulle faglie imponenti della Necropoli di Pantalica, la rassegna ha subìto le ferite della pandemia. Inizialmente prevista per il 3-4 e 5 settembre (come di consueto nel primo week end settembrino) è stata annullata per l’improvviso passaggio in zona arancione del comune. Si ripresenta ora nei giorni di sabato 18 e domenica 19 settembre.
Diretta come ogni anno dal suo ideatore, il cantautore siracusano Carlo Muratori, Lithos è un viaggio nelle musiche di radice. Una vetrina di quel prezioso e delicato mondo in cui confluiscono esperienze folk, word, ethno-pop… Tutte quelle espressioni contemporanee che riallacciano i nodi con antiche tradizioni linguistiche e musicali del territorio italico. Nel suo lungo percorso ha ospitato decine fra gli artisti più importanti del genere. Da Daniele Sepe agli Agricantus, da Riccardo Tesi agli Acquaragia Drom, da Ambrogio Sparagna ai Cordas et Cannas, solo per citarne alcuni. Richiama un numeroso pubblico di curiosi ed appassionati. Offre nei suoi stand eno-gastronomici momenti di degustazioni a tema con prodotti tipici locali.
Ospiti della ventunesima edizione Il Duo Gioviale e il gruppo Malarazza 100% Terroni la sera del sabato 18 settembre. Le cantautrici Rossella Aliano e Simona Sciacca domenica 19 settembre. Inizio dei concerti alle ore 21,30 in piazza San Sebastiano. Ingresso libero nel rispetto delle vigenti norme anti-covid.
Il Duo Gioviale è formato da Torquato Tricomi (chitarra) e Salvatore Tomasello (mandolino e friscalettu siciliano). Ottimi esecutori, grazie anche alle loro innate dati armoniche, riportano indietro nel tempo l’orologio della vita con un vasto repertorio musicale in un crescendo entusiasmante, facendo rivivere emozioni altrimenti dimenticate. Il duo recentemente ha inciso il primo lavoro discografico sul mandolino catanese, lasciando le originali sonorità dello strumento insieme solamente con la inseparabile chitarra, senza aggiungere modernismi, effetti audio o sperimentazioni musicali di alcun genere. Più che un disco è stato il compimento di una indagine musicologica iniziata dalla ricerca degli spartiti, alcuni addirittura manoscritti, di musica scritta e suonata a Catania. Gioviale, Aiello, Vicari, Reina, D’Urso, cinque i compositori catanesi per un totale di 12 brani, artefici di una fisiologica evoluzione della più semplice musica da salone da barba, che porta a brani molto più tecnici e virtuosistici, uscendo dai classici giri armonici delle barberie.
Malarazza 100% Terrone. La formazione: Piero Sciacchitano voce, chitarra acustica; Salvatore Alessi cori, chitarre, violino; Giulio Esposto cori, basso elettrico; Giuseppe Amormino fisarmonica; Carmelo Traina voce e percussione; Sebastiano Valenza batteria. I Malarazza 100% Terrone nascono nella metà degli anni 2000 suonando dal vivo in locali a Cammarata e San Giovanni Gemini, nell’Agrigentino, e nei paesi circostanti, ma si afferma a partire dal 2011 con la nuova formazione che poi è quella attuale. Biglietto da visita di un nuovo filone musicale siciliano incentrato sulla ricerca delle radici popolari in chiave moderna, i Malarazza 100% Terrone forti di un apprezzamento di pubblico in continua espansione nei vari festival e negli ambienti dove si può ascoltare della buona musica, sono da anni attivi nella scena musicale siciliana. Band dalle melodie coinvolgenti e ricco di sonorità tipiche siciliane e popolari ri-editate in chiave moderna. Il pubblico della band è composto per lo più da giovani che sono alla ricerca del vero spirito musicale siciliano e di persone che apprezzano la ricerca dell’identità nelle nostre tradizioni. I loro brani spaziano tra la protesta verso una politica corrotta e mafiosa ed il disagio di un popolo da sempre oppresso a stati d’animo, sentimenti umani, racconti di personaggi che hanno fatto grande la terra siciliana, tradizioni popolari, narrazioni e leggende.
Rossella Aliano Trio in “Abracadabra”. Rossella Aliano voce, Luca Pattavina chitarra classica e Gianpiero Vassallo chitarra acustica. La cantautrice lentinese, che si eraq fatta conoscere negli anni9 90 con i Liberadante, presenta alcuni brani dell’album “Abracadabra”, terzo album dopo “Il mondo e l’abbondanza” del 2010, e “Blood Moon” del 2016, undici brani inediti di matrice cantautorale tra elettronica e folk. Una sorta di ritratto del caos storico contemporaneo e dell’essere umano al bivio tra il perdersi per sempre o rinascere con nuova coscienza. Una distesa melodica di canzoni pop fuori dai dettami classici, dove le sonorità moderne emergono con garbo evocando viaggi siderali accompagnati da suoni etnici.
Simona Sciacca Trio in “Cantu di terra, vuci di donna”. La formazione: Simona Sciacca voce; Simone Menegazzi fisarmonica, Alessandro Chimienti chitarra. La predisposizione per il canto della 32enne etnea Simona Sciacca la porta a spaziare tra diversi generi musicali, dal pop alla musica leggera, dal canto sacro alla musica etnico-popolare al jazz. Dal 2006 Simona canta stabilmente con il Gruppo La Compagnia d’Encelado Superbo di cui è voce solista. Negli anni 2007-2008 collabora con il percussionista Alfio Antico e dal 2009 si dedica anche all’attività di insegnamento del canto e fonda e dirige il Coro di voci bianche “Incanto” composto da 30 bambini. Nel 2010 partecipa al Festival della Canzone Siciliana di Antenna Sicilia, con “Amuri chi Veni, Amuri chi Va” scritta da Tony Canto e Lello Analfino. Frequenta il corso di Canto Jazz all’istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania e consegue la laurea nel dicembre 2013 con la valutazione di 110 con lode. Inizia a collaborare stabilmente con il cantautore romano Alessandro Mannarino: incide il brano “La strega e il diamante” nel primo cd “Il Bar della Rabbia”, e partecipa alla realizzazione degli album “Supersantos” e “Al Monte”. Nel corso della carriera ha collaborato alla realizzazione di album di diversi artisti come Sciroccu, Taleh, Archinuè, Tony Canto, Compagnia la Giostra, Artù, Mario Incudine, Giacomo Schembari. Dalla fondazione nel 2019 fa parte della Sicily Folk Orchestra.
In questi anni Simona si è creata uno spazio nella scena musicale italiana, differenziandosi per la sua voce matura e profonda e per la forte carica passionale ed emotiva che riesce a trasmettere durante le sue esibizioni, nel quale è facile riscontrare un forte segno di appartenenza alla cultura siciliana e popolare in generale. Il progetto solista della cantante parte proprio dalla Sicilia ma propone sonorità musicali che portano l’ascoltatore in un universo sonoro più ampio, grazie ad un progetto di ricerca e contaminazione che si espande fino alla musica popolare portoghese e sudamericana.
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