“Memoria di una schiava” e “Clock clock” in scena nel week end on line del Biondo di Palermo
#BiondoStreaming, la stagione online del Teatro Biondo di Palermo, prosegue venerdì 5 giugno, alle 20 su YouTube, con Memorie di una schiava, uno spettacolo di Gigi Di Luca liberamente tratto da Spedizione al Baobab di Wilma Stockenstrom ed interpretato da Pamela Villoresi e Baba Sissoko. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Giovanna Napolitano e le luci di Gianni Netti.
“Poema vegetale”, come la traduttrice Susanna Basso lo definisce, il romanzo della scrittrice sudafricana bianca Wilma Stockenstrom, che ha vinto numerosi premi tra cui il Grinzane Cavour e da cui trae ispirazione lo spettacolo è stato scritto nel 1981 in afrikaans, la lingua della protagonista, l’anziana “schiava” che racconta, all’ombra di un baobab, la propria storia di sofferenze e umiliazioni. Il baobab è il suo punto di riferimento, il confine spaziale e temporale tra un passato, dominato da confusione e terrore, e un presente in cui la creatura comincia a riprendere in mano i fili della propria esistenza. Dietro le spalle, in quel “prima diverso”, c’è la schiavitù, con le facce e i corpi dei diversi “padroni” che le attraversano e tormentano la vita. La riflessione del personaggio ci aiuta a riflettere e ci spinge a indagare sulla sottomissione psicologica e fisica, sulla schiavitù contemporanea che con nuove forme di costrizione continua a negare la libertà e la dignità umana. Le parole poetiche della Stockenstrom e la storia della schiava sudafricana incontrano le storie e i volti delle ragazze nigeriane, senegalesi, ghanesi, albanesi di oggi. La messa in scena di Gigi Di Luca, che firma il progetto, l’adattamento drammaturgico e la regia, si muove su più piani narrativi: parole, immagini e musiche eseguite dal vivo da Baba Sissoko, griot africano chiamato a raccontare nuove e più amare storie, a cantare un solo grande “canto corale di libertà”.
Il programma streaming del Biondo prosegue domenica 7 giugno, alle 20.00 su YouTube, con Clock Clock di Giovanni Libeccio, che è anche interprete, insieme a Roberta Azzarone e Lorenzo Parrotto, e regista insieme a Gaspare Di Stefano. Le scene sono di Sergio Inglese e Veronica Randazzo, le luci di Gaspare Di Stefano, la selezione musicale di Lorella Libeccio. Ambientato in un “non luogo” nel quale un uomo e una donna si incontrano, si odiano, si sfidano e si amano, lo spettacolo è una profonda e ironica riflessione sull’esistenza, che affronta tematiche attualissime come la giustizia e la corruzione.
Costantino, giovane rampollo spregiudicato della “Palermo bene”, incontra Jolly, giudice, anima, coscienza, che lo confonde, lo seduce e lo impaurisce costringendolo a fare un’amara analisi della propria vita. «Nella mia mente – spiega Libeccio – Click Clock è qualcosa di intangibile, indefinito, fluttuante ed evanescente come un sogno che non sei certo di ricordare, ma che lascia strascichi netti e definiti. E li lascia con i suoi personaggi: tre individui che ci aiutano a comprendere questa storia, che è la storia di tutti quegli uomini pentiti, pentiti di non aver detto, di non aver fatto. E intanto il tempo scorre. L’ho scritta in breve tempo quando vivevo ancora da poco a Palermo, ma Palermo è un pretesto, null’altro, la questione è un’altra, la questione è la vita, il destino e le scelte, il tempo che passa».
Schedula per Ore
Il programma del week end
- 20 - 22
- Venerdì 5 giugno
- "Memoria di una schiava" con Pamela Villoresi
- 20 - 22
- Domenica 7 giugno
- "Clock clock" con Lorenzo Parrotto e Roberta Azzarone
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