Recensioni Nuovamente gremita la corte del Museo Diocesano di via Etnea a Catania, per la replica del concerto Bach vs Mozart, promosso dalla Camerata Polifonica Siciliana, sotto la direzione artistica di Giovanni Ferrauto, per la rassegna Corti e Castelli. Sul palco l'Orchestra Cromatismi del Mediterraneo, diretta da Daniele Costa, mentre i protagonisti della serata al pianoforte sono stati i giovanissimi Francesco Morabito e Chiara Giuffrida
Nuovamente gremita la corte del Museo Diocesano di via Etnea a Catania, per la replica del concerto Bach vs Mozart, (a distanza di una settimana dalla prima esecuzione, anch’essa in sold out), promosso dalla Camerata Polifonica Siciliana, sotto la direzione artistica di Giovanni Ferrauto, per la rassegna Corti e Castelli, che si protrae fino al 30 luglio. Sul palco è tornata felicemente ad esibirsi l’Orchestra Cromatismi del Mediterraneo, diretta da Daniele Costa, mentre i protagonisti della serata al pianoforte sono stati i giovanissimi Francesco Morabito e Chiara Giuffrida, di ventuno e diciassette anni, entrambi catanesi e allievi della pianista Maria Pia Tricoli all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania. Formatosi con quest’ultima anche il direttore dell’ensemble, Costa, classe 1996, che oltre agli studi pianistici si è dedicato brillantemente al violino e alla direzione d’orchestra: alla sua ponderata bacchetta si affidavano il Concerto n.12 in la maggiore, K 414 di Wofgang Amadeus Mozart , nella prima parte, e il Concerto n. 1 in re minore, BWV 1052 di Johann Sebastian Bach, nella seconda fase della serata.
L’orchestra ha affrontato con sicurezza il repertorio prescelto, affiancando i validi interpreti al piano: infatti, sia la pianista Giuffrida (che dopo soltanto 4 anni dall’avvio degli studi ha tenuto il suo debutto concertistico), sia Morabito (con brillanti studi chitarristici alle spalle, nonchè vincitore di primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali), hanno rivelato una piena padronanza della tastiera e un livello tecnico promettente, supportati da una bella musicalità e chiarezza di fraseggio, a cui si affiancava il temperamento grintoso del pianista nel delineare con ritmi incisivi la partitura del maestro di Eisenach. L’esecuzione ha suscitato il vivissimo consenso della platea, alla quale i pianisti Chiara e Francesco rispondevano con un bis, rispettivamente il Notturno in do diesis minore op. postuma di Chopin e il Preludio op. 32 n. 12 di Rachmaninov.
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