
Tony Canto a Catania tra jazz, canzone italiana e il tanto amato Brasile
Galeotto fu lo scenario unico delle vigne etnee della Tenuta San Michele di Santa Venerina dove lo scorso 26 luglio per la prima volta si ritrovarono sullo stesso palco il cantautore messinese Tony Canto, il pianista etneo Dino Rubino, il contrabbassista salentino Marco Bardoscia e il batterista siculo-torinese Enzo Zirilli. Da quella magica serata – per il cartellone di “Jazz in vigna” dell’associazione Algos -, dove canzone italiana, bossa nova e jazz diventarono una cosa sola, nacque la promessa per i 4 di non perdersi di vista e così a gennaio è nato l’album “Anima” di Tony Canto, suonato prevalentemente con Rubino, Bardoscia e Zirilli. Tony Canto: «Per me il concerto di Santa Venerina è stata una folgorazione. Conosco da tempo Marco Bardoscia, abbiamo suonato insieme nella band di Mannarino, artista di cui ho prodotto 4 dischi, conoscevo Rubino e Zirilli di fama ma non avevo mai suonato con tutti e tre questi fantastici musicisti. Ed è stato quel concerto che ha generato anche il mio ultimo disco. Io quel suono lì dovevo portarlo su un disco e ho composto delle canzoni, delle musiche, pensando a questo gruppo».

Tony Canto durante il concerto “Around Brazil” con Dino Rubino, Marco Bardoscia e Enzo Zirilli dello scorso 26 luglio per la rassegna “Jazz in vigna” alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, foto Alessia Spampinato
Il progetto è stato varato dal vivo lo scorso 15 febbraio al Folk Club di Torino – «Era la sera della finale di Sanremo ma il club ha fatto sold out» racconta soddisfatto Canto – e ora trova compimento in tre concerti al Monk Jazz Club di Catania, diretto da Rubino, nella sua sede di Palazzo Scammacca del Murgo in piazza Scammacca 1. I tre live – venerdì 7 marzo alle 21.30 (già sold out), sabato 8 marzo alle 19 e alle 21.30 – aprono le porte di un tour che vedrà i 4 musicisti il 12 marzo ad Aversa (Caserta), il 13 marzo all’Alexanderplatz di Roma, il 15 marzo al Trifiletti di Milazzo e poi altre date nazionali seguiranno. Insomma è nata una nuova famiglia musicale: «Ho le farfalle nel cuore, musicalmente sono innamorato di questi musicisti – commenta Canto -, hanno una classe notevole. Hanno l’umiltà di mettersi al servizio comunque delle canzoni».

Dino Rubino durante il concerto “Around Brazil” con Tony Canto, Marco Bardoscia e Enzo Zirilli dello scorso 26 luglio per la rassegna “Jazz in vigna” alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, foto Alessia Spampinato
Il live di Canto, Rubino, Bardoscia e Zirilli prenderà le mosse ovviamente da “Anima”, un live in studio in cui l’anima jazz delle canzoni, insieme alla tecnica e alla sensibilità melodica dei musicisti, crea una sincronia emotiva tra l’artista, i musicisti e chi ascolta. Ancora Tony Canto: «Abbiamo registrato l’album live in un giorno e mezzo, non c’era nulla da dire ai tre musicisti, avevano già il suono che volevo io. Dal vivo riprenderò anche brani del mio album precedente “Moltiplicato”, che avevo registrato in Brasile per chitarra e quintetto d’archi, e che abbiamo arrangiato per quartetto. Brani anche questi dall’impronta molto jazzistica che alla fine si adattano molto allo show ma con i musicisti al servizio della canzone».
Durante il live non mancherà qualche cover, solitamente un paio di brani, tra i quali non manca quasi mai una sua versione di “Parlami d’amore Mariù”: «La canto in una versione bossa nova, con armonia jazz molto particolare, che ho registrato a Rio de Janeiro in coppia con Celso Fonseca, grandissimo cantautore e chitarrista brasiliano, uno che suona spesso con Gilberto Gil».

Marco Bardoscia durante il concerto “Around Brazil” dello scorso 26 luglio per la rassegna “Jazz in vigna” alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, foto Alessia Spampinato
Non è la prima volta che Canto si misura in maniera concreta col jazz. Il cantautore messinese ha registrato tre album in Brasile dove ha duettato con vari cantanti verde-oro anche molto conosciuti, e si è confrontato con jazzisti del Paese sudamericano. «Le mie armonie, pur essendo marcatamente italiane, sono molto jazzistiche in quanto legate alla bossa nova di Joao Gilberto, Caetano Veloso, quel mondo lì. Quelle armonie, molto parenti del jazz, sotto forma di canzone me le sono sentite sempre addosso. Con il suono di Dino Rubino, di Enzo Zirilli e di Marco Bardoscia ho praticato un po’ queste atmosfere un po’ più jazzistiche. È bello perché quando un musicista, abituato a questo linguaggio, da un canovaccio di armonie, ascolta quello che sta succedendo, e poi dà spazio alla libertà, all’improvvisazione, all’imprevisto. Che rende tutto da un punto di vista più fragile, dall’altro punto di vista più potente». E la forza del jazz è proprio questa.

Enzo Zirilli durante il concerto “Around Brazil” dello scorso 26 luglio per la rassegna “Jazz in vigna” alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, foto Alessia Spampinato
Biglietti: € 27, prenotazioni on line su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/tony-canto-4et Info e prenotazioni alla mail centroculturalemonk@gmail.com, telefono 3755249597. Sul web www.monkjazzclub.it.
Monk Jazz Club: palazzo Scammacca del Murgo, Piazza Scammacca 1, Catania.
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