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Al Teatro Antico di Taormina “La Traviata” senza filtri del Sicilia Classica Festival

Recensioni Il Teatro Antico di Taormina ha ospitato la messinscena dell'opera verdiana nell'allestimento del Sicilia Classica Festival. La regia è di Lorenzo Lenzi, sul podio l'impeccabile bacchetta internazionale del catanese Francesco Di Mauro che ha diretto la Catania Philharmonic Orchestra ed il Coro Lirico Mediterraneo. Nei ruoli principali il soprano Claudia Urru nei panni di Violetta Valery, il tenore Francesco Castoro nel ruolo di Alfredo Germont, e il baritono Giovanni Palminteri in quello di Giorgio Germont

Osa definirla una Traviata senza filtri lo stesso regista Lorenzo Lenzi, l’interpretazione targata Sicilia Classica Festival andata in scena domenica 15 settembre al Teatro Antico di Taormina, dove ha registrato il sold out. Degno finale per la stagione estiva della produzione che quest’anno ha conquistato il pubblico accorso nella cittadina messinese anche con altre due 0pere: la Carmen di Bizet e la Madama Butterfly di Puccini.  «Ho voluto raccontare senza filtri la Parigi del 1850 – precisa il giovane regista toscano Lorenzo Lenzi – ovvero la cruda realtà di una società ipocrita in grado di comprare “divertimenti, amore e persone”, e che ha poco e niente di fiabesco».

Una scena de “La Traviata” del Sicilia Classica Festival andata in scena al Teatro Antico di Taormina lo scorso 15 settembre, foto di Giuseppe Bellomare

Con un allestimento nuovo che ha sfruttato a pieno l’orizzontalità della scenografia naturale del Teatro Antico, il richiamo all’allure ottocentesco è stato ripreso anche dalla sfarzosità degli oggetti e dall’omaggio all’arte del Canova ne Le tre grazie rappresentate da tre ballerine sul fondo della scena nella prima parte del II atto. Molto apprezzato il cast composto prevalentemente da giovani già affermati, anche a livello internazionale, e da alcuni talenti emergenti che il Sicilia Classica Festival si propone di valorizzare. Applauditissimi dal pubblico, in particolare, i tre protagonisti: il soprano Claudia Urru, che ha interpretato Violetta Valery; il tenore Francesco Castoro nel ruolo di Alfredo Germont, e il baritono Giovanni Palminteri in quello di Giorgio Germont.

Impeccabile la bacchetta del direttore d’orchestra Francesco Di Mauro, noto al pubblico internazionale, che ha diretto la Catania Philharmonic Orchestra ed il Coro Lirico Mediterraneo. Vivaci ed innovative le coreografie del corpo di ballo diretto da Stefania Cotroneo, con le danzatrici nel ruolo dei matador e i danzatori nel ruolo delle zingare, ed alcune scene di freestyle, dalle punte al voguing.

Francesco Di Mauro: «E’ una delle opere più eseguite al mondo di Verdi perché è riuscito a trovare un equilibrio tra la parte sonora e la parte vocale trattando ora le voci, ora l’orchestra, con un equilibrio volto a determinare e sottolineare i momenti drammatici e i momenti di gioia in modo eccelso. Con questo è passato il messaggio che l’amalgama fra musica e voce con lui ha trovato un connubio perfetto».

Claudia Urru e Francesco Castoro nei ruoli principali di Violetta Valery e Alfredo Germont, foto di Giuseppe Bellomare

Hanno completato il cast Gabriella Aleo nel ruolo di Flora Bervoix, Maria Mellace in Annina, Francesco Ciprì nel ruolo di Gastone, Francesco Cascione nel ruolo di Barone Douphol, Filiberto Bruno nel Marchese d’Obigny, Angelo Sapienza nel ruolo del Dottor Grenvil, Christian Magrì nel ruolo di Giuseppe servo di Violetta, Francesco Di Prima nel Commissionario, Andrea Graziano nel ruolo del domestico di Flora. Maestro del coro è stato Alistair Sorlay, i costumi sono di Fabrizio Buttiglieri, direttrice di palcoscenico Clementina Cecere, trucco e parrucco di Alfredo Danese.
«Concludiamo in bellezza, con il sold out – dichiara il direttore artistico del Sicilia Classica Festival, Nuccio Anselmo – una stagione di appuntamenti al Teatro Antico di Taormina molto proficua da ogni punto si vista. Siamo già al lavoro per proporre un palinsesto di eventi, non solo di musica classica, per la stagione autunnale ed invernale».

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