Libri e Fumetti Come annunciato in un videomessaggio social dall’assessore alla Cultura Marcella Natale, Caltanissetta è tra le 10 città finaliste candidate al titolo di "Capitale italiana del Libro 2021". Martedì 27 aprile l’Amministrazione nissena esporrà alla commissione esaminatrice il proprio dossier di candidatura presentato al Ministero della Cultura lo scorso ottobre
Come annunciato in un videomessaggio su facebook dall’assessore alla Cultura Marcella Natale, Caltanissetta è tra le 10 città finaliste candidate al titolo di “Capitale italiana del Libro 2021”. Il conferimento, da parte del Consiglio dei ministri ha la finalità di favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura assegnando alla città prescelta un contributo di spesa di massimo 500.000 euro.
Martedì 27 aprile l’Amministrazione nissena guidata dal sindaco Roberto Gambino esporrà alla commissione esaminatrice il proprio dossier di candidatura presentato al Ministero della Cultura lo scorso ottobre. «Per noi è un risultato importantissimo – sottolinea l’assessora Natale -, perché crediamo nella possibilità che la cultura possa essere motore di rilancio. Invito, quindi, tutta la città a fare il tifo per noi martedì mattina».
Un nuovo riconoscimento per la città dopo che, la scorsa estate, Caltanissetta era stata eletta (tra i comuni con più di 50.000 abitanti) “Città che legge”. L’iniziativa è promossa dal Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, che qualificano le città che si impegnano a promuovere e valorizzare con continuità, politiche di promozione della lettura. L’intento è riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
In città vige poi il Patto di Caltanissetta per la Lettura nato con l’obiettivo di promuovere in modo continuativo, trasversale e strutturato la lettura e la conoscenza in tutte le loro forme. Alla base del Patto si pone infatti il profondo e antico legame che la città ha con i libri – ne è un esempio la prestigiosa Biblioteca Scarabelli – e la considerazione che lettura e conoscenza siano fattori indispensabili per la costruzione di una società più libera, consapevole e attenta alle diversità, alla quale tutti i cittadini e le cittadine, le associazioni, le imprese e le istituzioni possono contribuire ogni giorno. Il Patto è un manifesto, attraverso il quale si costituisce una grande alleanza cittadina, al quale aderiscono soggetti pubblici e privati, istituzioni culturali, Università, imprese, professionisti, associazioni e singoli cittadini, che intendono impegnarsi per ideare e sostenere progetti culturali condivisi.
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