Società In scena l'11 ottobre al Parco archeologico di Himera con lo spettacolo “Joe Petrosino. L’incorruttibile”, dedicato al poliziotto italo-americano che combattè la Mano Nera newyorkese e fu ucciso dalla mafia a Palermo nel 1909. Questo è il primo evento del progetto di Circuitazione teatrale, organizzato dal Museo delle Marionette Pasqualino di Palermo, dove il puparo tra spettacolo e dibattito diffonde il verbo della legalità
Mercoledì 11 ottobre alle ore 10.30, il puparo Angelo Sicilia, sarà protagonista di un appuntamento al Parco archeologico di Himera nell’ambito del progetto di “Circuitazione teatrale” regionale promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS/Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, che coinvolge 15 comuni di 6 province siciliane.
Il puparo porterà in scena lo spettacolo “Joe Petrosino. L’incorruttibile”, dopo un incontro didattico dal titolo “Il mestiere del puparo con Angelo Sicilia”. Lo scorso 30 agosto Angelo Sicilia con la sua Compagnia dei Pupi Antimafia ha portato lo stesso spettacolo su Joe Petrosino a Padula, nel Salernitano, la città natale del poliziotto ucciso dalla mafia, su invito dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino.
Lo spettacolo è dedicato all’avventurosa vicenda del detective italo-americano Joe Petrosino, ambientata tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, eroe nazionale negli Stati Uniti. La storia racconta la sua vita dedicata alla giustizia e mostra il suo carattere deciso e incorruttibile: dalla sua entrata nella polizia di New York come agente (primo italiano a ricoprire questo ruolo) ai suoi successi contro la criminalità organizzata di origine italiana dell’East End, la famigerata Mano Nera, alla lotta per il rimpatrio dei criminali in Italia, dalla nascita dell’Italian Brunch (Squadra di poliziotti di lingua italiana) alla missione a Palermo del 1909 in cui troverà la morte per mano della mafia siciliana. Avvenuta il 12 marzo di quell’anno, in un agguato a Piazza Marina nei pressi dell’Hotel de France, Joe Petrosino, che era nato a Padula (Salerno) nel 1860 e si era trasferito con la famiglia a New York a tredici anni, fu la prima vittima eccellente della lotta contro la mafia.
Filo conduttore dell’iniziativa di “Circuitazione teatrale” è il tema della legalità, come lotta alla mafia ma anche alla violenza di genere, con la messa in scena di spettacoli che vedono protagoniste, delle vittime di mafia, e delle figure femminili, per contribuire ad affermare nuovi modelli e nuove figure eroiche, quindi sensibilizzare alla legalità e al rispetto dell’altro.
Gli spettacoli sono preceduti da incontri aperti durante i quali verranno approfondite la genesi dello spettacolo e le vicende dei vari personaggi, quindi, si presenterà la tradizione dell’Opera dei Pupi attraverso tecniche e repertori, il pubblico tradizionale e i diversi stili.
L’iniziativa è realizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS con il contributo della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e in collaborazione con il Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal vivo e con il patrocinio del Comune di Ventimiglia di Sicilia.
Quello di mercoledì 11 ottobre è il primo di dieci appuntamenti con Angelo Sicilia del progetto “Circuitazione teatrale” a cura del Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”.
I prossimi appuntamenti
- Mercoledì 18 ottobre, Santo Stefano Quisquina (AG), Chiesa Madre. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Storia di Rosario Livatino. Un giudice perbene”
- Venerdì 20 ottobre, Enna, Teatro comunale. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia”
- Mercoledì 25 ottobre, Barrafranca (Enna), Palagiovani LeAli. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Peppino di Cinisi contro la mafia”
- Lunedì 30 ottobre, Petralia Sottana (Palermo), CineTeatro Grifeo. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”
- Mercoledì 8 novembre, Cinisi (Palermo), Oratorio Frassati. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Non mi piace il buio. Prigionia e morte di Giuseppe Di Matteo”
- Venerdì 17 novembre, Favara (Agrigento), Castello Chiaramontano. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “La stanza di Lia”
- Mercoledì 22 novembre, Carini (Palermo), Castello La Grua Talamanca (Museo dei Pupi di Carini). Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”
- Venerdì 24 novembre, Serradifalco (Caltanissetta), Teatro Comunale A. De Curtis. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia”
- Mercoledì 29 novembre, Montedoro (Caltanissetta), Teatro Comunale. Incontro didattico: Il mestiere del puparo. A seguire: spettacolo “Non mi piace il buio. Prigionia e morte di Giuseppe Di Matteo”
Per informazioni telefono 091328060, sul web www.museodellemarionette.it. L’ingresso è libero.
Fondatore della Compagnia Marionettistica popolare siciliana (2001), Angelo Sicilia è regista e studioso della storia del teatro dei pupi di scuola palermitana. Con le radici nell’Opera dei pupi tradizionale, Sicilia ha avviato un percorso di rinnovamento nell’ambito del repertorio del teatro delle marionette siciliane e affianca alle storie del repertorio cavalleresco le vicende di cronaca recente, intendendo così riattualizzare questa forma di teatro popolare, da sempre capace di intercettare le istanze della società contemporanea. La compagnia propone un’Opera dei pupi “antimafia”, i cui protagonisti sono, oltre a Giuseppe Di Matteo, anche Peppino Impastato, don Pino Puglisi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: è così che la forza espressiva e comunicativa dei pupi tradizionali viene suggestivamente messa al servizio di spettacoli di impegno civile. Numerosi i premi ricevuti per l’innovativo ciclo antimafia e per l’impegno sociale e civile.
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