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Dogan, Micale, Cigno, tris d’assi per l’omaggio a Puccini della Scam

Recensioni Si è felicemente svolto a Catania, il concerto di apertura della stagione concertistica 2024-2025 “Nuovi incontri d’arte” della Società catanese amici della musica, diretta e presieduta da Anna Rita Fontana. Protagonisti di “Omaggio a Puccini” il soprano Gonca Dogan, il tenore Filippo Micale  e la pianista Manuela Cigno. I cantanti hanno sciorinato una bella fluidità vocale, arricchita da brillanti capacità  attoriali, la pianista ha ben supportato l’esecuzione con levigatezza espressiva e  dinamiche oculate

Si è felicemente svolto, tra gli spazi Liberty di Villa Ardizzone a Catania, il concerto di apertura della stagione concertistica 2024-2025 “Nuovi incontri d’arte”, promossa dalla Società catanese amici della musica, guidata dalla direzione artistica di Anna Rita Fontana, già presidente dell’associazione. Protagonisti di “Omaggio a Puccini” in onore al centenario del musicista, il soprano Gonca Dogan, il tenore Filippo Micale  e la pianista Manuela Cigno.  

Manuela Cigno al piano, il tenore Filippo Micale e il soprano Gonca Doncan per l’Omaggio a Puccini della Società catanese amici della musica

Ampia e  articolata la locandina proposta, lungo la quale i cantanti hanno sciorinato una bella fluidità vocale, arricchita da brillanti capacità  attoriali, come si coglieva  in particolare  nei Duetti (“O soave fanciulla!” da “La Bohème” e “Mario, Mario, Mario…” da “Tosca”). La Dogan ha profuso un ventaglio di nuances espressive giostrando un  registro vocale forbito,  sia negli acuti che nell’estensione media (“Sì, mi chiamano Mimì” da “La Bohème”, “Un bel dì vedremo“ da “Madama Butterfly”, “Sola, perduta, abbandonata” da “Manon Lescaut”, “Tu che di gel sei cinta” da “Turandot”, “Vissi d’arte” da “Tosca”); il tenore Micale si è prodigato nella sua emissione stentorea e profonda,  lungo un registro possente che gli ha permesso  di  affrontare con abilità interpretativa le arie pucciniane quali “Ch’ella mi creda” da “La fanciulla del west”, “Addio fiorito asil” da “Madama Butterfly”, “Donna non vidi mai” da “Manon Lescaut”, “Non piangere più” da “Turandot”, “E lucevan le stelle” da “Tosca” e l’immancabile “Nessun dorma”.

Il concerto nel contesto liberty di Villa Ardizzone a Catania

La pianista Cigno ha  ben supportato l’esecuzione con levigatezza espressiva e  dinamiche oculate, senza mai prevaricare la linea vocale. Si è altresì distinta in pezzi solistici quali “Sole e amore” (romanza per voce e pianoforte), “Intermezzo” da “Manon Lescaut” e “Foglio d’album” (composizione per piano),  che hanno  posto in rilievo le sottigliezze tematiche del maestro di Lucca.  Grande entusiasmo ha espresso la platea, con frequenti applausi, lungo la performance dei bravissimi artisti , sino all’ovazione finale per il bis  di “Nessun dorma”.

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