Società Il 3 febbraio, alle ore 10.30, nella sala Convegni Aias la diocesi di Acireale organizza l'incontro, moderato dal giornalista Salvo Fallica, “Democrazia, Costituzione e partiti: la partecipazione dei cittadini tra passato, presente e futuro”. Il vescovo acese Antonino Raspanti dialogherà con i deputati regionali Nicola D’Agostino e Nuccio Di Paola e con gli ex ministri Calogero Mannino e Anna Finocchiaro
La diocesi di Acireale, guidata dal vescovo Antonino Raspanti, così come da diversi anni, organizza incontri culturali attraverso riflessioni e strumenti rivolti alla crescita e alla formazione della società. Sabato 3 febbraio, alle ore 10.30 nella sala Convegni Aias, in via Lazzaretto 65 ad Acireale, avrà luogo un incontro su “Democrazia, Costituzione e partiti: la partecipazione dei cittadini tra passato, presente e futuro”. Il vescovo acese dialogherà con alcuni deputati e l’evento sarà moderato dal giornalista Salvo Fallica. Dopo i saluti del deputato regionale Nicola D’Agostino di Forza Italia, intervengono Calogero Mannino, più volte ministro con la Democrazia cristiana, Anna Finocchiaro, anch’ella ex ministro con il Partito democratico della sinistra e il Partito democratico, e Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle.
La riflessione verterà a partire dall’articolo 49 della Costituzione che ha rivestito un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo della partecipazione civica in Italia. Esso, infatti, sancisce il diritto dei cittadini ad associarsi liberamente in partiti politici, aspetto fondamentale per la partecipazione sociale della comunità secondo principi pluralisti. Questa legittimità ha scandito la storia della democrazia italiana, la cui cronistoria individua modi differenti di approccio ad essa riconosciuti come Prima Repubblica, Seconda Repubblica e, recentemente, da un punto di vista mediatico anche la Terza Repubblica.
Questi passaggi non hanno semplicemente segnato la transizione da un sistema bipolare a quello multipolare fino ad arrivare a quella che viene definita “svolta populista”, ma hanno riconosciuto delle vere e proprie epoche politiche, storiche e sociali riconducibili all’egemonia della Democrazia Cristiana prima e del Berlusconismo dopo che hanno influenzato usi, costumi, sistemi di pensiero, modi di agire e metodi comunicativi.
Il vescovo Raspanti: «La partecipazione attiva alla politica e la comprensione approfondita delle questioni sociali sono elementi cruciali per il funzionamento sano di una società democratica. A questo fine possono avere un ruolo centrale le scuole di formazione che ormai da troppo tempo non sono più valorizzate. E’ importante che tutti noi acquisiamo consapevolezza civica per la strutturazione di una democrazia responsabile, costituita da cittadini realmente partecipi. L’obiettivo deve essere quello di formare una società che ponga le proprie basi sul dibattito politico e che si mostri sempre più solidale».
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