Arte A Milo, successo per la prima passeggiata “Alle Radici”di Alfio Bonanno, felice connubio tra arte, natura e pregiati vini etnei, organizzata da Mindart. Prossimi appuntamenti a numero chiuso 12 e 26 luglio, solo su prenotazione. «Quello che mi aspetto dal mio lavoro - ribadisce Alfio Bonanno - è che spinga la gente ad un dialogo con esso. Spero che si muova qualcosa cosicché ci si possa soffermare sulla natura, magari imparando a rispettarla»
«In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca». La frase di John Muir sintetizza al meglio l’esito della visita inaugurale destinata ai rappresentanti delle Istituzioni coinvolte e degli Enti patrocinanti il progetto Alle Radici – Mostra diffusa di Alfio Bonanno. Presenti, in un clima di grande entusiasmo condiviso, il sindaco Alfio Cosentino, il vicesindaco Concetta Cantarella e l’Assessore alla cultura Francesca Strano, di Milo; il Presidente della ProLoco di Milo Alfredo Cavallaro; il Direttore dell’Ente Parco dell’Etna Giuseppe Di Paola; il Circolo Legambiente di Catania con la Presidentessa Viola Sorbello e il Segretario Davide Ruffino e Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna con la Presidentessa Gina Russo e la Direttrice Marika Mannino. Tutti manifestamente e all’unisono hanno apprezzato, tanto più avendola sperimentata “sul campo”, un’esperienza originale che coniuga all’aperto, in assoluta sicurezza e nel rispetto delle disposizione vigenti in materia Covid-19, “Arte, Natura e Vini eccellenti».
Il progetto Alle Radici – Mostra diffusa di Alfio Bonanno è proposto dall’associazione culturale Mindart (www.mindart.it), presieduta dallo storico dell’arte Laura Cavallaro. Pensato per Milo con installazioni site specific in sei prestigiose cantine vinicole partners (Aeris-I Vigneri, Barone di Villagrande, Benanti, Eredi Di Maio, Maugeri e Tenute di Nuna), sviluppa l’intenzione condivisa con il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, di riportare, attraverso l’arte, Alfio Bonanno alle sue radici, Milo per l’appunto dove è nato, e ne è al contempo un riconoscimento di tutta la comunità. Oltre alle prestigiose aziende vinicole che lo hanno “sposato”, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milo, del Parco dell’Etna, di “Strada del Vino e Sapori dell’Etna” e di Legambiente Catania che ne apprezzano e sostengono la valenza culturale, nel senso onnicomprensivo del termine.
«Quello che mi aspetto dal mio lavoro – ribadisce Alfio Bonanno – è che spinga la gente ad un dialogo con esso, che possano interagire, non in maniera solo visuale ma fisica, che ne entrino a far parte, la vivano. Questo è il primo approccio, poi è chiaro che ognuno reagisce secondo un proprio modo di pensare, un proprio bagaglio personale, spero però di muovere qualcosa cosicché ci si possa soffermare sulla natura e magari imparando a rispettarla la natura, che è parte di noi, noi siamo anche natura, entrambi facciamo parte della stessa esistenza».
Questi i dettagli del percorso proposto da Mindart, una visita guidata volta a conoscere Alfio Bonanno, protagonista internazionale del movimento Arte e Natura, e le sue installazioni presso le due cantine di Milo Aeris-I Vigneri e Barone di Villagrande. «Percorreremo – spiega la Cavallaro – per tappe, ammirando i vigneti, la straordinaria vita di Alfio Bonanno, dal suo trasferimento a soli quattro anni da Milo in Australia, al ritorno in Sicilia, poi Roma e la Danimarca dove risiede da più di quarant’anni. Osserveremo le istallazioni e ne comprenderemo il significato. Seguirà un laboratorio ludico-didattico in cui i bambini e le loro famiglie potranno divertirsi a sperimentare e creare con la natura! Il tutto degustando vini pregiati».
I prossimi appun tamenti sono fissati per domenica 12 luglio, alle ore 18, e domenica 26 luglio, entrambe gli appuntamenti alle ore 18 a Milo. È possibile partecipare esclusivamente su prenotazione, scrivendo alla mail info@mindart.it o alla pagina facebook https://www.facebook.com/mindartalleradici/. Le opere di Bonanno che si potranno ammirare sono Incontro di Vite, 2019 (Viti, fil di ferro, acciaio – 2,5 X 4 m), Azienda “Barone di Villagrande”, e Intrecci, 2019 (rami di castagno e di noce, tralci di vite, fil di ferro, erbe aromatiche, 100 x 180 cm, 100 x 100 cm, 100 x 100 cm), che si trova all’azienda “Aeris-I Vigneri”.
L’Azienda Barone di Villagrande è un luogo ricco di storia e di fascino, espressione di accoglienza, di passione per il proprio lavoro e condivisione di intenti. Per questo contesto di bellezza e energia palpabile, Alfio Bonanno ha immaginato un’installazione, sulla parete d’ingresso dell’area predisposta alla moderna vinificazione, in cui decine di vecchie viti ormai dismesse potessero tornare a raccontare una nuova storia. Decorticate, bruciate e trattate con una vernice, le viti vengono meticolosamente disposte dentro una cornice che le trattiene a sé in un fitto viluppo nella parte inferiore, chiusa intricata e nodosa mai confusa, per poi aprirsi, con un movimento arioso, in un disegno più sottile e leggero, convergente al centro, cuore della composizione. Una commistione totale tra vecchio e nuovo che si coniuga armonicamente nei luoghi metaforici e reali dell’Arte e dell’Azienda. «Vogliamo ringraziare il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, che ha fatto da regista in questa situazione e la curatrice del progetto Laura Cavallaro – dichiara Marco Nicolosi, proprietario dell’Azienda Barone di Villagrande -. Per noi è decisamente un onore poter ospitare un’opera di un Maestro di fama internazionale come Alfio Bonanno. La vera ricchezza è stata conoscere una persona di tale spessore con la quale abbiamo discusso a lungo su cosa realizzare e dove posizionarlo così da garantire ai nostri visitatori la possibilità di fruirne al meglio».
L’Azienda Aeris-I Vigneri è molto attenta all’equilibrio naturale dell’ambiente, per questo si prefigge di utilizzare strumenti e sistemi non invasivi nel rispetto della tradizione. Questa dedizione alla natura sposa le idee di Alfio Bonanno che ha voluto creare l’installazione Intrecci consistente in una serie di nidi realizzati con rami di castagno e noce e tralci di vite, diversi per forme e dimensioni, che posizionati sugli alberi, come se ne fossero appendici, possono diventare riparo per gli uccelli e altre specie animali che vorranno abitarli. Il linguaggio scultoreo trae ispirazione dalla Natura e al contempo se ne mette al servizio. Il gesto di intrecciare, di creare, di sovrapporre, inoltre, ha radici ancestrali e quasi dimenticate nella frenesia odierna. Osservare questi intricati grovigli ci riconnette alla nostra parte più intima, ai nostri legami, ai nostri riferimenti, a quello che è Casa, una sublimazione della materia in immagine. «Abbiamo accolto questo progetto in maniera molto entusiastica perché è un progetto che si rifà sia all’aspetto colturale che all’aspetto culturale di quello che noi stiamo realizzando nel rispetto della tradizione e quindi anche nel rispetto del territorio – dichiara Salvo Foti, proprietario dell’Azienda “I Vigneri”-. Motivi per cui quando Alfio Bonanno ci ha proposto questa idea ci siamo subito trovati in sintonia, nella stessa direzione. Attraverso l’utilizzo di materiali propri del vigneto si sono realizzate queste opere, nidi poetici, che saranno fruibili visitando la nostra azienda che avrà un elemento di interesse in più, un valore aggiunto che è quello artistico».
Commenti