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Catania è in vetrina con Le Vie dei Tesori

Itinerari Per cinque week-end dall'1 al 30 ottobre insieme ad Acireale la città si offrirà ai visitatori che vorranno scoprire i luoghi più reconditi (come la tomba di epoca romana ritrovata in un palazzo del centro storico) e vivere le esperienze più suggestive come quella proposta da Basilio Busà che unisce sostenibilità e benessere

Con 26mila presenze all’attivo nel primo step che ha coinvolto Bagheria, Caltanissetta, Enna, Marsala, Mazara del Vallo, Messina, Termini Imerese e Trapani, Le Vie dei Tesori arriva oltre che a Palermo (che le ha dato i natali) anche a Catania, che l’accoglie per il quinto anno consecutivo aprendo al pubblico per cinque week end (dall’1 al 30 ottobre) botteghe d’arte, ex calzaturifici trasformati in gallerie segrete, cripte e grotte, musei gioiello e, ovviamente, chiese. Su tutti però spiccano due siti: una tomba di epoca romana ritrovata nello scantinato di un palazzo del centro storico, del tutto sconosciuta, e la pinacoteca della Città Metropolitana che si è aggiunta in corsa al programma.

La conferenza stampa a Castello Ursino

« Le Vie dei Tesori non è solo “apertura” di luoghi, ma anzitutto proposizione di un modello – ha detto Marcello Barbaro, vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori nel corso della conferenza stampa – che siamo felici possa creare senso di comunità, a partire dai più giovani: la bellezza dei territori può essere opportunità di crescita, sviluppo e quindi lavoro per tutti».
Catania è dunque pronta a mettersi in mostra, con molti luoghi tornati a grande richiesta. Ci saranno cinque weekend per scendere nelle cavità formate dalla lava sotto la città, come nella grotta dell’Amenano o entrare alla Società Storica Catanese (che conoscono solo i cittadini e neanche tutti) dove si scoprirà la “stanza dei re” con documenti dal 1816 al dopoguerra.

Dalla chiesa di santa Chiara dove Verga ambientò “Storia di una capinera” si passerà a Santa Maria di Gesù che è uno scrigno di preziose opere d’arte, non perdete la Madonna con bambino di Antonello Gagini e il trittico di Antonello da Saliba. Dal Bastione degli Infetti voluto da Carlo V, che ospitò un lazzaretto seicentesco, al castello Ursino costruito da Federico II che ha resistito ad ogni calamità. Ritorna dopo tempo il Museo Belliniano nell’anno in cui si celebra il grande compositore catanese.

Catania, Museo Belliniano

Tra le botteghe da visitare quella dei pupari Fratelli Napoli che apriranno il loro laboratorio, ma anche quella di Alfredo Guglielmino che nella bottega Cartura crea impalpabili delicatezze di carta. Alla Cappella Bonajuto vi parleranno di come Houel ne subì il fascino bizantino, nella cripta di Sant’Euplio, la storia del martire cristiano; poi palazzo Asmundo di Gisira divenuto un albergo di charme, Palazzo della Cultura restaurato, l’Istituto Ardizzone Gioeni con il suo chiostro neogotico e una chiesetta con strani mosaici; Villa Manganelli con i suoi richiami liberty ideati dal Basile. Si ritorna ad ammirare i rimandi sfacciati al Rinascimento fiorentino di Palazzo Scuderi Libertini: fatevi mostrare il loggiato defilato e la terrazza affacciata sul giardino. E una sorpresa attende chi deciderà di visitare l’ex industria delle calzature EGA, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò: un passaggio segreto conduce al piccolo teatro Dusmet dove hanno esordito Pippo Baudo, Pippo Pattavina, Leo Gullotta, Turi Ferro e Tuccio Musumeci. Si aggiunge in corso anche la Pinacoteca della Città Metropolitana: «Il sito di piazza Manganelli è semplice ed eccellente allo steso tempo – spiega Silvana Bonaccorso – esempio del primo periodo barocco, custodisce una cripta che è un vero gioiello».

Catania, la bottega Cartura

Ed eccoci alle esperienze, punto di forza del festival, un modo per riprendersi lo spazio, dedicando tempo a se stessi. In città si visiterà per la prima volta (solo il 30 ottobre) una tomba romana di età repubblicana che sbuca da un garage sotto un complesso di ex case popolari costruito nel dopoguerra proprio su un’antica necropoli; ma si raggiungerà anche piazza Scammacca, il primo mercato metropolitano della città, progetto di riqualificazione urbana e di recupero del territorio.

Catania, tombe romane nel garage delle case popolari

Si andrà anche per mare, per tentare i fondali con un sub esperto, scoprire l’arte antica del costruttori di barche Rodolico ad Acitrezza (dove si arriva anche via terra seguendo virtualmente i viaggiatori del Grand Tour), o veleggiare guardando Ognina. Si potrà scoprire un angolo di paradiso sulla lava (il Parco Paternò) a Sant’Agata Li Battiati; condurre un percorso sensoriale tra rare piante tropicali e subtropicali, visitare un parco esotico calato tra reperti antichi a Mascalucia o scoprire l’orto sostenibile e il frutteto biologico di Stanze in fiore o perdersi tra installazioni di arte contemporanea e bellezze naturali alla Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta. Tra le esperienze più curiose quella che farà scoprire i funghi giapponesi Shiitake coltivati tra i trucioli di castagno nelle grotte laviche, diventati anche un ricovero per le api (un progetto straordinario che unisce la sostenibilità al benessere firmato da Basilio Busà); l’ecoparco di Viagrande dove vivono animali “stranieri” come gli alpaca, ma dove ci sono anche un relais nato da una nobile residenza di campagna e una villa nobiliare diventata spesso set; ancora l’esperienza rurale a Trecastagni dove si proverà l’introvabile Donnavita, il liquore dell’Etna; la “raccoglitrice” e narratrice di nocciole di Linguaglossa.
Quattro invece le passeggiate: si ripercorrerà la storia della grande colata di lava che distrusse Mascali nel 1669; si raggiungeranno le bocche eruttive del lato sud dell’Etna; si scoprirà Trecastagni con un trekking urbano e si cuciranno i diversi film che hanno scelto Viagrande come set.

Acitrezza, barche in secca

Se Catania è pronta la vicina Acireale non è da meno, conun programma denso e bellissimo. A partire dalla biblioteca Zelantea con i suoi 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; la chiesa di San Benedetto con le rifiniture in oro sulle pareti e sul soffitto; la barocca San Francesco di Paola, costruita anche grazie al lavoro forzato dei carcerati; l’antichissima Sant’Antonio di Padova dove si salirà sul campanile e sarà anche possibile suonare le campane; santa Maria Maddalena, austera e severa, con ancora i colatoi: si visiterà a lume di candela. Due siti diversi: un presepe in stile partenopeo, il più grande mai realizzato a sud di Napoli con ben 150 personaggi tra le caratteristiche rovine pompeiane; e il Museo del Carnevale a cui è dedicata la festa più artigianale che esista, dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri.

Acireale, Museo del vino

Acireale per il primo anno ha preparato anche un denso programma di esperienze: si potrà ascoltare un famoso violinista come Sebastiano Battiato nella basilica di San Pietro e Paolo; seguire un percorso sensoriale tra vino e piante aromatiche nell’ex convento Batia dell’Arcangelo Gabriele (e gusterete la spremuta di melograno appena raccolto), dove sarà anche possibile osservare le stelle con un esperto archeoastronomo. Si correrà all’interno delle Chiazzette con l’istruttrice e si seguiranno le tracce dei “nevaroli”che un tempo lontano realizzavano gelati e sorbetti; si scopriranno i metodi di lavorazione della cartapesta con una “maestra”come Laura Laudani e i bambini modelleranno l’argilla con gli archeologi. Infine si visiterà palazzo Martino Fiorini, una meraviglia di affreschi e antichi cimeli di famiglia, fino alla terrazza che domina tetti e campanili; e se non ne avete abbastanza ecco anche la terrazza panoramica del Raciti Palace, da un lato l’Etna e dall’altro il mare.

Durante il festival sono attivi dei bus navetta messi a disposizione da Autoservice che collegano Palermo a Catania. Informazioni: 091 842 0004, tutti i giorni 10-18 | www.leviedeitesori.com. Quest’anno Le Vie dei Tesori ha attivato una App, scaricabile gratis, dove trovare tutte le informazioni per vivere il festival, acquistare i coupon e ricevere in tempo reale notizie sui programmi.

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