HomeMusica

“Clarissa”, il grido di Gabriella Lucia Grasso contro la violenza sulle spose bambine

Musica Il nuovo singolo della cantautrice catanese, che anticipa l'album "Sognatrici" in uscita il prossimo 22 novembre per Musica Lavica Records, denuncia, attraverso il dolore di una bambina e della sua bambola di pezza, la violenza sulle spose bambine. Gabriella Lucia Grasso: «Ascoltate questo grido di dolore, e facciamo qualcosa affinché cessi»

La cantautrice catanese Gabriella Lucia Grasso lancia il suo nuovo singolo, “Clarissa”, un grido contro la violenza sulle spose bambine, anticipando l’uscita dell’atteso album “Sognatrici” (Musica Lavica Records), in distribuzione dal 22 novembre. “Clarissa” racconta la storia di una sposa bambina, costretta a un matrimonio combinato con un uomo molto più grande di lei, ‘n’omu vecchiu ca varva e lu cappeddu”. Un tema doloroso e attuale, che trova eco nella recente proposta di legge in Iraq che abbasserebbe l’età del consenso sessuale da 18 a 9 anni.

Lasciatele giocare, le bambine! – scrive Gabriella Lucia Grasso in una delle accorate note dedicate ai brani dell’album -. Non mandatele incontro a una vita sciagurata in mano a uomini senza scrupoli e senza morale, che comprano piccole inermi creature e ne fanno schiave prive di speranza. Impediamo che questo scempio continui a compiersi, ascoltate questo grido di dolore, e facciamo qualcosa affinché cessi”.

La cover di “Clarissa” di Gabriella Lucia Grasso

Il brano è accompagnato da un video intenso e suggestivo, secondo capitolo di una trilogia che ha preso il via ad aprile con l’uscita “A storia di Rosa”, un tributo a Rosa Balistreri. Ambientato in uno scenografico palcoscenico d’epoca, il video di “Clarissa” è un viaggio visivo nel cuore di un dramma intimo e silenzioso. Il bianco e nero dominano l’inquadratura, mentre il rosso, dosato in piccoli dettagli, si fa portatore di una tragicità sommessa, evocando un dolore sotteso che lo spettatore può solo intuire, senza però che il dramma emerga apertamente. La bambola di pezza, compagna di gioco della piccola protagonista, diventa il simbolo di una sofferenza troppo grande da sopportare. Con “Clarissa”, Gabriella Lucia Grasso ci invita a riflettere su un tema scottante e a unirci alla lotta contro ogni forma di violenza sulle donne e sui bambini.

“Sognatrici” è un album che celebra la forza e la resilienza delle donne, raccontando storie di vita vissuta attraverso la lingua siciliana. Una raccolta di storie di donne che, cambiando coraggiosamente il proprio destino, hanno cambiato anche la storia di tutte le donne. Un progetto patrocinato da Amnesty International Italia nato dall’omonimo docu-show ideato e portato in scena insieme a Valeria Benatti scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica.

Crediti del video: ideazione e regia Gabriella Lucia Grasso, direzione fotografica, riprese e montaggio Andrea Sala, operatore seconda camera Carlotta Zamboni. Il video è stato girato al Teatro Paravento di Locarno in Svizzera. Attori e personaggi:
Sara Patocchi (Clarissa), Miguel Ángel Cienfuegos (sposo Clarissa), Luisa Ferroni (madre Clarissa), Daniele Lüthi (padre Clarissa), Lucia Baroni e Gabi Lüthi (zie Clarissa),
Sandro Patocchi (celebrante matrimonio).

Crediti del brano: musica e lirica Gabriella Lucia Grasso, produzione artistica di Gabriella Lucia Grasso e Denis Marino, orchestrazioni e arrangiamenti di Denis Marino, prodotto da Musica Lavica Records in collaborazione con l’Associazione Culturale Cram, edizioni Musica Lavica srl. Registrato da Denis Marino e Michele Musarra presso Phantasma Recording Studio
di San Giovanni La Punta. Missato da Michele Musarra presso OpenGate Studio di Vizzini. Masterizzato da Alberto Cutolo al Massive Arts Studios di Milano. Hanno suonato in “Clarissa”: Gabriella Lucia Grasso voce e chitarra; Denis Marino chitarre; Lina Gervasi flauto traverso; Federica Mosa violino; Lucia Baroni basso; Roberto Chiga percussioni e tamburi a cornice.

Gabriella Lucia Grasso cantautrice, compositrice e attrice, è un’anima latina, cresciuta tra le note di Edith Piaf, Betty Carter e Maria Montserrat Caballè. Un timbro inconfondibile della world music italiana, profondo, dolce e carnale. Una formazione tra Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Accademia del Teatro Stabile di Catania e lo studio della voce con l’americana Elizabeth Sabine. Collaborazioni d’eccezione, come quella con Bob Mcferrin, Giorgio Albertazzi e Carmen Consoli caratterizzano il suo percorso. Con Denis Marino, maestro chitarrista, arrangiatore e suo stretto collaboratore da quindici anni, intraprende una ricerca tra le similitudini armoniche e melodiche tra il tango argentino e la tradizione siciliana cantautorale. Ospite dei consolati e delle ambasciate italiane nel mondo, Gabriella rappresenta la Sicilia al Teatro Coliseo di Buenos Aires, all’Auditorium Dante Alighieri di Rosario, nelle città di Mendoza, Cordoba, La Plata, Santa Fe e a Santiago del Cile in Cile. Ancora in Australia a Sydney e Melbourne, proseguendo poi nelle maggiori città Europee, a Monaco e al Festival Avignon Off.

Sei al momento sono le produzioni discografiche edite: con il brano “Spara” ora partecipa al collettivo discografico con collaborazioni come Inti Illimani e Liliana Herrera (https://insurgenciamagisterial.com/signos-contra-el-neoliberalismo, 2019); “Vussia Cuscenza” (Narciso Records – Believe, 2017); “Ognunu havi ‘n sigretu” (Narciso Records – Universal 2014) con il gruppo Le Malmaritate, ambasciatrici del Telefono Rosa nazionale, di cui fa parte dal 2013, progetto voluto e patrocinato da Carmen Consoli; “Cadò” (OTRlive – Universal, 2010); “Caffè d’orzo macchiato caldo in tazza piccola” (Indipendence Sound – Venus, 2003); “Illusa” (Indipendence Sound – Venus, 2000).

Condividi su

Commenti

WORDPRESS: 0

SicilyMag è un web magazine che nel suo sottotestata “tutto quanto fa Sicilia” racchiude la sua mission: racconta quell’Isola che nella sua capacità di “fare”, realizzare qualcosa, ha il suo biglietto da visita. SicilyMag ha nell’approfondimento un suo punto di forza, fonde la velocità del quotidiano e la voglia di conoscenza del magazine che, seppur in versione digitale, vuole farsi leggere e non solo consultare.

Per fare questo, per permettere un giornalismo indipendente, un’informazione di qualità che vada oltre l’informazione usa e getta, è necessario un lavoro difficile e il contributo di tanti professionisti. E il lavoro in quanto tale non è mai gratis. Quindi se ci leggi, se ti piace SicilyMag, diventa un sostenitore abbonandoti o effettuando una donazione con il pulsante qui di seguito. SicilyMag, tutto quanto fa la Sicilia… migliore.